Arrivammo davanti ad una grande casa. Una casa che poteva essere degli anni 30'. Non era molto bella. Era malinconica. Riuscivo a vedete un pezzo del giardino sul retro dalla strada in cui ero ferma a scrutare la casa in cui sarei dovuta vivere. Era grande, molto, e si poteva intravedere un bosco che diventava sempre più dopo il cancelletto. Mia madre mi tiro fuori dai miei pensieri chiedendomi di entrare. L'arredamento era nello stile vintage dell'immobile e non era nulla di veramente bello.
《Tesoro, la tua camera è la terza porta a sinistra》disse mia madre con un sorriso stampato sul volto
La sua felicitá mi fece alzare gli occhi al cielo. Dopo aver preso il mio zaino e poggiato la ciacca su una poltrona camminai fino alla porta della mia camera. Era bianca come le altre e si notava che era stata ripitturata di recente. La stanza era semplice e lo sarebbe stato per poco. Le pareti erano di un color crema molto chiaro che le dava un senso di accoglienza. Il parquet era di un legno chiaro. Sul lato destro c'era una piccola scrivania anche essa color crema, con i libri della nuova scuola poggiati sopra. Sul lato sinistro invece c'era un letto di legno con delle lenzuola azzurre e un piumino con delle rose rosso chiaro. Vicino alla scrivania c'era una finestra molto grande con uno spiazzo ricoperto stoffa per sedersici. E dopo vi era un armadio. Grande. Forse troppo per i miei pochi vestiti. Puttai lo zaino per terra e aprii la flgrande finestra per togliere l'odore di vernice dalla camera. Era carina. Non proprio il mio stile, ma avevo promesso sia a me che a mia madre di essere ottimista e dovevo. Mi sedetti vicino alla finstrai e chiusi gli occhi per farmi cullare dal vento freddo di novembre che mi vece sentire libera.
Suonò la sveglia, troppo presto e a fatica mi alzai dal letto. Il materasso era molto comodo. E proprio grazie a questo presi sonno la sera prima. Con mia grande sorpresa trovai tutti i miei vestiti nell'armadio insieme ad altri vestiti nuovi, che sicuramente mia madre aveva comprato per dare un pò di colore al mio stile. Non le piacevano molto i pantaloni stretti e le magle larghissime di colori scruri che indossavo sempre. Diceva che non facevano risaltare i miei bellissimi occhi marroni. Io non li trovavo belli, ma per lei ogni cosa di me era bella. Rabbrividii sfilandomi il pigiama caldo per infossare gli abiti freddi, ma mi abituai alla sensazione e scesi di sotto quando mia madre mi chiamò per capire se mi fossi svegliata.
《Buongiorno tesoro, spero che tu abbia riposato molto questa notte perchè oggi è il tuo primo giorno di scuola, e sono certa che non vuoi fare brutta figura, so quanto tieni alla scuola》
Mi annunciò felice mia madre appena entrai in cucina però,aveva ragione, tenevo tantissimo alla scuola e tutto ciò era confermato dai voti. Mia madre mi offrì dei biscotti , ma rifiutai alzando gli occhi al cielo.
Mangiavo poco e non facevo mai colazione e lei lo sapeva bene.
《Sofie devi mangiare qualcosa》mi guardò con il viso contrariato
《Mamma prenderò qualcosa fuori,ora non ho fame . Devo andare o farò tardi》 la rassicurai, ma tutte e due sapevamo che non avrei mangiato nulla fino all'ora di pranzo. Uscii in fretta prendendo ciò che mi serviva e mi incamminai verso scuola cercando di prendere le vie giuste.