A Michele dispiace far preoccupare Gianluca, ma non riesce a fare a meno di essere eccitato all'idea di compiere un'azione da adulto. Magari questa sera perderà la verginità, che sente come un peso, piuttosto che una virtù.

Non sa cosa aspettarsi di preciso e l'incognita contribuisce ad aumentare l'eccitazione; tanto da ritrovarsi a correre verso la perdizione, incapace di frenare la smania.

Abbandona la via principale, quella dove si affacciano i pochi punti vendita del paese, e costeggia la strada provinciale, diretto verso la zona industriale. Lì, fra i vari capannoni dei caseifici, ce n'è uno dismesso che è stato trasformato in un locale. All'inizio doveva essere un ritrovo di grido, ma non ci ha messo molto tempo a diventare un posto malfamato, forse a causa della posizione isolata.

Malgrado Michele abbia smesso di correre, ha comunque percorso la strada a passo sostenuto, tanto da arrivare fuori dal Fashion prima del previsto. Si sofferma a osservare la scritta al neon sopra all'imponente ingresso metallico, prima di gettare a terra il mozzicone di sigaretta.

Sono tante le macchine parcheggiate lì intorno, alla rinfusa, sulle isolette spartitraffico. Sembrano coccodrilli sui tronchi di un fiume lercio. Le targhe sono quasi tutte di altre città, persino di altre province. Un ritrovo variegato, perfetto per nuovi incontri.

L'eccitazione lo pervade, tanto da non permettere ai ripensamenti di rovinare il momento, e si dirige verso il buttafuori con aria spavalda. L'uomo robusto lo squadra da capo a piedi, studiando il documento che gli porge, di sicuro indeciso se credere o meno che il ragazzino che ha davanti sia maggiorenne. Michele maledice il caschetto castano: il taglio di capelli lo fa sembrare ancora più giovane, nonostante gli doni parecchio. Alla fine, l'uomo si fa da parte e gli permette di varcare la tanto agognata soglia della perdizione.

Una volta dentro, gli occhi ci mettono un po' ad abituarsi alla mancanza di luce. C'è un buio quasi totale, forse per nascondere lo squallore e offrire più occasioni di intimità.

La visibilità non migliora anche dopo la zona della cassa. Solo la pista sembra un concentrato di luci che lo attira.

Al passaggio, dietro i divanetti, intravede movimenti sospetti di corpi sovrapposti, mentre la musica stridente copre i probabili versi di sfogo. Quel poco che si riesce a scorgere non lascia molti dubbi sull'attività che intrattiene i clienti.

Spera di non inciampare nel dirigersi spedito verso il bancone del bar, altro punto luminoso del locale. L'ingresso include una consumazione e lui ha deciso di concedersi una vodka lemon per sciogliersi un po'. Sorride nel vedersi appoggiare il bicchiere davanti: si sente grande. Fissa per un attimo i tre cubetti di ghiaccio che cozzano tra loro, e si scola la bibita in un colpo, senza assaporarla più di tanto.

Non è un gran bevitore e l'effetto "testa leggera" non si fa attendere. Inizia a sentirsi accaldato e desidera muoversi.

Osserva ancora una volta la pista da ballo ristretta, piena di corpi che si muovono spasmodicamente sotto luci stroboscopiche – ormai fuori moda –, ma non è difficile intuire che chiunque metta piede là dentro non lo stia facendo per il ballo: muovere il culo in modo invitante è solo un mezzo per trovare qualcuno con cui sfogare gli istinti.

Belli, brutti, magri, grassi, tutto risulta confuso. L'oscurità tagliata dai lampi intermittenti di luce nasconde la realtà e tutti appaiono uguali e senza difetti.

Eppure, in mezzo a quella babele di arti ondeggianti, una figura spicca. Un ragazzo a petto nudo scuote il proprio corpo, facendo appiccicare al collo i lunghi capelli sudati. Forse è l'illuminazione scadente a creare attorno a lui un'aura magnetica, ma sembra proprio bellissimo e sensuale. Ipnotizzato, attirato da quella figura come una falena dalla luce, Michele inizia ad avvicinarsi, facendosi strada fra tutti quelli che occupano lo spazio attorno al ragazzo. Anche da vicino non è facile distinguere con chiarezza l'immagine: quella luce bianca, la stessa che rende traslucida la sua candida t-shirt, ferisce le cornee.

Una notte al FashionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora