-real life-

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18/06/2021

SAM

Ahhhh sono in eterno ritardo. Cazzo. "Dove sta il vestito!" Esclamo in preda al panico.

"Samantha stai zitta, sto cercando di vedere The Vampire Diaries" mi urla Lara dall'altra stanza, intenta in una delle sue maratone di serie tv.

"Oh eccolo finalmente!" Dico tirando un sospiro di sollievo, quando il vestito nero di seta ricompare sotto a una miriade di vestiti. È un vestito che non metto mai, ma stasera qualcosa mi ha spinto a farlo, come se dovesse accadere proprio oggi una cosa importante che non so.

"Aisha mi presti i tuoi tacchi?" "Prendili dai!" La mia amica mi concede questa grazia, poiché io non ho tacchi "normali".

Le décolleté nere fanno sempre il loro effetto, e per stasera sono veramente perfette: uscirò a cena, dopo tantissimo tempo.

Sono pronta per uscire, infilo il chiodo di pelle e sto per aprire la porta quando ricevo una chiamata da Blake.

Mi starà avvisando che è arrivato.

Rispondo e, faccio per dirgli che sto scendendo, ma sento una voce a me sconosciuta. "Pronto, sono del 911, il ragazzo è stato coinvolto in un incidente. Lo stiamo portando in ospedale. Era tra i numeri d'emergenza del suo cellulare."

Non riesco a parlare, sono ferma sulla soglia, completamente pietrificata. Pronuncio solo "Quale ospedale?" "Il Los Angeles Hospital" e poi attacco.

"Sam che succede, tutto bene?" Ma non riesco a rispondere, mi accascio appoggiando la mia schiena alla porta.

"Samantha, perché piangi?" "Cazzo rispondi? "Sam, ci sei?" "Samatha" " Aisha vieni cazzo!" ma sento solo delle voci lontane, e sprofondo nell'oblio più totale.

LARA

"Samantha che succede, tutto bene?" Le urlo quando sento che richiude la porta. Non risponde. Sono preoccupata. Ho un brutto presentimento. Decido di andare a controllare cosa accade.

Non lo avessi mai fatto: sam è accasciata davanti alla porta, piangendo. Non ho idea di cosa succeda, non parla, sembra come in trance. "Aisha vieni cazzo".

Non faccio in tempo a finire la frase che Aisha torna di qua e mi dice "Blake è in ospedale, mi ha chiamato Noah".

E boom, colpo al cuore. Uno dei ragazzi con cui sono cresciuta, che considero come un fratello, forse sta rischiando la vita per un coglione ubriaco.

"Dai corri andiamo in ospedale!" Dico ad Aisha, che in risposta riesce a riportare Sam alla realtà per dirle che dobbiamo andare in ospedale.

Meno di dieci minuti dopo siamo tutte e tre in ospedale. Io in pigiama, Samantha vestita come se dovesse andare ad una sfilata e Aisha con la piega fatta solo per metà. Insieme a noi ci sono i genitori di Blake, suo fratello, che è stato il primo ad arrivare, e tutti i ragazzi.

Attendiamo con ansia, ed anche angoscia, quello che il medico di Blake... tutti tranne Sam, che è rientrata in quel suo stato di trance. Lo stesso in cui stette quando suo padre morì di cancro.

Devo impedirglielo.

Devo impedirle di ripiombare definitivamente in quel baratro. Finisce sempre per rovinarsi.

Ho chiamato Luke, mi ha chiesto come stavano tutti, su sua sorella non le ho mentito, dunque mi ha chiesto di passargliela. Non gli ha parlato, lo guardava, ma era come se non lo vedesse.

Esce il dottore. "I parenti?", tutti si fanno subito avanti per sapere come sta. "Allora il ragazzo ha qualche osso fratturato, e un trauma cranico." "Niente di troppo grave, ma deve rimanere qui per un po'." "A proposito, è sveglio e chiede di vedere una certa Sam".

𝐒𝐈𝐍𝐆𝐈𝐍𝐆 𝐈𝐍 𝐓𝐇𝐄 𝐑𝐀𝐈𝐍; 𝐛𝐥𝐚𝐤𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora