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2 anni dopo, Parigi


Il sole entra in camera per la prima volta alle sette del mattino, così mi stropiccio gli occhi e affondo il viso sotto il braccio di Jungkook. La seconda volta che colpisce il mio volto, mi lamento leggermente, ma riesco comunque a nascondermi sul suo petto nudo. Lascio un bacio sulla sua pelle, lui circonda il mio collo con il suo braccio ed io mi riaddormento.

La terza volta che i raggi infastidiscono il mio sonno l'orologio segna le otto e mezza, così decido di alzarmi, ma come sono abituato a fare mi muovo troppo velocemente e preso da un forte mal di testa sorreggo subito il mio peso con i gomiti.
Mugolo un verso maledicendomi mentalmente poi il mio sguardo cade sul volto del ragazzo dormiente steso vicino a me, e come se fossi stato stregato mi ammutolisco all'istante.

Sorrido quando mi rendo conto che sta ancora dormendo beatamente, baciato dalla luce naturale di una calda mattina d'estate parigina; lui nudo e perso in chissà quale sogno, io perso in lui.

Resto immobile ad osservare il suo volto, come mi capita di fare da quando ho la fortuna di averlo al mio fianco anche la mattina presto.

Dio mio, è stupendo.

Faccio scorrere l'indice sul suo naso paffuto e le sue labbra semi chiuse, sulle sue guance, sulle sue palpebre e sulle sue sopracciglia, poi distendo le mie dita tra suoi capelli accarezzando alcune ciocche con leggerezza. Lui respira profondamente e si volta di poco con il capo seguendo i movimenti della mia mano.
Quando il suo viso è completamente poggiato sul mio palmo si inumidisce le labbra muovendole per qualche istante, e anche se continua a mantenere gli occhi chiusi, mi rendo conto che è sveglio. Mi mordo il labbro avvicinandomi di più verso di lui, bramando il suo calore.

-Che ore sono?-

Un famigliare brivido percorre la mia schiena quando ascolto la sua profonda voce mattutina, ma decido di ignorarlo per rispondergli con tono delicato.

-Le otto e mezza passate.-

Si accoccola ancora sulla mia mano, -E' presto.-

-Ti ho svegliato?- chiedo, conoscendo già la risposta.

I suoi occhi incontrano subito i miei e dopo aver fatto passare una manciata di secondi, annuisce.

-Oh no,- accarezzo le sue labbra con il mio pollice, nascondo un sorriso prima di stendermi sul materasso -cosa posso fare per farmi perdonare, mia maestà?- lo guardo sottecchi mentre mordo un lembo della pelle della mia bocca già tremante per lui.

Si lascia sfuggire un sorriso, uno di quelli lenti e assonnati con le palpebre quasi abbassate e le fossette, che se non avessi una dignità sarei già a cavalcioni su di lui.

Mi guarda, con la bocca socchiusa e i capelli arruffati.
-Dammi un bacio.-

Non me lo faccio ripetere due volte, ma mi alzo con calma adorando il modo in cui mi segue con lo sguardo ad ogni movimento che compio. Quando sono ad un centimetro dal suo viso porto una gamba sul lenzuolo fresco che separa il mio corpo dal suo, lui mi osserva mentre si lascia toccare in silenzio, infine decido di incontrare le sue labbra.
Per qualche istante rimaniamo fermi nella stessa posizione, poi il suo bacino si muove sotto la mia gamba ed automaticamente accolgo la sua lingua tra le mie labbra. Una sua mano si posa sul mio sedere stringendolo così possessivamente da farmi percepire i suoi muscoli flettersi, l'altra regge la mia gamba piegata su di lui tenendola ferma ed io, fragile, gemo.

Inseguo la sua bocca e lui la mia, respiriamo tra un bacio e l'altro solo perché è necessario, ogni gesto ogni movimento è così intenso ed intimo da farci sentire un'unica persona. E me ne accorgo dal modo in cui le sue labbra avvolgono le mie, dal modo in cui stringe il mio corpo senza smettere di accarezzare la mia pelle anche quando mi muovo sopra di lui, dal modo in cui respira lentamente sapendo che nello stesso momento sto accogliendo tutto il suo calore.
Le sue labbra bagnate sfiorano le mie guance mentre aspetta che riprendo il respiro, ma io il respiro non riesco a riprenderlo con il mio corpo sul suo e la sua bocca schiusa per me.

fine line - JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora