CAPITOLO 12

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Michael's pov

Il resto della storia è abbastanza intuitivo, dopo avere avuto accesso ai test ebbi anche accesso agli esami di stato, e la mia fortuna aumentò di molto. Passai al quinto anno, e sapevo che avevo bisogno di qualcuno che portasse avanti lo Schema dopo il diploma, qualcuno all' altezza. Cercavo qualcuno di più piccolo, ma non troppo tipo in terza eppure non trovai nessuno sufficientemente all' altezza, fino a quando non incontrai una ragazzina di prima che si stava inceppando con l'armadietto il primo giorno di scuola. Era un po' impacciata ma aveva la stoffa che mi serviva, era ingenua ma non del tutto, diciamo che non aveva ancora manifestato le sue qualità.

La osservai per un po', diedi un'occhiata alle sue prime verifiche, temi, a quelli precedenti: era quella giusta, e poi no, non ci fu solo quello. Fu che lei era testarda e anche se non lo dava a vedere furba, c' era che lei era intelligente, e bellissima, aveva una bellezza pura che mi affascinò molto, mi fece diventare quasi stupido, qualcosa che non avevo mai provato.

Lei divenne la mia socia, io la istruii e fu difficile ottenere la sua fiducia, che lei ottenesse fiducia in sé stessa, prima di tutto, ma alla fine ci riuscii, e diventò qualcosa di magico, facemmo scintille, qualcosa di mai visto.

Fu tutto perfetto fino a quando, una mattina di novembre che io e lei avevamo dormito insieme. Mi svegliai prima e accesi il cellulare.

Mi arrivò una notifica su delle ultime notizie, si trattava di cronaca nera: trovato un cadavere nel fiume Hudson, anche se in evidente stato di decomposizione, il cadavere sembra appartenere ad un adolescente maschio.

Nella notizia c'era scritto che anche se non c'erano documenti, il calco dentale e il test del DNA effettuati avrebbero portato a delle probabili novità sull' identità del cadavere.

Io mi sentii il cuore partire come una Maserati! Sapevo di chi era quel cadavere, sapevo a chi apparteneva e come era morto!

Sapevo che Johnathan era stato dal dentista più volte dai post pubblicati visto che ne aveva fatto uno sul quanto gli avesse dato fastidio l'anestesia, quel babbo prima di morire su Instagram diceva anche quando andava a cagare. Il mio momento era arrivato, dovevo fare le valige!

Mi alzai di scatto dal letto girandomi guardai Sophie.

Era bellissima mentre dormiva, e fu a quel punto che il mio cuore era letteralmente partito non alla velocità di una Maserati ma alla velocità del Concorde, lo stomaco si strinse in una morsa nera di ansia e inquietudine: dovevo o dovevamo fare le valige?

Avevo promesso un futuro a me stesso e a Jane, e il compito di Sophie era di mandare avanti lo Schema senza di me, ma ora era successo che io la volevo con me. Mi rivestii velocemente, cercando di non svegliarla, ma fallii

-Dove stai andando? Che ore sono? - chiese confusa

-E' presto tranquilla. Ma io devo andare, devo fare una cosa- risposi

Lei si sedette sul letto e poi disse –Aspetta dove vai? Tra l'altro ci siamo addormentati due ore fa!- disse confusa, il che era plausibile e verissimo

-E' una cosa importante, riguarda lo Schema ci vediamo presto- le dissi dandole un bacio sulla fronte

-Aspetta! Se riguarda lo Schema riguarda anche me di che si tratta?

Avevo dimenticato che era in gamba, non bastava una scusa per liquidarla –Niente di importante. Finirò subito

-Se non è niente di importante perché devi andare via così di fretta?

Mi domandò, io mi fermai, ero impreparato questa volta, non volevo mentirle, ma ero costretto a farlo. Vi starete chiedendo perché fossi stato così irrazionale. In realtà una soluzione l'avevo preparata, il mio ipotetico socio doveva rimanere all' oscuro di tutto ciò che riguardava la mia vera vita e Johnathan, dovevo mentirgli solo su questo, ma non avevo previsto che il mio socio sarebbe stato lei tanto meno che mi sarei innamorato di lei! Ero nel panico e lei complicava la situazione

LO SCHEMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora