Capitolo 7 ~ Il Buio.

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"Dove mi stai portando? Dai fammi vedere." continua ad insistere Clare.

"No, zitta e cammina." le impongo dolcemente mentre continuo a tapparle gli occhi con le mani "Sai che facciamo tre mesi, vero?" continuo.

"Certo, ti ho fatto anche gli auguri." la sento sorridere.

"Bene." mi fermo e tolgo le mani.

La sua reazione è proprio come m'immaginavo: le si illuminano gli occhi e si copre la bocca, trattenendo le lacrime, è bellissima.

Si gira e mi salta addosso, abbracciandomi.

Siamo nel prato dove ci siamo baciati la prima volta.

"Oh mio dio, Dave. Ma è... stupendo." sorride.

Il verde si sta pian piano coprendo di foglie che iniziano a cadere dagli alberi, tra poco sarà autunno.

Un sole caldo illumina il cielo e davanti a noi c'è la tovaglia da pic nic che ho steso prima, con tutto il cibo sopra.

Mi avvicino a lei, le lascio un dolce bacio mentre mi stacco e le prendo la mano, portandola verso la nostra merenda.

Afferra immediatamente un toast alla marmellata e lo addenta. Anche se non è proprio una cosa femminile, mi fa veramente ridacchiare, è tenera.

"Auguri." le dico mentre mi sposto e le cingo i fianchi da dietro, facendola poggiare con la testa sul mio petto.

Le lascio un bacio sulla nuca, tra i capelli, sprofondando nel suo profumo e lei si volta verso di me per baciarmi.

"Ti amo" mi dice avvicinando le labbra al mio orecchio destro.

Le prendo le guance in mezzo ai palmi delle mie mani, costringendola a guardarmi.

"Anche io" le sussurro, facendola sorridere.

***

"Mhhhhhm" entro in camera sbadigliando, dopo il pomeriggio con il mio ragazzo.

Trovo Violet sul mio letto che sta leggendo una lettera, o almeno sembra.

Non appena mi schiarisco la voce, alza la testa incrociando il mio sguardo e se la nasconde dietro la schiena.

"C-Clare... ehi." balbetta.

"Cos'era quella?" indico.

"Niente." si alza.

"Violet..." provo a fermarla.

"Una lettera." dice con tono freddo, lo sguardo assente.

"Da chi?" domando.

Lei sospira risiedendosi sul letto e mi fa cenno di avvicinarmi, mettendomi accanto.

"I nostri genitori avevano un posto di valore nel nostro mondo. Ricoprivano un'importante carica, la più importante, come il riferimento della società.

Quando loro... sono stati uccisi, noi abbiamo dovuto abbandonare il posto e nasconderci in quella casetta, lì nessuno ci avrebbe trovato." sospira raccogliendo l'ultimo grammo di dignità che le rimane per non scoppiare in lacrime.

"Correvamo il rischio di fare la loro stessa fine, pensiamo che sia perché qualcuno voglia prenderci il posto, ma non ne siamo convinti. Quando siamo venuti nel mondo degli umani, eravamo sicuri che nessuno ci avrebbe mai più rintracciato. Clare, davvero, a noi non importa di quella carica, ma ci spetta di diritto e non possiamo farci niente." sospira riprendendo fiato.

"Adesso invece sappiamo che sanno dove siamo. La storia del fulmine, questa lettera di richiamo... ci vogliono là, Clare, vivi o morti."

Cavolo.

"Non Servono Le Ali Per Volare 2" [SEQUEL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora