Amo i Nirvana, Miles Davis, Brunori Sas, la birra, Grossman, i libri, la musica, l'arte, l'indie, Calcutta, The giornalisti, The Zen Circus, Lo stato sociale, Bob Marley, Radiohead, Birdy, Ed Sheeran, gli evidenziatori, Damien Rice, Bon Iver, Fkj, Tom Misch, le matite, Pink Floyd, Led Zeppelin, Klimt, Bukowski, Colapesce, Tiromancino, Le luci della centrale elettrica, i murales, Antonio Dikele Distefano, The Neighbourhood, Passenger, Amy Winehouse, l'officina della camomilla, The Smiths, gli M83, Favignana, il succo Pesca Mango con una goccia di latte esclusivamente della Santal, prima di tutto questo amo il mio essere libera incondizionatamente da chi mi sta intorno.






'Avevo bisogno di leggere qualcosa che mi facesse sopravvivere alle mie giornate, alla strada, qualcosa a cui appigliarmi. Avevo bisogno di ubriacarmi di parole'
-Charles Bukowski







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Tengo a dire che le 'storie' presenti nel mio elenco di lettura non sono scelte in maniera casuale o superficiale, sono presenti perché mi hanno emozionata, mi hanno fatto riflettere, mi hanno fatto ricredere nell'amore, mi hanno donato un'attimo di fuga dalla frenetica  quotidianità e soprattutto, mi hanno cambiata. 
Sono sicura che molti di voi leggendole non proveranno le stesse emozioni. 
E non è forse proprio questo il bello della lettura? Un libro agli occhi altrui può sembrare uguale, ma al suo interno, con le sue parole, suscita emozioni diverse in ognuno di noi. 
Quindi l'essere 'diversi' non è forse un privilegio?
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