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Jimin entrò in casa, togliendosi in fretta le scarpe e buttando lo zaino per terra. Un'ulteriore noiosissima giornata di scuola era passata, fortunatamente. In quel momento l'unica cosa che il ragazzo voleva fare era buttarsi a peso morto sul proprio letto, ma una fame che persisteva più o meno da quando aveva lasciato la mensa di scuola lo costrinse a dirigersi verso la cucina. Perché sì, Jimin aveva sempre fame, era una caratteristica che aveva fin dall'infanzia, non importava quanto si abbuffasse, per lui era impossibile prendere anche solo un grammo di peso.

Quando varcò la soglia della cucina però, si accorse che, come ormai succedeva quasi tutti i giorni, due figure fin troppo familiari erano sedute al bancone, intenti ad imboccarsi l'un l'altro. Il povero ragazzo, costretto ad assistere a quella disgustosa scena, quasi fu scosso da un conato di vomito. Non tanto per l'azione in sé, quanto più per la gelosia. Perché se c'era una cosa che definiva Jimin era la gelosia. E il fatto di vedere il ragazzo di cui era innamorato da oltre un anno amoreggiare con sua sorella proprio non aiutava. Jimin, ancora inosservato, in quanto i due gli davano le spalle, mandò giù quell'orribile sensazione di impotenza, schiarendosi la gola. I due ragazzi, accortisi della sua presenza si girarono, mentre la sorella di Jimin prese a ridacchiare, cosciente di essere stata scoperta con le mani nel sacco. <<Ciao piccoletto>>, lo salutò sua sorella maggiore. Il più giovane si avvicinò a lei, stampandole un veloce bacio sulla guancia a mo' di saluto. <<Ciao tappo>>, intervenne il corvino, osservando i movimenti del più giovane con un velato ghigno mentre prendeva una caraffa di succo dal frigorifero, versandosene un bicchiere. <<Ciao coglione>>, rispose di rimando il più piccolo, procedendo come da copione. <<Jimin ti ho detto centinaia di volte di non chiamarlo così, ha un nome ed è Jungkook, quindi usalo>>, lo riprese sua sorella, incrociando le braccia. Tutto ciò non aveva minimamente intaccato il ghigno dipinto sulle labbra del corvino, che divertito osservava quella scena. Jimin odiava quando le persone gli davano quei soprannomi, odiava che gli ricordassero costantemente quanto fosse basso, e il corvino ce la metteva proprio tutta per stuzzicarlo ogni volta. Per quanto potesse piacere a Jimin, quel suo lato lo mandava in bestia. <<Potrei, ma Coglione lo descrive meglio>>, concluse prima di uscire dalla cucina, diretto verso la propria camera.

Perché proprio lui? Perché non può piacermi un normale ragazzo della mia scuola?

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ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti! Eccomi di nuovo con una nuova Jikook, spero che questo genere vi piaccia! Al prossimo aggiornamento!❤️

p.s. non fate troppo caso ai diversi colori dei capelli di Jimin nei post, fa spesso le tinte in questa storia 🤣

ᴛᴇxᴛ ᴛʜᴇ ʟᴏᴠᴇʀ; ᴊɪᴋᴏᴏᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora