T/N'S POV
-introduzione -
Mi chiamo T/N, ho dodici anni e frequento la seconda media.
La mia può sembrare una vita senza pensieri, abito infatti in un paesino dell'unica isola del Giappone dove non solo non ci sono più eroi, ma neanche villain. Quindi la possiamo definire una vita normale.
Sono quindi cresciuta fra le campagne con mia nonna, mia madre, mio padre e mio fratello.
Sono sempre stata una ragazzina solare e gentile con tutti, ma questo non sempre mi ha aiutata.
Trovandoci in un paesino, la maggior parte dei ragazzi di buona famiglia si sente automaticamemte autorizzata a vantarsi fino ad arrivare addirittura a bullizzare. Quelli come me che, meno privilegiati di loro ed a volte più deboli, sono costretti a guadagnarsi umilmente da vivere.In questo ho sempre aiutato i miei genitori rendendomi utile dove potevo, dall'orto di famiglia fino all'allevamento.
Abbiamo sempre lavorato tanto, ma il nostro duro impegno non ha mai smesso di ripagarci.
Le nostre verdure e la nostra carne sono infatti considerate le più buone del paese permettendoci così di guadagnare una discreta somma tutti gli anni.Tornando a parlare di me, ho un quirk abbastanza particolare, si chiama walkie talkie e molto spesso lo usavo per comunicare con i miei amici in qualsiasi momento io volessi, o alla peggio, quando ne avevo abbastanza dei bulli, cercavo di utilizzarlo per tormentarli.
Certe volte funzionava e riuscivo a difendermi da sola, ma non era sempre così.
Fortunatamente le volte in cui non riuscivo a farmi valere, veniva mio fratello maggiore a difendermi. Lo potrei quasi definire una sorta di eroe personale.Si può dire, infatti, che mio fratello sia sempre stato un tipo molto protettivo nei miei confronti.
Ci assomigliamo molto, anche di carattere, ma lui ha sempre avuto qualcosa in più di me, il coraggio.
Inoltre anche il suo quirk, seppur simile al mio sotto certi punti di vista, sembrava più utile in certe circostanze. Attivandolo infatti aveva il potere di controllare le menti spingendo il suo obbiettivo ad agire come decideva lui.
Un'unicitá veramente potente, una vera figata!
Ah quasi dimenticavo, si chiama Kuro.-fine introduzione -
"T/N dai muoviti.. Dobbiamo andare a scuola" Disse mio fratello entrando in camera senza neanche degnarsi di bussare.
"Si.. Ora vengo"
Risposi ancora un po' assonnata per poi alzarmi e andare a prepararmi.
Fortunatamente l'occhio mi cadde sulla sveglia, così feci tutto più in fretta, notando l'ora spaventosamente tarda che lampeggiava sul display.
"Hey, ma dove sei?"
A ricordarmi del mio ritardo si aggiunse anche una particolare voce dentro la mia testa. L'avrei riconosciuta in qualsiasi momento, lui era il mio migliore amico.
"Sto uscendo, aspettami!"
Gli dissi raccogliendo gli ultimi libri nello zainetto prima di correre verso la porta del bagno per sistemarmi prima di uscire.
"Fa presto!"
Cercò di mettermi ulteriore fretta lui, ma finalmente ero quasi pronta.
"Si ok, calma!"*ma vedilo un po*
* che cosa??*
Mi chiese incuriosito non capendo a cosa mi riferissi, ma io mi limitai a sviare il discorso.
* NULLA*
"insomma T/N! Muoviti!"
A tutto questo si aggiunse anche la voce di Kuro pronto a mettermi ancora più pressione.
"finitela di rompere voi due! Datemi un attimo, sto arrivando!"
Urlai per farmi sentire da entrambi riuscendo finalmente a zittirli! Se avessero continuato così sarei riuscita a dimenticarmi pure lo zaino.
Con finalmente un attimo di tranquillità uscii dal bagno, corsi in cucina e presi la fetta di pane con la marmellata che la nonna mi preparò come tutte le mattine.Kuro, già pronto da diversi minuti, mi aspettava davanti alla porta. Con ancora la colazione in bocca, mi precipitai verso di lui e finalmente uscimmo di casa per avviarci verso la scuola.
"devi svegliarti prima"
Mi punzecchió mio fratello che effettivamente aveva ragione, ma dormire fino all'ultimo suono della sveglia era più forte di me.
"Si ok..."
Gli risposi decisamente poco convinta provocandogli anche una mezza risatina.
Stavamo camminando lungo la stradina che scendeva verso il centro quando i miei occhi si persero attirati dal luccichio del mare. Chissà se l'avremmo mai attraversato? A quei pensieri una domanda mi sorse spontanea, così continuai.
"Comunque cosa vuoi fare appena finite le medie?"
Chiesi io a Kuro consapevole che sull'isola non ci fosse una grande scelta.
Ma la sua risposta mi spiazzó completamente.
"Un'idea l'avrei, l'altro giorno ho chiesto anche a mamma e a papà, mi piacerebbe poter andare allo Yuuei"
A quelle parole non riuscii a trattenermi, sgranai gli occhi e gli risposi con un tono decisamente alto e leggermente acuto, come se qualcuno mi avesse appena detto la cosa più incredibile del mondo.
"cosa?! Allo Yuuei? Ma sei impazzito??"
Mio fratello mi guardó divertito dalla mia reazione quasi esagerata.
"e perché?"
Chiese curioso di sapere le mie motivazioni.
"costa un'accidenti quella scuola"
Ma subito mi contraddisse, evidentemente ci aveva pensato seriamente e si era anche già informato.
"non è vero"
Le mie obiezioni però non finirono lì, quella scuola oltre che la più prestigiosa del Giappone era anche parecchio distante.
"Dove andrai a vivere? A Tokyo?"
"hanno costruito dei dormitori allo Yuuei e sono gratis"
Le aveva pensate veramente tutte ed io non sapevo più cosa ribattere così continuai nell'unico modo che mi veniva in mente.
"tu sei impazzito"
"e smettila di ripeterlo"
Dalle sue risposte sembrava veramente convinto.
Sospirai guardandolo. Forse la verità era che fino a quel momento non avevo mai pensato di potermi separare da mio fratello in quel modo.
"cosa ti hanno risposto mamma e papà?" chiesi rassegnata all'idea che ormai lui avesse deciso.
"hanno detto che ci penseranno"
Sembrava speranzoso allungando anche lui lo sguardo verso l'orizzonte come avevo fatto poco prima io, ma io cercai di riportarlo con i piedi per terra.
"il tempo degli esami è vicino, devono pensarci sù subito e tu dovresti pensare anche ad un piano b"
"si lo so"
Rispose lui senza però perdere la speranza. Era fatto così, quando si metteva in testa un obbiettivo ci credeva fino in fondo ed io l'avevo sempre ammirato per questo.
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Distanza - Shouto Todoroki x Reader
FanfictionCon il mio quirk sono sempre riuscita a tenermi in contatto con tutti i miei amici anche se stavano lontani. Una volta però provai ad usarlo con un ragazzo che vidi su un articolo online e che stava per frequentare il liceo per eroi più famoso del G...