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Musica: Ludovico Einaudi - Giorni Dispari


Mi insegni a vivere, mamma?

Non so più respirare.
Non so più amare ciò che vedo,
perché le emozioni si fermano agli occhi 
e non toccano il cuore. È un involucro così piccolo e fragile, ed è spaventato dai colpi da cui vien scosso. Sfiorato dal profumo dei fiori propaga battiti e pompa lacrime, ma vede solamente ossa diventate forti troppo presto.
Sono avvolta da pensieri che non mi appartengono, ed è come indossare i vestiti di qualcun altro. Ti senti a tuo agio, a volte, è tutto così normale... ma non ti senti tu. Non c'è la tua esperienza addosso.
Sono stritolata dai serpenti, mamma, e i sogni soffocano. Sono stupidi addobbi che abbelliscono un albero morto. Le mie radici restano protette al buio del sonno, e fuori vengo accecata da tutto ciò che, in realtà, non conta.
Sono ferma da troppo.
Ho così tanta voglia di non sapere, di sentire solamente.
Mi insegni a camminare, mamma?
Ad occhi chiusi o spenti, oramai vedo sempre le stesse cose, 
e se cambiare le cose spetta davvero solo a me, ho paura di aver paura. E so che aver paura è lecito e dolceamaro, ma tu hai visto quanto è grande questo mondo? 
Quando ero piccola nessuno mi ha mai detto di non dover aver paura del tempo, che tutto corre così veloce che te ne accorgi solo quando ti ritrovi sola,
e nessuno mi ha mai detto che esser soli è un punto di partenza, 
non una triste fine, oppure che la fine non è mai una fine, perché tutto sparisce e poi torna. E scoprire tutto questo fa male, fa così male che poi diventar forti non basta come consolazione. 
A volte ho un gran mal di testa, mamma
eppure non sento nulla.
C'è tanto rumore nelle mie orecchie,
e questa musica danza fra gli scoppi
mi danza davanti agli occhi,
mi fa muover le dita,
e mi chiede: «che cos'è la felicità?»

All'ombra dell'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora