Un momento da ricordare

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C'è differenza tra il trasmettere delle conoscenze - delle informazioni, dei nomi, delle date -, e il trasmettere l'interesse e la passione non solo per una determinata materia, ma per la cultura. Lo sapevo, ma oggi l'ho provato sulla pelle, ed è stato bello, qualcosa di autentico in mezzo a tante parole vuote.
In quasi due anni di università - tralasciando le superiori - non ho mai avuto a che fare con un professore che, nonostante l'indiscutibile preparazione e simpatia, sia mai riuscito a tenermi sintonizzata alla sua lezione per tutta la sua durata. Debolezza mia? Poca applicazione? Non saprei, ma nonostante mi interessi profondamente quel che studio, spesso i metodi di insegnamento mi annoiano, mi appesantiscono.
Quest'anno invece ho avuto la fortuna di frequentare il corso giusto, reso tale da un grand'uomo. Malgrado fossimo circa in duecento si premurava di procurarci tutte le fotocopie necessarie, le distribuiva, leggeva ad alta voce con un tono in grado, senza esagerare, di guidare una legione romana. Dal viso vissuto, gli occhi affaticati, ma con il portamento giovane, sempre ben vestito con giacca e cravatta, pantaloni stirati e scarpe lucide; è uno di quei personaggi che possono stimolare a primo impatto o odio profondo o una simpatia immutabile, che in questo caso, lezione dopo lezione, si è trasformata in rispetto. Date, aneddoti, titoli latini, genesi dei manoscritti antichi, nomi di mogli e prole, intere biografie di un'intera epoca: tutto a memoria. Oggi, per l'appunto, era l'ultima lezione del semestre. L'aula era piena come sempre, con studenti disposti sulle sedie lungo le pareti e sparpagliati a terra. Pronunciata l'ultima parola mi sono sentita quasi triste, mentre mi attraversava distrattamente il pensiero che forse, per lui, il professore, era appena finita una lezione come tante, mentre a me aveva consegnato, oserei dire, il reale valore di ciò che ho scelto per la mia vita, mutando di conseguenza alcune mie prospettive. Invece, all'improvviso, è partito un applauso lungo e scrosciante. Di tutti i corsi che ho seguito, nessuno si era mai concluso con un applauso. Forse da voi applaudiscono sempre, ma a me non era mai successo e l'ho vissuta come un momento di condivisione, un ricordo prezioso che va oltre il semplice agognare una laurea. Ha cominciato a battermi forte il cuore, pensando a come potesse sentirsi orgoglioso, soddisfatto e ripagato. Ho cominciato a chiedermi cosa può provare davvero intimamente una persona dopo essere riuscita a trasmettere una passione, un valore storico, il frutto di anni di studi calorosi; un quesito che sento continuerà a lavorare dentro di me ancora per molto.
Tutto ciò per affermare, per l'ennesima volta, che fare ciò che si ama può generare solamente altra laboriosità, altra buona virtù, e altro amore.  

Elany


Dedico questo brano, anche se lui non lo saprà mai, al fantastico Professor A.

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