Tre settimane di ferie, tre settimane!
Sospirate, agognate, desiderate ferie, ho bisogno di riposare, di rilassarmi e di cambiare aria per un po' ...
Gli ultimi due mesi sono stati pesanti per me, il lavoro impegnativo e la rottura con la mia fidanzata storica, ci siamo mollate e riprese un sacco di volte ma questa volta mi sa che è definitiva, ci siamo sputate addosso tanto di quel veleno che non credo, e non voglio, sia possibile ricucire lo strappo.
Così ho accettato l'idea del mio gruppo di pazzi alpinisti e ho caricato tutto il materiale e l'attrezzatura da montagna sulla mia Panda e sono partita, destinazione Chamonix!
Il programma è semplice, una settimana di allenamento in basso e poi si mira alla Aiguille Verte, gruppo del Bianco, attraverso il Canale Whymper .
All'albergo Les Lanchers ho incontrato i miei compagni, Angela, la mia compagna di corda, e poi Paolo con sua moglie Martina e Matteo con la sua fidanzata Noemi, ci conosciamo già da un po' di tempo e abbiamo già scalato insieme qualche volta, so di potermi fidare di ciascuno di loro ad occhi chiusi.
La prima settimana passa in fretta tra arrampicate e passeggiate in quota per abituarsi, riprendere un po' di confidenza con la montagna e con i materiali e sopratutto studiando itinerari e consultando le previsioni meteo per capire quando lanciarci in quota.
"Ragazzi, danno tre/quattro giorni di bel tempo stabile a partire da martedì, andiamo?"
"Ovvio che si! Chiamiamo il rifugio subito e prenotiamo, per sicurezza direi tre notti, così se dovesse ingannarci il tempo, possiamo riprovare"
Decisione presa, domani si parte, si sale in quota, finalmente torno alle mie montagne, in quei posti che tanto amo e che da sempre mi permettono di trovare quella pace interiore di cui davvero sento il bisogno, rilassarmi, concentrarmi su di me e sulla montagna e dimenticare, o cercare di farlo, dimenticare lei e tutto il rancore con cui ci siamo lasciate.
La salita è lunga e abbiamo una discreta quantità di materiale sulle spalle ma siamo tutti ben allenati e riusciamo ad arrivare al rifugio stando nei tempi che vengono dati nelle guide, grazie anche al trenino di Montenvers che ci risparmia un bel po di di strada!.
Il rifugio del Couvercle è accogliente e troviamo più gente di quella che pensavamo ma non c'è confusione anzi l'ambiente è molto stimolante e cordiale, tanti alpinisti e anche alcuni gitanti che si attardano al rifugio e poi.... C'è lei....È difficile non notarla quella ragazza, alta, biondina come me, il viso aperto e cordiale e due occhi scuri perennemente in movimento, due occhi che nascondono chissà cosa, ma sicuramente una tristezza ben mascherata.... occhi adatti a perdersi per sempre....
Serve ai tavoli del rifugio scherza e ride con tutti gli avventori, parla con competenza agli alpinisti e con tanto entusiasmo, segno che comunque l'esperienza la ha anche lei, e una risata schietta, maledettamente piacevole da ascoltare..... io credo di essermi innamorata proprio di quella risata, di quel suo modo particolare di piegare la testa prima di aprire il sorriso e ridere.....
"Ciao, cosa vi posso portare?"
"Quello che hai va sicuramente bene se lo porti tu"
Che frase da approccio scontata, trita e ritrita ma mi guadagno un'altra sua risata, e una serie di occhiate ammiccanti e divertite dei miei amici, sopratutto di Paolo e Matteo."Io sono Claudia, e se davvero vi fidate vi porto da mangiare"
Dea, cosa ho fatto! I miei amici mi fulminano con lo sguardo, ma ormai il danno é fatto... "Ok, ci fidiamo, Verooo che ci fidiamo!", un corettino di sconsolati SI accoglie la proposta e appena Claudia se ne va in cucina vengo assalita da un coro di "É vero che é carina ma devi proprio provarci con tutte tu!", "E se adesso ci fa spendere un capitale solo perché non sai stare zitta?". "Se le palpavi il sedere facevi meno brutta figura", uffa a me sembrava una buona idea...
