Alpha camminava tranquillo nella foresta e gli piaceva il silenzio che vi regnava, infranto solo dai versi dei pokemon e dal fruscio del vento. Si guardò intorno: quello era il posto dove aveva visto per la prima volta con il padre alba e tramonto. Sali su quella collina. Gli sembrava quasi di sentire il suono del flauto bianco ed istoriato che il nonno aveva regalato al padre e che sarebbe poi andato a lui. Chiuse gli occhi e si godette quel dolce suono finché...
X= LAPRAAASSS
Alpha guardò verso il lago e vide un Lapras che si lamentava in acqua, di un colore non blu ma quasi violaceo come fosse avvelenato.
Alpha= tieni, prendi questo. - disse porgendogli una caramella che curava l'intossicazione.
Lapras urlò di nuovo, si girò e si avvicinò alla riva. "vuole che io lo cavalchi" pensò e gli monto in groppa. Gli dolevano le pinne e nuotavamo lentamente. "chissà se c'è un modo di andare più veloci" si chiese nella mente e come se glie l'avesse letta, Lapras lanciò un geloraggio e creo una pista sulla quale saltò e scivolarono a tutta velocità.
Alla fine arrivarono su un isola e Lapras urlò di nuovo come se la cui fosse un problema. Entrò in un fiumiciattolo e lo risali di un centinaio di metri fino a uno spazio dove capi quale fosse il problema: c'erano due nidorino pronti a usare velenospina su un totodile che però non si reggeva più in piedi. Alpha si gettò nella mischia e salvato il totodile ordinò a Lapras di usare geloraggio sui nidorino che andarono KO. Poi scapparono a bordo di Lapras ma totodile era debole e scottava. Lapras uso agilità e arrivarono in un baleno sulla terraferma. Alpha smonto e ringraziato Lapras corse a tutta velocità verso il laboratorio del prof Elm, deciso a salvare il pokemon tra le sue braccia.