Subito dopo il concerto...
Appena tornata dal concerto la ragazza piombò in camera sua affacciandosi alla finestra. Il cielo era sereno e stellato, tutto sembrava così tranquillo e nostalgico. Sentiva il bisogno di parlare con sua madre, anche se non la vedeva sentiva la sua presenza e ciò era confortante.
"Ciao mamma..." Sussurrò guardando il cielo. "Questo è stato il nostro ultimo concerto. Eh sì, abbiamo concluso in bellezza all'Orpheum. È stato uno dei concerti più belli, uno dei più significativi e, nonostante tutte le emozioni positive provate insieme ai ragazzi, è stato anche uno dei più tristi. Non fraintendermi, sono contenta che siano trapassati. Sapendoli salvi mi sento più serena, ma soffrirò terribilmente la loro mancanza. Mi mancherà vedere Reggie parlare a vanvera con papà, Alex mantenere calme le acque e, Luke-"Si fermò qualche secondo per riflettere. "Di lui mi mancheranno tante cose. Mi mancherà comporre testi insieme a lui, mi mancherà parlarci e persino "litigarci". Era uno dei pochi che mi capiva a pieno, gli volevo un bene dell'anima. Era molto più di un amico per me e questo al di là della mia cotta." Disse abbassando lo sguardo.
Una lacrima le rigò il viso, guardando fuori dalla finestra vide il loft. Decise di andare a parlare con i ragazzi come faceva con sua madre.
Scese di corsa le scale dove incontrò Carlos il quale esordì:"Julie devo parlarti un attimo." E subito dopo Ray sopraggiunse:"Vorrei ringraziare i tuoi Phantoms per averti riavvicinata alla musica." "Tranquillo ho già fatto io e ringrazio anche te papi." Rispose Julie abbracciando il padre. Carlos le fece un cenno per farle capire che doveva parlarle urgentemente in privato ma lei disse indicando la porta: "Datemi solo un momento, devo fare una cosa." "Certo, ma non sparire, come un fantasma!" Affermò Carlos facendo l'occhiolino, essa rimase un po' stranita ma aveva fretta.
Attraversò velocemente il vialetto e arrivata davanti al loft aprì le porte con un po' di indugio. Era un po' tetro, buio e silenzioso, avanzò titubante verso l'interno e disse: "Io... Lo so che l'ho già detto, però, grazie ragazzi."
Una voce un po' sofferente ma assolutamente riconoscibile le rispose: "Prego, Julie!"Era Reggie il quale venne rimproverato da Alex: "Eddai!" La ragazza accese subito le luci, davanti a lei c'erano ragazzi gementi distesi a terra.
"Che cosa ci fate qua? Pensavo foste in paradiso! Perché non siete trapassati?" Esclamò Julie preoccupata.
I ragazzi ricevettero una scossa molto forte.
"Si vede che suonare all'Orpheum non era la nostra questione in sospeso." Disse Alex. "Un punto per Caleb!" Intervenne Reggie sarcastico."Volevamo che ci credessi nell'aldilà, abbiamo fatto finta... Però non sapevamo dove andare." Disse Luke soffrendo a causa delle scosse e per non essere riuscito a tirar fuori l'amica da quella situazione dolorosa.
"Pensavamo andassi a dormire." Spiegò Reginald affranto.
"Invece... Io sapevo che saresti venuta qui ma nessuno mi ascolta mai."
Intervenne Alex, subito dopo una scossa ancora più potente li colpì."Dovete pensare a salvarvi, svelti! Unitevi al club di Caleb, subito! È meglio che non esistere per niente! Vi prego andate, fate qualcosa, fatelo per me! Vi prego!" Scongiurò la ragazza distrutta. "Noi non ci torniamo lì!" Confutò Reginald. Luke si avvicinò a lei e puntualizzò con le lacrime agli occhi:"Non vale la pena suonare se non suoniamo con te, Julie." Dopo pochi secondi sussurrò:"Senza rimpianti." Istintivamente la ragazza lo abbracciò e, inaspettatamente per la prima volta dopo mesi i due si erano uniti in un abbraccio caldo e stretto. "Vi voglio bene ragazzi!"
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Julie and the Phantoms 2-Fanfiction
FanfictionQuesta è la continuazione di Julie and The Phantoms dal mio punto di vista. Spero vi piaccia❤. Nel primo capitolo ci troviamo nell'ultimo episodio dopo il concerto. In questa Fanfiction cercherò di focalizzarmi sulla "Juke", scriverò come secondo m...