Capitolo 1 - A scuola

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Suonò la sveglia: 07:00. Mi alzai, presi il telefono e mi diressi in bagno per lavarmi i denti. Poi andai in cucina e mi versai una ciotola di cereali, mia madre entrò e mi urlò:-Basta con quei cereali super zuccherati, ogni mattina! Non comprarli più quando vai a fare la spesa, sono delle caramelle che mischi al latte! Che porcheria!- Io risposi con un'alzata di spalle e poi dissi:-Non ti sei svegliata di buon umore, a quanto pare, e se non ti vanno bene, magari vai tu a fare la spesa! Fra l'altro si chiamano "Happy Cereals", quindi ne dovresti prendere due ciotole intere al giorno!- Lei sbuffò e poi uscì dalla cucina, incavolata nera, incolpandomi del suo cattivo umore. Litighiamo per un nulla da molto tempo ormai, non ci faccio più caso. Andai in camera a scegliere i vestiti, ma non avevo voglia di fare abbinamenti complicati, quindi presi i primi jeans che trovai, una maglietta bianca con una scritta rossa (Girl Power!) e un maglioncino grigio che mi aveva regalato mia sorella per il compleanno di 16 anni. Dopo essermi vestita mi misi le scarpe e il giubbotto, infine uscii, niente di nuovo. Come tutti i giorni Noah era lì ad aspettarmi, coi suoi capelli neri e ricci, i suoi occhiali fiammanti tendenti a migliorare la vista dei suoi lucenti occhi verdi e marroni. Entrai in macchina e mi diede un bacio sulla guancia, io gli ricambiai il favore. -Buongiorno!- , disse lui, porgendomi una busta di carta di "Smile Smoothie". -No! Ho già fatto colazione, ed è anche la mia pasta preferita!- , dissi io allora. Lui mi rispose:-Devi solo mangiarla e stare zitta- Poi mi fece l'occhiolino, io, convinta, la morsi con gusto. -Che voto hai preso a Inglese ieri?- Mi fece lui. -Non mi ricordo, forse B, ma non sono sicura- , risposi. Allora Noah urlò:-Ma davvero? Io ho preso D-!- -Eh... Noah, Noah, Noah. Non tutti sono perfetti come la sottoscritta- Noah rise, poi rispose scherzoso:-Che secchiona!- Io mi finsi offesa e gli diedi di spalle, poi tornai rivolta a lui e diedi un altro morso alla mia treccia al cioccolato. -Andiamo, secchiona?- Mi disse, io poi gli diedi come risposta:-Sì, ma per avermi bullizzata mi porterai la treccia al cioccolato anche domani!-.
Arrivammo a scuola, la Philadelphia Wolf High School. Scendemmo dalla macchina e entrammo. -Ciao, Cinthya! Ci vediamo all'ora di matematica!- Mi disse Noah, un secondo dopo risposi:-Sempre che non ci fanno fuori prima!- Andai all'armadietto, presi il libro e il quaderno di Scienze e mi avviai nel corridoio principale verso l'aula.
-Buongiorno ragazzi!- Ci disse la Johnson, con la sua voce squillante, noi prendemmo posto. -Prendete pagina 143, ricordate inoltre che questi argomenti saranno importanti quanto tutte le vostre stesse vite nell'esame finale!- Attaccò uno dei suoi chilometrici discorsi sugli esami, anche se, in realtà, mancava ancora un anno. Poi, dopo 20 minuti, la professoressa ci portò l'occorrente per iniziare l'esperimento. Kevin era seduto davanti a me e vidi che mi stava passando un biglietto:
Perché quando sarete adulti vi servirà molto saper dissezionare una rana. Dovrete portarvi le pinze e una rana morta dietro, cosicché quando andrete, per esempio, a fare la spesa vi fermerete in cassa e la dissezionerete per dimostrare la vostra bravura.
Mi misi a ridere, provando a non farmi notare dalla Johnson, poi guardai Kevin, che finse in silenzio di essere, prima un cassiere che diceva il conto al cliente e poi il cliente che fermava il cassiere per dissezionare la rana, infine il cassiere che applaudiva ammirato; io risi di nuovo cercando di mascherare la mia risata con le imprecazioni che lanciava il mio compagno di laboratorio, Bill, mentre provava ad aprire la pancia alla nostra rana, disgustato. Ma la Johnson si accorse dei miei falliti tentativi di mascherare la risata e mi urlò:-Ti stai divertendo, Eyeword?- -Scusi professoressa, ecco... mi è entrata qualcosa nel... naso...- Dissi, provando a farmi perdonare. -Ah sì? Ti conviene pensare a quello che dici! E ora stai zitta!- Io abbassai la testa sulla mia rana mentre Kevin fingeva che qualcosa gli entrasse nel naso. Stavo per esplodere trattenendo la risata, la Johnson mi fulminò con lo sguardo e Kevin si concentrò finalmente sul metodo corretto per maneggiare delicatamente le pinze quando si esaminano gli organi fragili di una rana.
Il resto della lezione proseguì molto lentamente: continuai il mio compito con Bill (a cui però a un certo punto venne la nausea, costringendolo a uscire dall'aula schifato), Kevin stette al suo posto, a parte quando la Johnson fece un'espressione stranissima e buffa contemporaneamente, allora credo che non potesse resistere alla tentazione di imitarla, facendomi di nuovo quasi scoppiare a ridere (sta volta riuscii meglio a contenermi), per finire la professoressa ci disse di riassumere le 10 pagine che spiegavano com'era l'interno dell'anfibio a cui avevamo appena smontato il corpo, poi , finalmente, suonò la campana della seconda ora e ci dirigemmo verso gli armadietti a prepararci per l'ora successiva. -Idiota!- , gridai scherzosamente a Kevin mentre uscivamo dalla classe, -Se ti metti di nuovo a fare il mimo facendomi soffocare dalle risate contenute davanti alla Johnson, la prossima volta non dissezionerete delle delle rane, ma dissezionerete me!- Lui mi fece un inchino e disse con sarcasmo:-Non c'è di che!- - Ma che bastardo!- Risi io. Mi fece l'occhiolino, sfortunatamente proprio in quel momento passò Noah: Noah e Kevin si odiano. -Ciao, Smith- Disse Noah. -Ciao, Cooper- Rispose Kevin. Ci fu un momento di silenzio, il mio ragazzo e il mio migliore amico si lanciavano sguardi di sfida, cercai di farci uscire da quella situazione imbarazzante:-Noah, senti, mancano...- (Guardai l'orologio) -... due minuti al suono della campana per l'ora di Matematica... tu hai fisica, giusto Kevin?- -Sì... quindi... dobbiamo andare...- Mi rispose freddo. -Allora... ci vediamo, Smith- Salutò, Noah, come fingendo che fossero grandi amici, so che lo faceva per me. -Ci vediamo, Cooper- Io e Noah ci avviammo verso il corridoio a destra e Kevin proseguì in quello a sinistra. -Così, Smith è un tipo comico?- Mi fece Noah. -Ecco, sì... ma anche tu sei... oh... lasciamo stare, siete tutti e due orgogliosi, tremendi, ma cosa te ne frega se Kevin è divertente?- Risposi prontamente io. -Niente, solo per sapere... per... per sapere...- Insistette lui. -Ahh... certo: per sapere, come no... ascolta, basta ora, siete proprio terribili...- Suonò la campana e io pensai "NOBEL PER IL MIGLIOR TEMPISMO ALLA BIDELLA CHE HA FATTO SUONARE LA CAMPANA". -Bene, andiamo?- Dissi. -Sì, andiamo- Rispose.

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