Le luci dell'alba, la cui luminosità è di un colore biancastro, che vira poi in una tonalità arancio unito al giallo, tendente al dorato, sono ormai arrivate e insieme alla neve, bianca e candida, che continua a cadere senza avere intenzione di fermarsi presto, rendendo tutto completamente bianco, fanno da cornice al maestoso palazzo dei sovrani di Francia. Di solito la tranquillità regna in quel posto, ma questa mattina risulta essere una piccola eccezione dato che all'interno di quel sontuoso luogo c'è un grande scalpore, dovuto all'agitazione di ogni singola persona. E il motivo non è qualcosa di brutto, anzi è qualcosa che avrebbe portato una gioia in più all'interno dei cuori di ognuno, soprattutto dei due regnanti, ovvero la nascita della loro secondogenita.
In questo momento il re, un uomo sui 28 anni, con dei capelli castani delineati da qualche diramazione argentata nonostante la sua giovane età, gli occhi sull'azzurro, che spiccano come se fossero due diamanti per la loro lucentezza, con un viso perfettamente delineato e perfetto alla semplice vista e indossa al di sotto della vestaglia, di colore bordeaux con al di sopra varie figure geometriche dorate, continua a camminare avanti e indietro per il lungo corridoio dove si trova la porta che dà verso l'interno della camera in cui vi è la regina, nonché sua moglie. Quella sua camminata trasmette molta agitazione, ancor peggio di quella che ha mostrato per il suo primo figlio. Proprio quest ultimo improvvisamente si avvicina a lui. Il piccolo ha solo cinque anni eppure riesce a comprendere la situazione e l'ansia provata dal padre, proprio per questo gli prende una mano, delicatamente, e gliela stringe, per rassicurarlo. Egli, sentendo quella manina stringere la propria si ferma, sorridendo all'istante, una volta incontrati i suoi occhi verdi, simili a smeraldi, e lasciandosi scivolare via ogni tipo di pensiero negativo che ha precedentemente invaso la sua mente.
"Come mai sei qui Adrien? È successo qualcosa per caso?" domanda con voce davvero dolce dopo essersi accovacciato davanti al bambino, così da poter far scambiare i loro sguardi.
"Non è successo nulla padre, non riesco a dormire, i tuoi passi continui non me lo permettono." Risponde Adrien, utilizzando un lessico davvero avanzato per un bambino della sua età, ma nessuno a corte se ne stupisce visto l'insegnamento che riceve costantemente.
"Oh tesoro.. scusami tanto.." l'uomo si dispiace di averlo svegliato, per questo, per farsi perdonare, decide di prenderlo in braccio, iniziando a cullarlo, sperando che con quelle piccole attenzioni paterne riesca a restituirgli il sonno che gli ha precedentemente tolto. Decide anche di passare una mano tra i suoi capelli, castani come quelli del padre. Mentre i due si stanno godendo quel dolce momento tra padre e figlio la porta, la cui apertura era tanto attesa, si spalanca facendo sobbalzare l'uomo, che inizia ad allarmarsi nuovamente, specialmente dopo aver visto l'ostetrica uscire dalla stanza con un grembiule indosso, per lo più sporco di sangue. Adrien si è già addormentato per questo il padre lo lascia con molta delicatezza, dato che non vuole svegliarlo, tra le braccia di una delle badanti, anzi proprio quella che ha come compito quello di tenere sotto controllo il piccolo. Compiuto ciò il re si avvicina alla donna, tremando leggermente mentre la guarda direttamente negli occhi, mostrandosi autorevole come sempre. "Mi dica..." riesce a dire agitato, iniziando a giocherellare con le sue dita e cercando di regolare il respiro fattosi irregolare dopo aver visto quella donna davanti a sé.
"Vostra maestà non avete nulla di cui preoccuparvi, avete appena avuto una splendida femminuccia." annuncia l'ostetrica facendo un grosso sorriso, mostrando la sua felicità. Il re quasi traballa sentendo le sue parole, non riuscendo ancora a credere di poter essere stato tanto fortunato e poi è preso da una grande gioia e incredulità non risponde neanche, infatti preferisce entrare subito nell'ampia stanza in cui si trova la moglie, distesa sul suo letto a baldacchino. La donna viene coperta da una sorta di tenda trasparente che copre la vista dell'uomo, per questo deve avvicinarsi ancora di più, fino a giungere ad un lato del letto, incontrando subito il suo sguardo una volta arrivato. Ella ricambia la sua occhiata mentre sta lì, priva di forze visto la lunga durata del parto, il marito invece ha già preso a piangere per l'emozione provata nel guardare quel piccolo fagottino tra le braccia della moglie.
