Capitolo: 2

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Sto andando verso il campo aperto in sabbia più grande, chiedo PERMESSO ad alta voce e il mio istruttore mi dice di entrare. Entro e subito sistemo la sella per poi issarmici sopra. Prendo subito le redini e sprono il cavallo al passo. Passati 5 minuti circa levo la coperta e inizio a trottare ad entrambe le mani. Diamante non mi piaceva per niente come lavorava, aveva l'incollatura rigida, faceva fatica a flettere il collo e sopratutto aveva un ritmo irregolare e lentissimo. Al galoppo ancora peggio, sotto cadenza nonostante le innumerevoli pressioni con lo sperone e i colpetti sul collo e groppa con il frustino. Mi stufai praticamente subito era una delusione quel cavallo, per un attimo pensavo di aver trovato quello giusto e invece mi sbagliavo. Facciamo gli esercizi con le barriere e mi vergogno di me stessa e di quel cavallo, al primo passaggio abbassa la testa fermandosi al trotto per guardare la barriera al secondo passaggio rifiuta. Il mio istruttore allora decide di finirla lì per quel giorno. Così scendo e sistemo tutto, torno in scuderia e metto a posto il cavallo e la mia attrezzatura dopodiché torno a casa delusa della giornata.
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È mattina...di nuovo! Odio svegliarmi presto per andare a scuola, ma lo devo fare!
-5 ore dopo-
Esco di scuola e vado da mia nonna a mangiare, tutto buonissimo come sempre.
Finalmente arriva l'ora di tornare al maneggio. Mi vesto e scendo di casa. Appena arrivata controllo la lavagna e oggi avrei dovuto riprovare Diamante e avevamo addirittura lezione di salto! Il mio istruttore appunta al lato del mio nome <<viola ieri sei stata abbastanza brava, secondo me diamante potrebbe essere quello giusto oggi ci riproviamo e facciamo qualche saltino>> sospiro. Non mi andava di riprovare quel cavallo! Mi rassegno e faccio la mia solita routine arrivando di nuovo in campo come il giorno precedente. Salgo e inizio a scaldarlo. Oggi andava leggermente meglio ma di poco. Iniziamo lavoro sulle barriere e il mio istruttore mi spiega un metodo per migliorare con lui visto che ha a che fare con quel cavallo da più di 3 anni. In effetti va molto bene. Federico, l'istruttore va verso il centro del campo e monta una croce piccola in diagonale da mano destra. Io sprono diamante al galoppo e sinceramente sul salto mi stupisce. Sembra quasi di volare di essersi staccati da terra per un tempo indefinito ma che sempre in eternità. Un salto così leggero, delicato che come suono faceva solo lo scricchiolio dei granelli di sabbia più secchi che portava con se diamante sotto gli Zoccoli. Atterriamo e ritorno sulla terra ferma. Federico alza sempre di più fino ad arrivare ad in verticalino da 80 cm. Dentro di me sento che quello è quello giusto e che con un po' di lavoro si riuscirà a rispolverare un grande campione. Ma non saprei, a me serve un cavallo pronto subito per andare in gara!

Scendo da cavallo e vado a sistemarlo nel suo box. Gli metto il grasso sugli zoccoli e metto via tutte le mie cose. Dopodiché torno a casa.
Sarei tornata a cavallo tre giorni dopo e avrei dovuto decidere che cavallo volevo prendere. CHE DECISIONE DIFFICILE! Non mi sentivo pronta con nessun cavallo.

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Ed eccoli tanto atteso secondo capitolo.
CHISSÀ CHE CAVALLO SCEGLIERÀ VIOLA?
FARÀ UNA PAZZIA OPPURE ANDRÀ SUL SICURO?

L'intrigante storia di Viola Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora