Ho combattuto così tanto per la libertà che alla fine ho sbagliato e ho ottenuto il contrario: più sbarre alla mia gabbia.
Ho combattuto per non schifare ciò che scrivo, cercando dapprima il consenso di sconosciuti, poi quello delle mie amiche fidate. Poche. Che le dita di una mano bastano e avanzano.
Ho combattuto per essere accettata dai miei, leggendo a mia madre le mie poesie, le mie insulse storie, affibbiandole però a qualcun altro; le sono piaciute e io ho sentito il petto scaldarsi come un termosifone.
Ho combattuto per trovare un mio posto, per mantenerlo, per riottenerlo.
Ho combattuto tanto, fino a graffiarmi l'anima, ma ne è valsa la pena. Mi godo ogni piccola cosa, più di quanto facciano gli altri, ed è una piccola meraviglia: il sole, le sigarette, una corona fredda con il limone, la pizza ad 1€ con le patatine e le salse della pizzeria per il corso, i fiori sbocciati nel giardino, un messaggio inaspettato, una risata condivisa.

Prisca // 16 y.o.