Pensavo di essere al passo, di non essermi lasciato sfuggire nulla, di aver visto quanto c'era da vedere, ma forse mi sbagliavo. Forse ho visto come i cavalli da traino, con delle bende che mi limitavano la visuale, e in questi mesi la cosa è peggiorata facendomi perdere mano a mano voglia di fare, interesse per le cose e rafforzando l'idea di essere meschino, solo, lasciato da parte. In tutto questo i miei incubi più lievi sono diventati reali e, mano a mano che non dormo per più di un ora di fila e mi perdo in giudizi pesanti sulla mia persona e sulla mia esistenza, si realizzeranno anche quelli più gravi e tetri. Ma poco importa, passandomi la voglia di fare molte cose ormai vivo in preda all'emozione e mi sembra di non essere in grado di sopprimere fino in fondo le voci deprimenti e ingiuriose pronte a rovinare ogni mio attimo di felicità; la stessa che vorrei provassero le persone a me care, magari senza di me in quanto sono un peso morto che va eliminato al più presto per evitare che marcisca anche la gente vicino a me.