Ho aggiornato in tempo record, amatemi. Qui sotto vi lascio un piccolo estratto:
"Non è fatto per il combattimento corpo a corpo."
Quel tizio lo trattava come un oggetto, Light ritrasse il braccio con uno strattone della serie 'non-toccarmi-lurido-babbano' per poi fare un passo indietro. Mamma mia quanto è schizzinoso pensò il fabbro mentre si dirigeva verso un muro dove aveva appeso diverse spade e punali ed altri oggetti dinsicuro taglienti.
Si sentirono delle urla, come se qualcuno stesse imprecando o, tutt'altra cosa, spronato delle persone ad attaccare della serie 'All'attacco mie Tigri, glie la faremo vedere noi ai Leopardi di Labuan'.
Si nota tanto che il sottoscritto è molto attaccato ai libri? Sì? Non sono proprio un bravo narratore.
Light si girò verso alla porta. D'istinto cercò di spostare un mobile per chiuderla ma, come al solito, era troppo debole, troppo fragile, per spostare un cassettone probabilmente ricolmo di spade più lunghe del suo braccio e più pesanti del suo busto. Ánera era immobile, sembrava quasi una statua.
I rumori cessarono e la ragazza si mosse verso il Fabbro, sussurrandogli qualcosa.
Spero vi piaccia, se vi è piaciuto andate a leggere la storia (non fermatevi ai primi capitoli .-.)
Vi auguro buona lettura!
xox -Francesco