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T/n POV

La mia non è stata una tra le vite più felici del mondo, all'età di cinque anni dovetti lasciare l'Italia per andare in Giappone con i miei genitori. Ci trasferimmo in un piccolo paese lontano dalla vita in città dove quasi nessuno aveva un quirk. Pensavo che mi sarei fatta un sacco di amici, ma non avevo idea di quello a cui stavo andando incontro.

Dieci anni dopo

"No! No per favore lasciali stare! non fatelo! lasciateli andare farò tutto quello che volete! No, no basta!!"

Mi svegliai di scatto, avevo il sudore che scendeva dalla fronte e la mia maglietta era completamente bagnata. 'è successo di nuovo' pensai tra me e me. Era da un po' di tempo che avevo riniziato ad avere quegli incubi, pensavo che fossero finiti ma mi sbagliavo di grosso.

Mi alzai dal letto e controllai la sveglia, le 5:00 del mattino, avrei potuto tornare a letto ma decisi di alzarmi e finire di raccogliere le mie cose. Era una domenica calorosa e avevo appena finito di chiudere le ultime scatole, quel giorno mi sarei trasferita all'interno della scuola U.A. Qualche giorno prima mi avevano permesso di fare l'esame di ingresso ed ero passata.

Dovevo ancora migliorare molto il mio quirk ma fu abbastanza per farmi entrare nella classe 1-A. Non sapevo se mi sentivo felice o in ansia, penso tutti e due, perchè non riuscivo a smettere di sorridere ma allo stesso tempo mi stava per esplodere il cuore. Finalmente sarei riuscita a riniziare da capo senza prestare attenzione al mio passato, forse mi sarei fatta anche alcuni amici.

Arrivai al cancello principale, l'eroe Eraser Head 'uno dei miei preferiti', mi accolse con un semplice saluto:

"Benvenuta T/c io sono Aizawa Shota, e benvenuta alla U.A. sono il responsabile della 1-A e da oggi anche il tuo."

"Buongiorno! Eraser... a no scusi Aizawa-sensei, grazie per avermi offerto questa grandissima opportunità!" dissi.

Cercai di sorridere il più possibile per non far trasparire l'ansia e l'imbarazzo, ma Aizawa mi disse subito che non c'era motivo per agitarsi e così mi rilassai un po'. Mi portò dal preside Nezu mentre degli impiegati della scuola iniziarono a prendermi le valigie.

Dopo l'incontro con il preside, che mi spiegò le regole e come funziona la scuola, iniziai ad andare verso la casa dove avrei vissuto con altri venti studenti.

Kirishima POV

Eravamo tutti in soggiorno, Bakugo stava urlando a Midorya come sempre. Stavano ancora pulendo per colpa della loro punizione. Alla fine era colpa loro, avendo deciso di darsi a botte per nessun motivo. Ad un certo punto degli impiegati della scuola entrarono senza preavviso appoggiando scatoloni per terra e andando via senza neanche rivolgerci la parola.

Tutti insieme iniziammo ad avvicinarci con cautela, come se fossero qualcosa di pericoloso, nessuno voleva superare quei due metri che ci separavano dalle scatole, nessuno sapeva perchè fossero lì. 'Avranno sbagliato classe?' stavo pensando tra me e me ma sapevo che tutti erano abbastanza perplessi.

Ad un certo punto Aizawa-sensei entrò dalla porta principale, tutti si alzarono di scatto e lui prima di andarsene disse solo questo:

"Sono le cose della vostra nuova compagna, accoglietela per bene e non fate gli stupidi"

Detto questo se ne andò e noi rimanemmo a bocca aperta. Nessuno osava dire niente. Iniziammo a fissare intensamente la porta aspettando che si aprisse, vedemmo la maniglia girarsi e la porta iniziò ad aprirsi lentamente.

T/n POV

Il ritorno dal preside fu doloroso, ero da sola con Aizawa e dopo le solite domande come: "spiegami meglio il tuo qirk o hai qualcosa che devi dire?", ci fu un silenzio totale, lo so che per lui sicuramente non era niente ma a me metteva un'immensa inquetudine.

Don't Worry (Kirishimaxreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora