-real life-

672 34 4
                                    

SAMANTHA

Dopo sei mesi, in cui non ho fatto altro che scrivere testi e piangere per lui, sono tornata a Los Angeles per poter finalmente realizzare il mio sogno ed iniziare il primo tour, dopo aver registrato il secondo album.

Addison è venuta a prendermi e, adesso, stiamo andando alla sway, a salutare tutti; Noah mi ha detto che c'è anche lui e francamente mi manca, vorrei che le cose tornassero come erano prima, a noi due che ci guardiamo e scoppiamo a ridere dal nulla, a noi due che facciamo la lotta con i cuscini e finiamo per baciarci, a noi due che un secondo ci odiamo e quello dopo ci amiamo, a noi due che andiamo avanti nonostante tutto. Sarà emozionante anche vedere tutti gli altri, perchè, nonostante io li abbia sentiti continuamente, mi sono mancati e non vedo l'ora di poter abbracciare Kio o di cantare canzoni stupide con Jaden e Josh, di fare cazzate con Bryce, di andare al mare con Indiana e di fare shopping con Mia e Kouvr.

Scesa dalla macchina, mi accorgo che non vivono più dove stavano sei mesi fa, ma in una villa molto più grande, tutta bianca, che sembra appena uscita dalle riprese di un film hollywoodiano. Sono ormai abituata alle piccole case in Texas che solo a vedere questa rimango sorpresa, tanto da incantarmi fin quando Addison esclama: "Sam dai sbrigati che i ragazzi non vedono l'ora di vederti!" e allora inizio a correre verso quella gigantesca casa, circondata da un giardino altrettanto grande, arrivata dentro vedo Kio e gli salto in braccio, abbracciandolo come non facevo da mesi. Lui mi guarda incredulo, quasi veramente non pensava che fossi lì, e poi mi stringe a sè ancora di più. Nel frattempo sento dei passi che si avvicinano e il click di una fotocamera, quindi mi volto e vedo il piccolo di casa, Josh, che mi guarda con le lacrime agli occhi, e dietro di lui Bryce e Jaden, che hanno dei sorrisi che scalderebbero anche il Polo Nord; allora il solito Bryce urla: "ABBRACCIO DI GRUPPO" e tutti si fiondano su di me, quasi soffocandomi, ma non mi importa, sono felicissima di rivederli.

L'abbraccio dura per molto, parecchi minuti, finchè qualcuno, scende le scale ed urla:" La smettete di fare tutto sto casino!!!" e quando alzo gli occhi lo vedo: si è palesemente appena svegliato, i suoi capelli sono scarmigliati, ha le occhiaie abbastanza scure , segno del suo dormire poco e una faccia incazzata, probabilmente con me, ma è comunque bellissimo, è bello di quelle bellezze che le vedi da lontano, bello in tutto, nei suoi pregi e nei suoi difetti. Ad un certo punto punta i suoi occhi azzurro cielo nei miei e in questi in pochi secondi passano emozioni contrastanti: dalla rabbia allo sgomento alla confusione al dolore, e poi a qualcosa che non riesco a decifrare. Ci guardiamo, fino a che lui non si volta e corre in camera, ed è in quel momento che ogni mia speranza di perdono crolla, insieme ad un'intera parte di me, quella legata a lui.

BLAKE

È bastato solo un secondo, un fottuto secondo, per farmi scoppiare del tutto, per farmi perdere completamente la ragione, per farmi diventare le gambe di gelatina, per farmi dimenticare come si respira, perchè lei mi fa quest'effetto perchè, seppure mi costringa a non pensarla, lei è lì che aspetta il momento giusto per saltare fuori.

Appena sveglio sono andato di sotto, e non l'avessi mai fatto, lei stava lì, circondata da quattro ragazzi che la abbracciavano e la sollevavano come fosse la cosa più bella della loro vita. Non so se è così per loro, ma per me è, o almeno era, così, difatti fin da quando stavamo in Texas è stata la mia ancora, era lì quando mia madre se n'è andata, era lì quando tutti mi avevano abbandonato ed era lì quando mi sono rialzato, quando, una volta essere diventato chi sono l'ho mollata. Lei era sempre lì, non se n'è mai andata, nonostante la ferissi, nonostante facessi di tutto per allontanarla, probabilmente l'ho uccisa dentro più di una volta eppure non si è mai abbattuta, è rimasta sempre, lei.
Non mi sono reso conto di averla amata fino a che non mi ha lasciato, e ha fatto bene, l'ha fatta finire perchè ero uno stronzo, perchè non facevo altro che farle del male, ma poi è tornata ed io non c'ho capito più niente. Poi è successo tutto di nuovo, e adesso lei è qui, con il suo vestitino rosa, perfetta e semplice come sempre, che mi aspetta di sotto, ma io non posso scendere, il dolore è troppo e non ce la faccio.

Mentre rifletto su tutto ciò che è successo, sento qualcuno bussare alla porta e, pensando che sia Bryce, o Noah che è tornato, apro. Quello che mi trovo davanti però non è un coglione muscoloso, bensì una ragazza, bassa, mora e con gli occhi color nocciola, quegli occhi che solo a guardarli ti ci perdi. "Bryce mi ha costretto a venire qui" dice subito Sam e aggiunge "io non volevo, so che quando sei arrabbiato vuoi stare solo, ma dobbiamo parlare" mi conosce proprio bene, wow, penso mentre la faccio entrare. Si siede su una sedia e comincia a parlare "Senti Blake, so che probabilmente mi odi, mi hai dimenticata e non vuoi più vedermi, però ti prego ascoltami... in questi mesi non ho fatto altro che pensarti, raccontare di te a chiunque e scrivere testi su di te, oltretutto mai cantati. Detto questo posso dirti che io non ho fatto la bella vita, non mi sono ripresa in questi mesi, e non credo lo farò mai, quindi ti prego, perdonami e degnami almeno della tua parola, visto che da quando sono qui non ne hai spiccicata nemmeno una. Io sono sempre qui, sempre la stessa" e adesso, ogni parte di me, vorrebbe baciarla, ma mi trattengo, e, facendo lo stronzo, cosa a cui sono meglio abituato le dico: "Esci da questa stanza, e se puoi non tornare più". Sam mi guarda per pochi secondi, poi si volta e con le mani sul volto corre giù per le scale. So di averla ferita tanto, ma spero che si arrenderà dopo questa e che troverà qualcuno migliore di me.

SPAZIO AUTRICEEE
ei ragaaa, secondo capitolo di oggi. Questa è una cosa nuova, è la prima volta che faccio una cosa del genere, quindi non so se vi piacerà, però volevo provarci, vi amo anyway
-gio

𝐒𝐈𝐍𝐆𝐈𝐍𝐆 𝐈𝐍 𝐓𝐇𝐄 𝐑𝐀𝐈𝐍; 𝐛𝐥𝐚𝐤𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora