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-"Dai, Josephine. Non fare l'offesa. Ero in viaggio per affari. Sono tornata ieri sera. Ora sono qui" dico alla mia amica anziana che si è presentata in azienda e si è impossessata dell'ufficio di mio marito che è seduto al tavolo di lavoro a disegnare e sta provando ad ignorarci.
Josephine è seduta alla scrivania di Ibrahim e io sono seduta vicino a lei sul bordo della scrivania.
-"Volevo confidarmi con te. Volevo parlarti di alcune questioni delicate. Alla fine la cosa mi è scappata davanti a tuo marito, quel musone" dice scontrosa facendomi sorridere.
-"Ti sento cara, sono qui" dice mio marito serio con la testa abbassata sopra il foglio. Fisso la schiena ampia e muscolosa di Ibrahim coperta da una camicia grigio scura, quasi nera.
-"Meglio. Tanto lo sai anche tu che sei un musone" dice scorbutica. Ridacchio e scuoto la testa.
-"Dai, lascia perdere mio marito. Sta lavorando. Raccontami cosa ti è successo" dico curiosa fissando i suoi occhi blu distratti dalla presenza di Ibrahim.
-"Devo ammetterlo ragazza. Tuo marito ha una schiena possente. Non oso immaginare come sia tutto nudo. Com'è messo a dimensioni?" chiede seria. Scoppio a ridere e sento Ibrahim brontolare.
-"Josephine si, è possente ma non posso dirti altro. È top secret" dico ridendo.
-"E se mi mandassi qualche foto?" chiede sorridendo e muovendo le sopracciglia. Apro la bocca scioccata.
-"Scordatelo. Il mio corpo lo guarda solo mia moglie vecchia carogna" dice ridendo mio marito.
-"Non è giusto. Solo lei si gode lo spettacolo" dice irritata facendomi sorridere.
-"Si che è giusto. Solo lei deve godersi lo spettacolo di suo marito" dice convinto e serio.
-"Aaaaaaahhhhh! Mi distrai come al solito. Cosa stavo dicendo? Mi hai fatto perdere il filo del discorso" brontola irritata la mia amica. Mi diverto un sacco quando loro due si attaccano.
-"Stavi dicendo che mi dovevi confidare alcune cose" dico pazientemente.
-"Il vostro giovanotto mi ha messa incinta. Ancora non ho il coraggio di dirglielo" dice seria e cerco di non scoppiare a ridere. Guardo un attimo mio marito che scuote la testa e ride non facendosi sentire.
-"Ancora non glie l'hai detto a David?" le domanda Ibrahim continuando a disegnare.
-"Certo che no. Ho paura" dice seria.
-"Stai tranquilla amica mia. Troveremo il modo per dirglielo" dico dolcemente stringendole la mano e sorridendo.
-"Posso?" chiede David sulla porta.
-"Amore mio dolcissimo e bellissimo" dice allegra con gli occhi a cuoricino Josephine. David sorride e abbraccia la mia amica che le va incontro.
-"Mio dolcissimo bocciolo di fiore" la saluta dolcemente baciandola sulle guance.
-"Forse Josephine deve parlarti di qualcosa" dico a David sorridendo. David alza gli occhi al cielo.
-"Andiamo amore. Devo confidarti una cosa molto importante" dice seria.
-"Chissà cosa sarà" dice enigmatico mio marito guardando David e ridacchiando.
Il nostro architetto di interni viene trascinato via dall'esuberante Josephine lasciandoci finalmente soli.
-"Sono esaurita già a metà mattinata" dico alzandomi dalla scrivania e avvicinandomi a mio marito che mi fissa sorridendo.
-"Lo credo bene. Ora mi credi quando dico che quella donna mi sfinisce?" dice serio facendomi ridere.
-"Credo di si" dico abbassandomi a baciarlo sulla guancia.
-"Vado al quartiere colombiano. Ci vediamo più tardi" lo avviso sulla mia meta.
-"Vuoi la macchina?" mi chiede dolcemente.
-"No, vado in taxi. Sai che odio guidare in mezzo al traffico" dico sorridendo.
-"Non so come fai a viaggiare in taxi. A me viene il nervoso" dice ridendo.
-"Sarà che sono da sempre abituata" dico ridacchiando e poi vado via.

*********

-"Francois, non posso metterti il camino in questa zona del soggiorno. Non c'è la canna fumaria. È dall'altra parte" dico al mio cliente. Un altro anziano fuori di testa.
-"Ma io ti ho detto che lo voglio qui" insiste.
-"Ho capito, ma non è possibile. Dovremmo rompere la canna fumaria presente e costruirne una nuova. Sprecheresti parecchi soldi e tempo" dico  pazientemente.
-"E allora no. Rimane dov'è" decreta alla fine.
-"Bene. Mi sembra che abbiamo discusso di tutto" dico ricontrollando il disegno della casa con tutte le modifiche.
-"Pare di sì" risponde Francois alzandosi. Mi alzo anch'io e gli stringo la mano.
-"Ci vediamo con le modifiche fatte tra una settimana" dico salutandolo.
-"Va bene. A presto" mi saluta e vado via dalla sua villa.
Sospiro rilassandomi e accorciandomi le maniche della camicia.
Siamo ai primi di agosto e fa un caldo asfissiante. È pieno pomeriggio.
Salgo in macchina e accendo l'aria condizionata e metto in chiamata il telefono.
-"Ibra" mi saluta Jessica.
-"Jess. Dove sei?" chiedo avviandomi verso casa. Per oggi ho finito e voglio tornare a casa a farmi una doccia.
-"Sono in azienda" dice mentre la sento far rumore con qualcosa.
-"Che stai combinando?" chiedo curioso.
-"Niente. Sto cercando di non distruggere il modello che ho costruito" dice ridendo.
-"Lascia tutto ed esci. Ti passo a prendere" dico sorridendo.
-"Non posso, devo ancora finire alcune cose" dice seria.
-"Le puoi fare anche a casa?" chiedo curioso.
-"Si" risponde secca.
-"E allora prendi le cose che ti servono ed esci tra venti minuti. Ti aspetto sotto" dico sorridendo e riagganciando senza darle modo e tempo di replicare.
Mi avvio verso l'azienda canticchiando una canzone in radio e battendo le dita a ritmo sul volante.
Arrivo in azienda venticinque minuti dopo e trovo mia moglie nel suo abito striminzito rosso e un pò largo ad attendermi.
Appena mi vede sorride e sale subito in macchina.
Mi giro e mi sporgo per baciarla sulla guancia.
-"Ciao" la saluto sorridente.
-"Ciao, pazzo di un marito. Mi hai fatta lasciare  tutto il lavoro che avevo da finire" dice ridacchiando e baciandomi poi sulla guancia.
-"Lo finisci a casa. Io stavo andando a casa a rilassarmi e non avevo voglia di stare da solo" ammetto sorridendo e immettendomi nel traffico.
-"Ah, e tra l'altro torno da un incontro un pò così" dico scocciato.
-"In che senso?" chiede curiosa mia moglie.
-"Ho un cliente anziano e sciroccato quanto Josephine. Forse possiamo farli incontrare" dico ridendo. Mia moglie scoppia a ridere.
-"No, poverina dai. Già ha i suoi problemi con la demenza. Non gli accolliamo un uomo con altri problemi. E poi ha trovato il nostro David che presto diventerà padre" dice ridendo alla fine. Scuoto la testa ridendo.
-"Ti giuro, che quando me l'ha detto ieri, per poco non ci rimanevo secco prima dalla sorpresa e poi per il ridere. Anche Céline è rimasta sconvolta, poverina" dico asciugandomi le lacrime dagli occhi.
-"Ma in che girone siamo capitati?" mi chiede ridendo.
-"Non lo so tesoro. So solo che siamo in mezzo ai matti e ora ho solo bisogno di rilassarmi" dico sospirando prendendo la tangenziale.

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