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Il corpo di Ares mi schiaccia contro il muro, afferra le mie gambe e mi solleva da terra facendomele legare attorno al suo bacino mentre continua a baciarmi il collo. Ansima contro il mio collo mentre tiro appena i suoi capelli. Le sue mani sono ovunque, la mia fiamma arde come non ha mai fatto prima.
Le sue labbra continuano a baciare il mio collo, bacio dopo bacio, sale fino all'orecchio.
"Non ho mai desiderato altro" sussurra.

"Lilith!" Urla qualcuno "insomma mi stai a sentire?"
Scuoto la testa accorgendomi che era solo un sogno e mi concentro sulla persona davanti a me. Wendy è seduta al tavolino del bar dove siamo venute a prendere una cioccolata calda.
Zeus ha detto che sistemerà lui questo casino, dopo aver parlato con il figlio da soli in camera, sono andati entrambi sull'Olimpo, quindi sono uscita con Wendy.
"Dicevi?" Le chiedo sistemandomi sulla sedia.
"Dicevo" sospira "secondo te Dante ce l'ha con me?"
"Wendy! Ma come te ne esci! Ovvio che no, poi parlaci così te ne rendi conto" alzo le spalle.
"Non sei d'aiuto, neanche un po'" esclama lei spazientita.
"Wendy cosa dovrei dirti? E poi ora ho altri pensieri per la mia testa e non ho abbastanza lucidità per starti a sentire" quasi urlo.
Ed è vero, perché dopo le parole di Ade, i sentimenti verso Ares, tutta questa situazione mi sta dando alla testa.
Wendy ora è con la testa rivolta verso il basso, offesa.
"Scusami" sussurro "sono solo stanca"
"Lo so, ma io non intendevo darti fastidio"
"Avanti Wendy cosa dici!"
Il mio sangue bolle.
"Lui è qui" vado in panico.
"Ade?" Domanda lei impaurita. Annuisco solo.
"Come facciamo? Ares dov'è?"
"Sull'Olimpo, con Zeus" mi nascondo sotto il tavolo cercando di trattenere l'attacco di panico.
"Chiamo Dante" lei si agita, compone il numero di Dante, ma sono troppo concentrata sul mio respiro veloce per cercare di capire la loro conversazione.
"Lo senti ancora?" Mi domanda Wendy.
"Sì, si sta avvicinando"
"Lilith" due mani afferrano le mie spalle, mi faccio rigida, ma quando mi accorgo della mia fiamma mi rilasso completamente contro il petto di quella persona.
"Ehi, va tutto bene?" Mi domanda abbracciandomi appena. Il mio respiro è veloce, ho quasi paura ad aprire gli occhi.
"No" sussurro solo.
"Che succede?" Mi domanda ancora.
"Ade è qui" sussurro appena.
"Merda" Ares si alza dal pavimento e mi porta con lui.
"Vieni Wendy" la richiama. Usciamo dal retro e saliamo nella sua macchina. Io mi torturo le mani.
Arriviamo a casa, cerco di calmarmi.
"Devi venire con me sull'Olimpo" mi informa Ares.
"Ne sei sicuro?" Domando a mia volta.
"Zeus preferisce parlarti lì" annuisce lui "Wendy ci vediamo dopo" afferra la mia mano e schiocca le dita.
Siamo sull'Olimpo, nell'immensa sala del trono.
È tutto così bianco e candido.
"Lilith" Zeus si alza dal trono e viene verso di me.
"Zeus" sorrido appena.
"Come ti senti?" Mi domanda lui.
"Con la costante ansia di trovarmi il mio Re alle spalle" alzo le spalle "ma tutto bene, grazie"
"Lilith io penso sia meglio se per qualche giorno tu rimanga qui con noi"
"No! Posso stare sulla terra, ci sarà sempre Ares con me" mi volto a guardarlo, ha un'espressione stanca.
"Sai come funziona, se l'ira di Ares cresce, sulla terra ci saranno altre guerre, Ares al momento non puó stare sulla terra"
"Ma..."
"Niente ma, so come stai quando lui non c'è e so quanto vai in panico" mi blocca "quindi Lilith per qualche giorno vivrai qui"
"Zeus io..."
"Ho deciso" schiocca le sue dita, ci troviamo nella camera da letto dove dormo con Ares.
"Prendi solo qualche cambio" Ares si siede sul letto.
"Ah beh è vero, secondo te che tempo fa sull'Olimpo? Me lo domando sempre, meglio pantaloncini o pantaloni lunghi?" Gli domando ironicamente.
"Lilith" sospira lui "non fare così"
Afferro uno zaino e all'interno infilo dei jeans e delle magliette.
"Andiamo" lo guardo e se il mio sguardo potesse uccidere a quest'ora sarebbe cenere.
Lui sospira poi afferra la mia mano.
"Andiamo" alza gli occhi al cielo mentre schiocca le dita.
"Pensi sia sicuro?" Domando sedendomi sul letto nella sua stanza.
"Lilith non ti accadrà nulla" afferra il mio viso tra le mani ed asciuga le lacrime con i pollici.
"Finchè io saró con te, andrà tutto bene" annuisce appena "e non ti lasceró mai" bacia la mia fronte.
"Non ti lasceremo sola, Lilith" Ermes appare accanto a me.
"Grazie" sussurro solo, lo stringo a me.
Ares bacia la mia testa tra i capelli, poi si sdraia sul letto.
"Io ho sonno" mette le mani sotto la testa.
"Vi lascio dormire" Ermes esce dalla stanza.
Mi sdraio accanto ad Ares, lascio la mia mano sulla sua pancia e la testa sul suo petto.
"Sei la miglior cosa che mi potesse capitare" sussurra lui, la sua mano si intreccia con la mia.
Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dal suo respiro.

Anche tu, Ares, sei la miglior cosa che mi potesse capitare.
Ogni singolo giorno ci penso, ogni volta che ti vedo arrivare ed ogni volta che penso che sei lì per me, che potevi continuare a scatenare guerre per il solo piacimento di farlo, ma questa volta non sarà così.
Quando mi sorridi e ti appagliono quelle piccole fossette, quando stringi i pugni e quando la mia fiamma brucia come la tua, quando i nostri corpi entrano a contatto, quando passi la tua mano sulla mia pelle e quando, come in questo momento, vorrei lasciare le mie labbra sulle tue, in un'immensa danza silenziosa.

Ma questa volta nessuno puó fermarmi, nessuno tranne una chioma bionda che entra nella stanza.

•••

Ciao ragazzi ⚡️
Come sta andando?
È da un po' che non parliamo, scusate l'assenza ❤️

Spero il capitolo vi piaccia, se vi va raccontatemi qualcosa, anche in privato.
Avete visto il nuovo film su netflix? Finalmente qualcuno parla di Ares ❤️

ARES - quando il Dio della guerra si innamoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora