Siamo tutti sulla stessa merdosa barca, che ondeggia sbattuta dalle onde, che rappresentano solo la vita, ma che noi siamo convinti essere create da barche altrui che vanno più veloci della nostra, ci passano accanto a velocità che noi ci sognamo superandoci. E rimaniamo lì a oscillare nelle strisce di altri non sapendo che anche se ci fosse davvero qualcuno che va a cavalcare le onde prima di noi, nulla dice che non affondino dopo dieci metri o che gettino l'ancora per non tirarla su mai più.
Ma ci fermiamo solo a vedere che ci superano e sulla convinzione che non siamo bravi a navigare o che in ogni caso c'è chi lo sa fare meglio.