real_B0NES

Questi fantasmi che appaiono solo durante la notte....
          	Spezzeresti un filo d'erba solo perché in questo prato c'è ne sono milioni? Taglieresti un ramo di un albero perché ne ha altri che lo ricoprono?
          	Per quanto ancora i numeri soffocheranno il genio, accendendo fuochi fatui dalle tombe di coloro che avevano già dato.
          	Ormai viviamo di certezze, vogliamo sentire ciò che ci gusta e non ciò che ci fa storcere il naso, dimenticando che i fiori nascono dallo sterco e non dai diamanti.
          	Potrò tornare come l'inverno, in ogni anno che passa.
          	Ma i cambiamenti climatici stanno distruggendo il tempo, e il freddo farà sempre più fatica ad arrivare.
          	Perdonatemi, ma la mia mente sta andando lentamente a chiudersi in questo percorso che avevo iniziato e non riesco a finire.
          	Sto pensando di chiudere, e dedicarmi ad altro, forse, non lo so.
          	La scrittura rimane il mio sfogo preferito, ma sto superando quella piccolo valico che la divide dalla passione al lavoro.
          	Vedremo...
          	Bisogna osare, provare e perseverare, come se esistesse veramente un futuro. Perché è quello che voglio. Per tutti quelli che mi amano e per chi mi ha aiutato. Vedremo se sarò ancora qua a scrivere, e a suonare allo stesso tempo.
          	

real_B0NES

Questi fantasmi che appaiono solo durante la notte....
          Spezzeresti un filo d'erba solo perché in questo prato c'è ne sono milioni? Taglieresti un ramo di un albero perché ne ha altri che lo ricoprono?
          Per quanto ancora i numeri soffocheranno il genio, accendendo fuochi fatui dalle tombe di coloro che avevano già dato.
          Ormai viviamo di certezze, vogliamo sentire ciò che ci gusta e non ciò che ci fa storcere il naso, dimenticando che i fiori nascono dallo sterco e non dai diamanti.
          Potrò tornare come l'inverno, in ogni anno che passa.
          Ma i cambiamenti climatici stanno distruggendo il tempo, e il freddo farà sempre più fatica ad arrivare.
          Perdonatemi, ma la mia mente sta andando lentamente a chiudersi in questo percorso che avevo iniziato e non riesco a finire.
          Sto pensando di chiudere, e dedicarmi ad altro, forse, non lo so.
          La scrittura rimane il mio sfogo preferito, ma sto superando quella piccolo valico che la divide dalla passione al lavoro.
          Vedremo...
          Bisogna osare, provare e perseverare, come se esistesse veramente un futuro. Perché è quello che voglio. Per tutti quelli che mi amano e per chi mi ha aiutato. Vedremo se sarò ancora qua a scrivere, e a suonare allo stesso tempo.
          

real_B0NES

Ho parlato nel tuo orecchio, per farlo uscire da quel buco che avevi nel petto, per poter fumare ancora un po' di questa realtà.
          Non è facile odiare qualcuno che ti è simile, solo perché è diverso da ciò che hanno creato. Non è facile vivere liberi, senza una casa nonostante potessi avere tutto dal lavoro che facevi. 
          Ti chiamavo fratello, ma eri solo un parente distante anni luce.
          Mi definivi figlio, ma ero solo qualcuno che ti vedeva come un uomo.
          Eri cresciuto in mezzo ad un campo di grano, ricevendo un mantello da Elia uccisi i tuoi buoi per un popolo.
          Sei sempre stato l'Eliseo che sulla strada per Gerico, vide il suo maestro scomparire su di un carro. Una volta mi dissi, in quei momenti in cui Apollo spegneva la luce dall' animo degli uomini: apri lo scrigno di pandora.
          Sii come i Greci all' interno del cavallo di legno.
          Le tue ceneri viaggeranno per sempre attraverso il Cocito, ammorbidite dall' alcool e dal fumo delle Cammel gialle che mi hai lasciato. Nasciamo per portare avanti ciò che i caduti ci hanno lasciato, in attesa di raggiungerli in quel valhalla che millantavi.
          
          

real_B0NES

Ho visto le colonne d'Ercole cadere dinanzi ad un nuovo mondo.
          Basta poco leggere e toccare cimeli appartenuti ai nostri trapassati parenti.
          Ma è altrettanto difficile, concepire come egli siano arrivati a tali conclusioni, incoscienti del benessere tecnologico che possediamo ora.
          È arduo comporre memorie in un gergo aulico, disperso e affascinante ai miei occhi.
          Poiché ormai cadiamo nell' errore di essere deux ex machina, quando risultiamo semmai reduci di avi che non si credevano degni di essere dei, ma umani.
          Eternamente confutabili, e non bisognosi di sovvertire la natura che si percuoteva nel loro presente. Semmai, credo che il passato che coloro prima di me hanno vissuto, degno di nota. Poiché viviamo sopra al capo di coloro che hanno disdegnato ergersi, inconsapevoli di cosa fosse la luce aldilà del crepuscolo.
          

real_B0NES

Vorrei suonare, scrivere e continuare a vivere.
          Risultata più difficile far passare un cammello in una cruna di un ago, oppure continuare ad assomigliare al pazzo del villaggio?
          Esco da solo, e ceno al lume di candela con il mio ego, mentre tutti mi deridono.
          Ma non sono loro ad avermi abbandonato, sono stato io a lasciarli sul crinale di una scogliera in attesa che si uccidono da soli.
          O forse è l'inverso?
          Non lo so, sta del fatto che non ho più voglia di corre dietro a nessuno.
          Non inseguo più ombre, né tanto meno figure abbagliante dietro falsi propositi.
          I miei amici fidati sono una penna e una chitarra, anche se non mi possono aiutare con l'affitto, li ritengo più utili.
          È difficile vivere in un mondo dove bisogna apparire, e l'egoismo è l'unico capostipite che lega le persone. Consumiamo per vivere, gareggiamo per arrivare in cima ad una piramide sociale solo per il gusto di deridere il prossimo. Continuerò ad essere strano, e a non credere nelle vostre materialità, solo per il gusto di sentirmi il matto del villaggio.
          L'ultimo uomo, è solo stato scritto e applicato in esigenza di determinati fattori, dati dall' alto di una punta acuminata. 

real_B0NES

Io non sento più dolore.
          Ho smesso di pensare a me e agli altri, forse è per questo che sono così assente ormai.
          Vorrei fare cose assurde, ma ormai a nessuno importa, sono lo scemo del villaggio.
          Una vita spesa per imbecilli che vivono solo d' egoismo, convinti che salire in cima ad una piramide sia la risposta alla loro ragione di vita.
          L'ultimo uomo si è palesato.
          Ma io mi sento più uomo che ultimo.

real_B0NES

Sei sempre troppo stanco per dormire.
          Meditando finisci per ridere, memorie che pensi e reprimi. Meglio passare per idioti, che prendere pugni in bocca quando ti esprimi.
          Voi vivete camminando, ho conosciuto escursionisti che la pensano così, e non arriveranno mai alla fine. Macini metri di parete in salita per poi alzarti sopra a questi macigni, mentre hai studiato anche gli atomi nelle rocce usate per salire. Scrivi per vivere, suoni per raccontare, bevi per un caro amico che poi andrai ad incontrare. Oltre il cancello, cerbero abbaierà per mostrarti dove si cela colui che ti stava aspettando. L'amore che tu esprimi ad una persona, non sarà mai come la sigaretta che ho fumato. Reputate giusto che un uomo distrugga la vita ad un altro, ma dite che è sbagliato essere diversi dalle regole del vostro arbitro. Alla fine credi che quella croce che voi venerate sia qualcun altro, come quando dormivo nel tuo letto e ti cercavo nel buio in cui ora viaggio.  

real_B0NES

La libertà non è star sopra ad un albero con le gambe a penzoloni, e non sta nemmeno nel volo di un moscone.
          La libertà è partecipazione.
          Forse riconoscerete questa frase di una nota canzone, io sento solo il ronzio di un ape.
          In un giorno turbolento prendi una tenda e scappa via da questo mondo, oltre il suo orizzonte, senza una meta.
          Non serve avere quello che ci serve, lo troveremo durante il percorso, mentre abbiamo paura. La vostra libertà è soggettiva, ma quella vera sta nell' essere dispersi e trovare una meta. La fame e la sete non è un problema, basta ingegnarsi, si acqua sporca non si vive. 
          Nelle mie avventure da erudito, filosofo della libertà posso contare più persone che numeri.
          Ogni volta che piantavo una tenda, avevo una chitarra in mano, e delle offerte racimolate per comprare ciò che mi serviva. 
          Ecco, questa è la libertà! 
          Essere un filo d'erba in un prato, che lentamente ondeggia e viene calpestato senza fare rumore.
          Se ho sofferto? Si...
          Ma la libertà che ho provato, attraverso questo esperimento può rendere ogni ego futile. 
          Contiuante pure ad essere un numero, io prossimamente comprerò una barca a vela e me ne andrò. Per sempre...
          

mastracrappara

@ real_B0NES  ti prego lascia stare quella canzone di gaber. è un incubo. 
Reply

real_B0NES

Da quando i sogni sono un lusso per pochi?
          Mentre tocchi questi alberi millenari, sequoie che videro mille palmi di mano attaccarsi alla loro corteccia. Stesi una tenda in un giugno piovoso, speranzoso di trovare l'asciutto nell' umido delle montagne che salivo.
          Non vidi la cima di quelle alpi, ma mille malghe in cui riposare, ove giace la fatica di coloro che sanno scalare. 
          Da quando l'uomo si è depresso a forma di salice piangente, solo perché ha capito che non c'è nulla da esplorare. 
          Tutto sarà dovuto, come gli spazi che avete compreso in libri che avete studiato, ma mai imparato da colui che gli ha scritti.
          Avete reso tutto infinitamente piccolo, solo per la noia di non guardare con i vostri occhi quelle lande desolate. 

real_B0NES

Da quando il sole sorge, aldilà delle colonne d'Ercole, presi uno dei loro mattoni come cuscino. E molti di voi, vennero a chiedermi cosa si provava a stare seduto aldilà di una siepe. Presi una penna in mano e mi fecero servo dell' immagine, suonai una canzone e mi diedero del folle, poiché loro non capivano le note che intonavo. Quando ballavo in silenzio, sotto queste stelle, vidi l'immenso che reclamava il mio pensiero. Cosa serve l'amore in un cimitero di emozioni, ove le epigrafi recitano memorie dimenticate dai posteri. Paghiamo ancora i loculi per le immagini dei morti, che non possiamo più abbracciare. 
          Ma mentre mi dimenavo in questa bara di pensieri, conobbi la ragione dietro una follia data dalla logica. Iniziai a scavare per vedere la luce aldilà di questa buca, in cui mi seppellirono in tanti, chiamandomi in molteplici modi.
          Presi un fiore dal mio cuore, strappando l'aorta come fosse un rampicante e lo regalai al primo giardino che vidi. 
          Cosa serve essere vivi in un mondo di morti che camminano, in cerca di un cervello da mangiare. Forse ormai si reputano al di sopra del mondo, a tal punto di avere il coraggio di sedersi sopra e ammiccare....