Capitolo 12.

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Ho passato tutta la notte a piangere e sta mattina ho un aspetto orrendo.
Scendo in cucina sperando di non vedere nessuno.
L'unico che incontro è James. <fantastico!>
Si volta verso di me e dal suo sguardo capisco che non è arrabbiato ma preoccupato.
James《che cos'è successo l'altra sera?》
Io scoppio di nuovo in lacrime.
《James mi dispiace veramente tanto, non so cosa mi sia successo, i-io ti chiedo scusa, s-sul serio perdonami.》
Lui si avvicina e mi abbraccia.
《Ho solo un bernoccolo in testa e qualche livido in giro per il corpo ma sto bene. Però vorrei sapere quello che è successo.》
Faccio un respiro profondo e decido di dirgli la verità.
《James c'è una cosa che devo dirti, ma tu mi devi promettere che non cambierà nulla.》
《Ehm...non vedo perché, lo sai che ti amo e che questo non cambierà.》
《Ti prego promettilo.》
《Si promesso.》
《Io so che mi è successo, ed è una cosa orribile che però sapevo sarebbe successa. Vedi, ti ricordi quando ho parlato dei miei genitori. Ecco la verità è che io so chi sono.
O meglio so chi è mio padre. Ed è colpa sua se ho questi "attacchi d'ira".
Vedi, mio padre è Voldemort.》
Sembra svenire ma poi la prende sul ridere. 《tu mi stai dicendo che il signore oscuro, Lord Voldemort, uno dei maghi più grandi di tutti i tempi, nonché sconfitto dal grande Harry Potter, è tuo padre?! Sul serio? I-io non ho parole, insomma si ok è scinvolgente ma tu sei finita in tassorosso e ormai lui è morto perciò direi che questa cosa non ci riguarda.》
Poi diventa serio.
《I problemi sono altri. Possiamo partire dal fatto che ci conosciamo dal primo giorno e tu non me lo hai mai detto, oppure dal fatto che hai questi scatti. Tipo al ballo, Albus ha detto di aver visto la stessa scena di ieri sera. Come mai?》
《Scusa se non te l'ho detto ma è difficile anche per me, tu credi che sia facile sedere allo stesso tavolo di Harry Potter, dopo tutto quello che mio padre gli ha fatto, credi che sia facile scambiare anche solo qualche parola con tuoi zii dopo quello che la guerra magica, non per dire, ma creata da mio padre, gli ha portato via. Credi che sia facile stare con te, o con tutti voi, sapendo che se fosse vissuto di più mi avrebbe insegnato a odiarvi. Mi dispiace davvero per quei momenti dove non sono più io, ma in qualche modo è lui che prende il controllo.》
James《Come una specie di Horcrux?》
《Bhe si ma ho solo il suo sangue e il suo DNA, la sua anima è bella che andata.》
《Ah, ehm quindi come facciamo a controllare questa cosa?》
《Non devo arrabbiarmi. Questo per ora è l'unico modo credo.》

James pov

Mi rivengono in mente i primi momenti.
Il cappello parlante durante lo smistamento, la strana reazione al mio nome sull'Hogwarts Express, tutte le volte che io e Albus discutavamo sull'eroiche leggende di papà e degli zii che lei cercava di sviare.
Ora è chiaro. Sono arrabbiato con lei per non avermelo detto ma la amo e la capisco. Certo fino a ieri sera l'avrei schiantata come lei ha fatto con me, ma ringrezio Godric di non averlo fatto.
Se dovessero venirlo a sapere i miei non so cosa succederebbe.
《Ok ora è il caso di tenerlo per noi, nemmeno i miei cugini lo devono sapere.》
《Si ok va bene, ma tu sei arrabbiato con me?》
Mi guarda e io sprofondo nei suoi occhi per un attimo. Cedo.
《No non sono arrabbiato, o meglio un po' si ma solo perché credevo mi dicessi tutto, ma dal momento che capisco quello che stai passando, sono con te.》
《Grazie James, ti prometto che non avrò più segreti con te. Bhe in realtà questo era l'unico che avevo.》 Ride, un po' imbarazzata ma felice.
Si avvicina e mi stringe forte mentre io sprofondo tra i suoi capelli.
Se questo è veramente l'unico segreto che aveva posso dire che ora è mia, posso dire di conoscerla sul serio. Sono al settimo cielo.
La guardo e la bacio. Percepisco tutto il suo dolore, quel dolore che sta condividendo con me.
《Ora non sei più da sola, sono con te.》 Si mette sulle punte e ci baciamo ancora fino a quando non veniamo interrotti da Albus che squadra male Darcy e torna da dove è venuto.

La figlia del signore oscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora