"Com'è il tuo rapporto con la mamma di Luca?"
"E' mia mamma, è... tutto. Come ti ho detto prima, appena sento un colpo di tosse in più corro giù da lei e la assisto in tutto e per tutto... mi ha aiutato tantissimo, mi ha cresciuto lei per metà. E' stata la mia unica amica femmina, insieme ad Erika."
"Unica amica femmina?" chiede per farmi continuare l'argomento.
"Sono cresciuta tra spaccio e ragazzi. Per un periodo ho pensato di essere lesbica. Ma poi Luca mi ha baciata quindi ho pensato che non lo ero davvero."
Si mette a ridere e lo seguo a ruota.
Per il resto del viaggio parliamo dei lavori che ho fatto, cosa faccio adesso, che ho intenzione di fare.
"Ho pensato che forse io e Lollo potevamo metterci a studiare meglio le lingue visto che più di tanto non facciamo per portare Luca e quindi tutti noi ancora più in alto..."
Poi parliamo del lavoro dei miei sogni da bambina, che sport facevo e robe varie. Così per quasi tutto il viaggio, alternando i ricordi di Salerno alle chiamate alle pause in autogrill. Prendo due panini e ritorno in macchina.
"Penso di vivere più in questo autogrill che a casa." rido contagiando anche Antonio.
"Penso che verrà bellissimo. Poi magari facciamo più parti visto che abbiamo registrato quasi quattro ore."
"Va bene, per me è un piacere quindi chiama quando vuoi"
"Ah, ma tu sai che ti arriva qualcosa a livello di denaro?" domanda ricordandosi.
"Ma va, tieni. Io non ne ho bisogno, non più."
"No, è un tuo diritto e non puoi privartene. Posso farti una domanda?"
"Perché per tutto il viaggio cosa hai fatto?" chiedo ridendo.
"Ok ok... perché molti rapper si fanno vivi solo quando annunciano un singolo, un videoclip, un album, una collaborazione eccetera?"
"Se ci fai caso i rapper che fanno così, diciamo, sono quelli che vengono dalla strada. Io la vedo così: tutti, ora che sono famosi, gli chiedono di dire qualcosa ma non si dimenticano che a prima non interessava a nessuno... questo è il mio pensiero..."
(N/A: CITAZIONE DI PAKY GLORY IN UN POST INSTAGRAM.)
*
Sto uscendo dall'autostrada, seguendo il cartello 'Salerno'.
Abbasso il finestrino.
"Maronn che bella che sei" dico guardando verso la città che inizia a scorgersi. Ho ancora mezz'oretta. Avviso mamma.
"Facciamo un giro della città prima, poi io e Antonio arriviamo..." gli faccio il vocale audio.
"Ok, siamo in città. Portami nei posti più belli e significativi della tua adolescenza e quella di Luca."
"Allora, in questa via c'è il kebabbaro e pizzaiolo di fiducia. Spaccavamo la pizza, due euro e cinquanta a testa..." indico un cartello "Poi lì un parcheggio, dove io e Luca abbiamo visto il nostro primo live di Salmo, avevano tolto le macchine. Poi se era durante la settimana ed era vuota ci sedavamo dove c'era spazio."
Vado più avanti. Dopo aver preso le cose in farmacia per mamma ritorno in macchina.
"Qua c'è la stazione e giù di là -indico dietro di me- c'è il nostro quartiere. Però ci andiamo dopo a casa."
Vado avanti ed in poco siamo sul golfo di Salerno.
"Mamma mia che spettacolo" dico. Prendo una rotonda ed entro in una via piena di palazzi.
STAI LEGGENDO
Coppia di spacciatori
Подростковая литератураLuca e Camilla abitano a Salerno. Certo, la vita non è facile nella giungla urbana tra lo spaccio e gli arresti. Una realtà molto diversa da quella che si legge nei libri, ma vera. Ce la faranno a non finire in gattabuia? Luca ce la farà, nonostante...