Claudia si ripresenta dopo un paio di minuti con un bellissimo tagliere di saluni e formaggi misti
"Questo é un antipasto, scusate se non é molto ma é quello che é avanzato, questo lo offre la casa perché altrimenti dovevamo buttare tutto!"
WOW, che gradita sorpresa, sorrido a Claudia e appena lei si gira il mio sorriso si trasforma in un ghigno diretto ai miei compari, che soddisfazione!
La cena si trasforma in un simpatico banchetto, Claudia ci porta un sacco di cose ottime, tutti gli "avanzi"della cucina, e rimane spesso a chiaccherare con noi dato che ormai nella sala sono rimasti solo gli alpinisti e sono solo altri tre gruppi, tutti francesi, evidentemente le siamo simpatici, tra una portata e l'altra scopro che Claudia é italiana, lavora per la stagione al rifugio, ha una buona esperienza alpinistica, parla malissimo il francese e conosce un sacco di persone che conosco anche io.Alla fine della cena i miei amici si sistemano nelle due camerette, una per i maschi e una per le femmine, che ci hanno assegnato, ma io non ho voglia di andare giá a dormire, vorrei stare ancora un po nella sala comune anche perché mi pare che Claudia rimanga ancora alzata.....
Siamo rimaste tutta la serata a parlare di vie, arrampicate, conoscenze comuni e libri, é bellissimo discutere con Cla, sa ascoltare e sa tenermi testa quando sparo cazzate, abbiamo parlato di un sacco di cose e poi siamo andate sul personale, ma li... era piú riservata, sopratutto quando chiedevo dell'amore e non capivo come mai...finché se ne esce con una domanda diretta a me...
"Ma tu invece, a uomini? Visto come sei carina ne avrai sicuramente a frotte "
" Io, uomini?? ehmm non se ne parla neanche, io sono omosessuale! "
" Ah... sei lesbica? "
" Se preferisci chiamarmi cosí... a me non da fastidio, si comunque, sono lesbica "
" No perché sai... a dire il vero... neanche a me interessano molto gli uomini, non so, anche io preferisco stare con le altre ragazze, io....io non lo so se sono lesbica, non ho mai provato, peró le mie esperienze con i ragazzi... bhe sono sempre state disastrose e cosí per adesso ho rinunciato..... ma tu, posso chiederti come e quando hai capito di essere...lesbica?"
"Accorgersi di essere omosessuale..... guarda che non é mica una malattia, io sono una donna normalissima é che secondo me l'amore non ha genere, non é che ti innamori di un uomo perché uomo o di una donna perché donna... ti innamori di una persona, di un cuore che senti simile al tuo, di un'anima che senti gemella alla tua. Io ho sempre trovato queste qualitá in altre ragazze perché...bho perché é cosí e non mi sono mai chiesta veramente il perché e forse non mi interessa neanche, io cosí sto bene e questo mi basta"
"Ma allora tu sei bisessuale, ammetti che potresti trovare le stesse qualitá anche in un uomo?"
"Si, forse potrei, ma non mi é mai capitato, evidentemente il mio cuore e la mia anima cercano qualcosa che in un uomo non ho mai trovato....e poi...se devo dirti la veritá....bhe insomma ormai ci stiamo confessando! Non mi piace la sensazione che provo facendo l'amore con un uomo" e divento rossa dicendole questo
"Perché io...proprio vergine non sono..." e divento ancora piú rossa....
"Ahahahahah sei diventata rossa! Scusami, ti ho messa in imbarazzo con le mie domande, non era quello che volevo"
"No, no, non ti preoccupare, non mi da fastidio parlarne é solo che...bhe non mi capita spesso che qualcuna mi chieda, di solito sono piú gli uomini che sono incuriositi"
"Peró non mi hai mica risposto..."