• Febe •

A volte credo di non essere umana, ma di appartenere al mondo delle streghe. Di vivere tra le stelle o di essere una sirena, che si immerge sotto alle onde e tocca la sabbia. Un angelo indulgente e il demone permaloso che accende le braci; il serpente che striscia fuori dalla cenere e che può dare agli altri solo veleno. L'antidoto a quel veleno, l'unica che davvero ci capisce qualcosa della vita. Una divinità incompresa, colei che tutti guardano senza vedere davvero, ma che scruta gli altri e scava fino al cuore. La verità intangibile e le bugie più sporche e crudeli. Un'oracolo che sa tutto di tutti e di ogni cosa.
Ma in realtà non sono nulla, né una strega, tantomeno una stella, una sirena, un angelo, un demone, un serpente, il veleno e l'antidoto, una divinità. Non verità, non bugie.
Una colonna di fumo che tinge, e forse inquina, il cielo, e ci danza dentro beata, in mezzo alla tormenta; formata dall'aria più sporca, fino a che non si consuma e non si dissolve nel buio della sua mente, nel raro silenzio dei pensieri.

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