"Louis.." riesce a bisbigliare la donna, con un tono di voce basso e tremante ed egli si avvicina ancora di più, passando una mano lungo i suoi capelli rossi, distesi completamente sul cuscino al di sotto della sua testa.
"Shh... non sforzarti ancora tesoro.." le dice con tono dolce mentre la guarda, con un sorriso che aleggia sulle sue labbra. Poi il suo sguardo si sposta lentamente, posandosi sulla piccola bambina che si trova tra le braccia della regina. La sua vista si annebbia qualche attimo a causa delle lacrime che si stanno accumulando all'interno dei suoi occhi. La donna nel frattempo sposta lentamente il telo che copre la bambina, facendogliela vedere meglio, facendo vedere quella piccola creatura che sta dormendo tranquillamente e con qualche capello rosso sparso sul suo capo.
"Assomiglia così tanto a te.." ammette Louis, passando una mano sulla testa di quella dolcezza infinita, prima di portare un semplice dito ad accarezzare il suo viso, ogni dettaglio di esso.
"I suoi occhi... sono i tuoi invece.." aggiunge la moglie, nuovamente con un tono flebile facendo anche una piccola risata felice, nel frattempo che il marito invece, torna a lacrimare per la gioia provata, e per l'emozione si avvicina alle labbra della regina e ci lascia un dolce bacio sopra, gesto che lo fa calmare subito.
"La nostra piccola Rosemund Marie Dupont..." dicono insieme, formando un coretto davvero tanto dolce da far sorridere entrambi. I due, dopo di ciò, passano qualche altro momento insieme, pieno di amore. Dopo però Louis decide di prendere la bambina tra le sue braccia, iniziando a cullarla per qualche attimo prima di lanciare un'occhiata alla moglie.
"Adesso bado io alla nostra piccola.. tu riposa pure.." dice con tono di preoccupazione il re, accarezzandole delicatamente la testa per qualche attimo, lasciandoci anche un bacio sopra, per poterla salutare. Una volta fatto esce dalla stanza, mostrando la neonata a chiunque all'interno di quel corridoio, che aveva percorso più e più volte lungo quella serata. Adrien si avvicina a lui, curiosamente, volendo vedere a sua volta la sorellina appena nata e per questo il padre non tarda ad abbassarsi verso di lui, mostrandole quel fagottino che sta ancora dormendo tranquillamente, stringendo un lempo della copertina che la ricopre.
"È tanto carina.." ammette Adrien sorridendo all'istante, prendendole delicatamente una mano per poterla stringere con dolcezza ma non limitandosi a ciò dato che le lascia anche un piccolo bacio sul dorso di essa. Successivamente l'uomo si alza, tornando a cullare la piccola mentre con l'altra mano tiene quella dell'altro figlio, così da poter andare tutti insieme verso la nuova camera della piccola, dove si trova già la sua badante, pronta ad accudirla in caso si fosse messa a piangere durante la notte. Egli mette Rosemund all'interno della sua culla e la guarda un ultima volta prima di lasciarla al suo riposo.
Nata la bambina lo scalpore iniziale cessa, tutti si dirigono verso le loro camere per potersi caricare nuovamente almeno per qualche altro attimo poiché per quella notte nessuno è riuscito a dormire, neanche per qualche attimo, mentre adesso possono godersi quei momenti che hanno perso poco prima, per una ragione a dir poco molto valida e che ha portato tanta felicità in più all'interno del palazzo con l'arrivo della dolce Rosemund Marie Dupont.
STAI LEGGENDO
A love that never ends
RomansaQuesta è la storia di una giovane principessa che si troverà presto imbattuta in un amore con un umile popolano della sua città. Un amore che si potrebbe dire proibito visto la loro differenza di rango. Nonostante ciò e nonostante i vari ostacoli ch...