Capitolo 28

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KRYSTAL

"Se te ne vai immagino che tra noi sia finita" si affretta a dire.

Mi blocco sui miei passi. Sento il mio corpo raggelarsi dalla testa ai piedi, il cuore aumentare il battito, i muscoli sempre più deboli e gli occhi pizzicare. Non lo ha detto davvero, mi rifiuto di credere che lui lo abbia detto davvero.

Cosa devo fare? Tornare da lui o proseguire? Scegliere me almeno una volta o continuare a preferire il bene degli altri al mio?

Faccio un profondo respiro chiudendo gli occhi. Mi mordo l'interno della guancia finché non sento il sapore del sangue invadermi la bocca cercando di trattenere le lacrime che minacciano di uscire da un momento all'altro.

Una lacrima riga il mio volto fino ad arrivare al bordo del mento e maledico mentalmente me e la mia debolezza del cazzo.

Non penso ci sia ancora qualcosa da fare per noi, non penso il nostro rapporto potrà mai salvarsi, qualcuno la potrebbe quasi definire una relazione tossica.

A fatica inizio a muovere le gambe e passo dopo passo in pochi minuti mi trovo fuori. Un'ondata di vento gelido mi colpisce in piena faccia regalandomi quasi una sensazione di sollievo. Il mio Uber è ancora qui che mi aspetta, mi sbrigo a salire cercando di non pensare a ciò che mi sono appena lasciata dietro.

"Mi scusi se l'ho fatta aspettare troppo" dico appena sono dentro per poi chiudermi dietro la porta.

"Non si preoccupi, dove la porto?" mi chiede l'uomo al volante puntando gli occhi nello specchietto retrovisore per potermi guardare.

"Alla stazione grazie"

La macchina parte e un'ultima lacrima abbandona il mio volto. Perché non mi sento meglio se sono appena scappata da ciò che mi faceva stare male?

HARRY

Se n'è andata.

È andata via e mi ha lasciato senza nemmeno voltarsi indietro per un ultimo sguardo. Ha preferito mandare tutto a puttante piuttosto che provare a sistemare le cose e ascoltare ciò che avevo da dirle.

Grandissimo idiota!

Dovevo venire subito da lei, spiegarle tutto di persona così mi avrebbe ascoltato per forza.

Continuo a camminare sul pianerottolo di casa sua come se potessi fare qualcosa per rimediare alla situazione che si è creata. Il sangue sulle nocche si è ormai seccato e solo ora noto di essermi fatto male, ero talmente incazzato da non essermi nemmeno accorto che stavo sanguinando. Apro e chiudo la mano più volte mentre continuo a formulare soluzione per poter riaggiustare tutto in un modo o nell'altro.

Se la inseguissi peggiorerei soltanto la situazione, conoscendola ora vorrà stare da sola, magari scrivere un po' ma sicuramente non vuole stare con me altrimenti non se ne sarebbe andata.

Pesco il mazzo di chiavi dalla tasca e infilo quella di casa sua nella toppa, ma qualcosa mi frena dall'entrare. Appoggio la testa sul legno freddo e una strana sensazione mi prende allo stomaco. Poggio la mano libera sulla superficie liscia della porta prima di chiuderla a pugno.

Me la sono fatta sfuggire di nuovo dalle mani.

KRYSTAL

Il viaggio in treno è stato molto tranquillo, sono riuscita a calmarmi e a riprendere in mano le mie emozioni e a controllarle nuovamente. A volte qualcuno mi lanciava qualche occhiataccia quando pensavano che io non me ne accorgessi e questo molto probabilmente perché avevo sul volto ancora i segni delle lacrime che lo hanno rigato.

𝑶𝒏𝒍𝒚 𝒀𝒐𝒖 ||𝑯𝒂𝒓𝒓𝒚 𝑺𝒕𝒚𝒍𝒆𝒔||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora