Festival estivo

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T/N'S POV:
Quando finalmente, dopo ore ad intrecciare filo, riuscii a scappare dal salotto per tornare in camera mia. Mi sembrò fosse passata una vita.
Nonostante la tradizione volesse che quel tipo di intrecci fosse portato avanti non era decisamente uno dei miei passatempi preferiti. Senza contare poi mia madre e mia nonna che non si lasciavano sfuggire nessun momento di silenzio per ricordarmi della responsabilità che avrei avuto al festival.
"che giornata!"
Esclamai esausta per poi buttarmi sul mio letto soffice e accogliente senza neanche fare troppo caso alla presenza di mio fratello. Forse avrei fatto la stessa esclamazione ad alta voce anche fossi stata sola.
"cosa avete fatto di bello tu e la mamma?"
Chiese Kuro ancora seduto alla scrivania a studiare e risvegliandomi dal mio stato di zombie.
Mi stiracchiai vistosamente per poi girare la testa verso di lui e notare i colori cambiare al di fuori della finestra con la sera che ormai avanzava lentamente.
"beh...io in pratica ho creato solo braccialetti...è stata una seccatura"
dissi borbottando per poi sbadigliare rumorosamente la stanchezza pur non avendo fatto niente di chè.
Kuro finalmente, per la prima volta da quando era entrato in camera quel pomeriggio, lasciò la penna sul quaderno e si appoggiò del tutto sulla sedia stiracchiandosi anche lui.
Catturata dallo scricchiolio del legno dietro la sua schiena, riaprii gli occhi svogliatamente e lo guardai, o forse è meglio dire che lo fissai.
Ci volle solo un attimo e tutte le preoccupazioni tornarono a galla nella mia mente, ripensai al fatto che tra non molto dovesse andarsene e mi rattristii nuovamente. Avrei dovuto imparare a stargli lontano, a dormire da sola in quella camera, a potergli parlare solo a distanza senza più rifugiarmi nel suo conforto quando qualcosa non andava. Il mio unico fratellone sarebbe stato così lontano e l'avrei visto così raramente.
"tranquilla T/N" La voce di Todoroki comparve nella mia mente al momento giusto, una coincidenza meravigliosa che mi aiutó a stare a galla in quella tristezza" vai ad abbracciarlo".
Suggerí lui intuendo quel mio bisogno, così sospirai e feci un debole sorriso. Mi alzai dal letto all'improvviso e corsi dritta da mio fratello abbracciandolo da dietro e sentendolo leggermente sobbalzare per la sorpresa di quel gesto inaspettato in quel momento.
Ma subito dopo anche lui aprì gli occhi ed inclinò leggermente il capo per darmi un bacio sulla fronte.
"sei preoccupata per me ,vero?"
Mi chiese con un filo di voce dopo diversi attimi di silenzio in cui non avevo nemmeno accennato a lasciarlo andare da quella morsa.
"e come non potrei? Sei mio fratello"
Ammisi quasi ridacchiando nervosa per nascondere tutto quel turbinio di emozioni e quasi per sminuire la cosa ed evitare che anche lui si preoccupasse troppo.
Kuro mi scrutò mezzo secondo poi fece anche lui una piccola risata dolce e iniziò ad accarezzarmi i capelli .
In quel momento trattenni le mie lacrime a stento e gli sorrisi come una stupida, ma dubbiosa sul fatto che lui non avesse notato i miei occhi più lucidi del normale.
"tranquilla starò bene"
Infatti le sue parole di conforto arrivarono senza un minimo di ritardo. Io mi morsi il labbro interno per poi ricompormi e annuire leggermente. Solo allora mi scollai lasciando il suo collo indolenzito.
"quindi sarai tu a portare avanti il festival?"
Mi chiese lui per risollevare quella strana atmosfera di preoccupazione e malinconia che si era venuta a creare nonostante fosse ancora lì accanto a me.
"esatto"
Esclamai un po' troppo forte per farlo ridere appoggiando i gomiti sui miei fianchi. A quel gesto lui sorrise scuotendo la testa.
"quando ci sarà?"
"la prossima settimana"
Questa volta, risposi un po' più titubante per l'imminenza di quell'evento a cui non mi sentivo poi così pronta.
"capisco..."
Concluse curioso di assistervi Kuro quando poco dopo entrò mamma dicendoci di scendere in cucina per mangiare.
//Skip//
Dopo mangiato andai in bagno a lavarmi i denti per poi ritornare sul letto col telefono in mano come al solito.
Guardai le notizie del giorno e me ne capitò una insolita.
*ragazzo di tredici anni catturato da un villain e salvato..*la notizia si fermò lì, come succedeva spesso per convincere la gente ad aprire gli articoli. Ma ormai ero troppo curiosa per andare oltre come se nulla fosse così aprii la pagina e iniziai a leggere il testo con entusiasmo.
*...salvato da All Might ma prima del suo intervento,fece la sua comparsa un altro ragazzo senza unicità ,della stessa età della persona rapita che, con grande coraggio, intervenne per salvare il ragazzo in trappola* a quel punto continuai la mia lettura a bocca aperta e guardai meglio il ragazzo che era intervenuto e che ora era rappresentato nella foto allegata in fondo alla pagina.
*e questo ragazzo senza unicità avrebbe fatto una cosa del genere? Sorprendente!*pensai io del tutto stupida, ero sempre stata abituata a pensare agli atti eroici compiuti da possessori di quirk potenti ed utili in battaglia, così l'intervento di un senza quirk mi sembrava una cosa veramente incredibile. Io stessa con il mio quirk non penso avrei avuto il coraggio di intervenire.
*eh già  l'ho sentito poco fa al notiziario *disse Todoroki intromettendosi nei miei pensieri e approfittando dello strano evento per attaccare bottone anche quella sera e farmi così compagnia.
*tu lo conosci? Questo ragazzo vive a Tokyo*
Chiesi un po'ingenuamente, infondo io abitavo su una piccola isola sperduta dove gli abitanti non erano così tanti e non era per niente inusuale conoscere di persona, o almeno per sentito dire, quasi tutte le persone che finivano sulle noiosissime notizie locali.
*no,non lo conosco*
Fu infatti la risposta del ragazzo leggermente divertito dalla mia domanda che per lui poteva sembrare quasi assurda, ma io continuai sulla mia strada.
*e quello biondo?*
*nemmeno*
Negó ancora, come era effettivamente prevedibile.
*hmm ,va bene*
Risposi un po' distrattamente per poi tornare a scrollare le notizie e nel mentre a parlare con Todoroki, commentando gli articoli qua e là, dagli interventi dei pro Hero alle cose più assurde che trovassi in rete.
I minuti passarono così come le ore. Con lui il tempo scorreva sempre come se volesse.
A risvegliarmi da tutte quegli avvenimenti che leggevo come una macchinetta sullo schermo del telefono fu Kuro che mi annunciò l'ora di dormire.
"si ora vado "
Gli risposi decisamente controvoglia, ero stanca dopo quel pomeriggio, ma la chiacchierata con il mio amico mi aveva decisamente risvegliata. Tuttavia si era fatto tardi per tutti, non solo per me, così mi decisi e posai il telefono in carica sul comodino affianco a me per poi dare la buonanotte a Todoroki.
//Skip//
Passarono i giorni, tutto sembrava andare come al solito, Kuro studiava, io chiacchieravo con Todoroki, ma presto dovetti anche iniziare a seguire mia nonna e mia madre per imparare al meglio il rituale che avrei dovuto svolgere.
Tuttavia il tempo trascorse abbastanza velocemente ed il festival estivo arrivò finalmente.
Quel giorno il sole splendeva alto nel cielo, il caldo si faceva particolarmente sentire ed io, alla ricerca di un po'di riparo dall'afa estiva, ero seduta alla scrivania a disegnare, stranamente.
Senza quasi accorgermene disegnai il paesaggio che si incombeva davanti a me, quello che tutti i giorni da che ne avevo memoria vedevo praticamente immutato oltre la finestra, ovviamente aggiunsi qualcosa di mio e i miei pensieri. Venne una cosa stranamente decente così lo firmai e mi stiracchiai sulla sedia ad ammirare soddisfatta il mio operato.
Quello che ci fu dopo fu un silenzio bellissimo, rilassante, quasi rigenerante, ma come al solito qualcosa lo dovette rovinare.
A rovinarlo fu un qualcosa che picchiettava ritmicamente e quasi incessantemente contro la finestra davanti a me.
Aprii gli occhi annoiata da quell'elemento di disturbo e quasi li strabuzzai quando vidi un sassolino venire verso di me.
Presa alla sprovvista mi spaventai dimenticandomi che a proteggermi c'era il vetro e sobbalzai sul posto prima di realizzare che ero al sicuro. Dopo di ciò sospirai della mia reazione e mi alzai dalla sedia per aprire la finestra e scoprire finalmente la causa di tutto quello.
A darmi il benvevenuto fu peró un altro sassolino che riuscii a schivare col solo movimento della testa, ringraziando con tutta me stessa di avere dei buoni riflessi.
"ma allora! chi è?!"
urlai per poi guardare in basso e scoprire finalmente chi fosse stato ad avermi quasi presa a sassate.
"Kisame!" urlai sia frustrata per i sassolini che felice per la sua visita.
"ma perché mi tiri i sassolini??"chiesi poi quasi ridendo. Vedere il volto del mio migliore amico mi aveva senz'altro fatto tornare il buon umore.
"faceva scena"disse ridendo e portandosi una mano dietro la nuca leggermente imbarazzato dalla sua trovata "dai vieni ,ci facciamo un giro"
"ora scendo,aspetta"
risposi senza pensarci due volte e corsi poi giù per le scale per dirigermi verso la porta d'ingresso.
"mamma! Io esco!" la avvisai della mia uscita senza neanche aspettare una risposta e chiusi la porta di casa dietro di me dirigendomi verso il mio amico che mi stava aspettando.
"hey come va?" chiese lui abbracciandomi immediatamente, effettivamente era qualche giorno che non ci vedevamo come invece eravamo abituati a fare.
"tutto bene e te ?" risposi ricambiando l'abbraccio di quello che per me era praticamente un secondo fratello. Ed infatti proprio come un fratello riuscì subito ad infilare una domanda imbarazzante.
"bene e col tuo ragazzo?"
"non è il mio ragazzo! Come te lo devo dire?!" risposi io facendomi rossa, ma cercando di nascondere quella reazione involontaria con un tono di voce abbastanza stizzito.
"si si certo. E tuo fratello ,l'esame lo ha fatto?" chiese sempre lui facendo tornare i miei pensieri a Kuro.
"no,lo deve fare domani"
"ah  ok,salutamelo da parte mia"
"va bene".
Esclamai io scuotendo la testa, dovevo sostenerlo e ora dovevo pensare a Kisame! Iniziammo così ad incamminarci per fare un giro lungo la stradina che costeggiava la costa dove spesso ci dirigevamo quando non sapevamo esattamente cosa fare o dove andare.
Dopo tante chiacchiere di qualsiasi argomento possibile ed immaginario arrivammo peró al discorso del festival.
"stasera ci sarà il festival. Sarà tua madre a condurlo?" chiese lui convinto che tutto fosse come sempre. Effettivamente non gli avevo detto nulla.
"no..  Sarò io " dissi guardandolo storto aspettandomi già qualche battuta da parte sua .
"tu??" Come previsto il ragazzo scoppiò a ridere senza neanche pensare a trattenersi "beh una più femminile no?"continuò con sarcasmo e con la voce rotta dalle risate.
"ah-ah"imitai una risata finta per fargli intuire che non era per niente divertente dal mio punto di vista"io questa cosa non volevo farla ma ne vale la reputazione della mia famiglia, quindi devo"
"ok ok quindi vedrò te con gli abiti tradizionali su quel palco questa volta" disse guardando il palco costruito da poco e tornando più serio avendo capito che ero la prima ad essere in imbarazzo per la cosa e non volendo buttarmi ulteriormente giù.
"eh già"
Ammisi io mentre lui fissava ancora la costruzione in legno quasi pensieroso, come se stesse cercando un modo per sostenermi in quella nuova sfida.
"e dire che quando eravamo dei marmocchi andavamo dietro le quinte a dare fastidio a tua madre prima che salisse sul palco e tua nonna ci sgridava sempre"
Se ne uscì improvvisamente lui riesumando quei vecchi ricordi insieme. Ripensandoci scoppiammo a ridere entrambi a quei ricordi nostalgici e andammo verso le bancarelle piene di cibi o cose tradizionali del festival.
Alla fine passammo un bel pomeriggio insieme ingozzandoci di dolci e altre schifezze varie e dimenticandoci anche delle preoccupazioni e degli impegni incombenti, come d'altronde facevamo sempre quando uscivamo insieme.
Osservai il tramonto col mio gelato alla crema in mano che lentamente gocciolava sulla mia mano mentre io mi ero persa ad osservare l'orizzonte.
disperdendomi in quell'arancione intenso che dipingeva il cielo solo grazie a quelle piccole gocce fredde mi ricordai improvvisamente del festival.
"oddio Kisame!"
Urlai facendo prendere un colpo al mio amico.
"cos-"non fece in tempo di finire la frase che gli diedi il gelato in mano lasciandolo di stucco.
"ho il festival!"urlai correndo verso casa.
Attivai poi il mio quirk e mi misi in contatto con mia madre che altrimenti mi avrebbe strozzata con le sue stesse mani sapendo quando ci teneva alle tradizioni.
"ora vengo,scusa il ritardo!" dissi nella mia mente quasi come se la stessi supplicando.
*va bene,sbrigati* rispose lei severa ed io disattivai subito dopo la mia unicità per concentrarmi sulla corsa ed evitarmi la ramanzina imminente.
//skip//
Arrivai a casa e mi catapultai in camera per mettermi il vestito che mia nonna aveva già preparato sul mio letto con tutta la cura di cui era capace
"veloce T/N!"disse Kuro nell'altra stanza mettendomi ancora più ansia mentre cercavo di infilare i vari elementi delle vesti tradizionali che non erano sicuramente facili da indossare come un paio di jeans.
Mi vestii più in fretta possibile, che mi impiegò comunque diversi minuti ed andai in bagno a sistemarmi per quanto possibile nel breve tempo ancora a mia disposizione.
Infine presi un grosso respiro, cercai di calmarmi per quanto possibile e scesi le scale con attenzione per non ribaltarmi proprio in quel momento con le calzature tradizionali.
"eccomi eccomi" dissi io andando verso mia madre che mi aggiustò il gira vita con gli occhi pieni di orgoglio.
"ora sei perfetta"affermò per poi sfoggiare un gran sorriso e trattenere una lacrima, non le sembrava vero che ormai ero io a prendere il suo posto per quell'evento.
"dai vieni T/N"
Ad interrompere quel momento fu mio fratello Kuro ivitandomi a prenderlo a braccetto per farmi infine accompagnare alla piazzetta centrale, fulcro del festival estivo che fa generazioni si teneva lì.
Ero super nervosa e in quel momento avevo bisogno di un conforto. Quasi senza pensarci attivai di nuovo la mia unicità per parlare con Todoroki. Lui mi avrebbe dato quel coraggio di salire sul palco che in quel momento mi mancava.
*hey..*dissi io sempre più nervosa quasi tremante e sicura che lui potesse percepirlo a causa del quirk.
*hey! che succede ?ti sento strana*
Rispose immediatamente lui, leggermente agitato e rispettando le mie aspettative.
*c'è il festival, ricordi?*
Quasi mi ritrovai ad urlare per il nervosismo, probabilmente rischiando di far venire mal di testa al ragazzo.
*oh giusto… L''hai già portato a termine?*
Chiese lui molto comprensivo e senza farmi pesare quel mio tono troppo alto.
*no,ora sto andando.. Devo iniziarlo*
Spiegai agitata ma la risposta di Todoroki ebbe il potere di farmi arrossire anche in quel momento.
*dopo devi mandarmi assolutamente la foto di te negli abiti tradizionali*
*come non potrei*sorrisi leggermente imbarazzata, ma anche in qualche modo grata di quel suo interesse verso i miei confronti.
In quel momento però guardai in avanti e vidi un sacco di gente e sentii vari odori di vari cibi appena preparati e pronti per essere venduti.
Pian piano scese il silenzio e tutti puntarono gli sguardi su di me facendo passare in secondo piano anche quella richiesta del ragazzo.
*che ansia… Mi guardano tutti *
Non riuscii a trattenere neanche volendo il mio stato di agitazione.
*perché sei bellissima,ecco perché. Tranquilla andrà tutto bene*
Sbottò Todoroki facendomi sorridere di nuovo mettendomi stranamente a mio agio.
Dopo quel suo complimento ero finalmente pronta ad affrontare quell'evento, a salire su quel palco e a compiere quel rito tradizionale davanti a tutti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 10, 2021 ⏰

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