アニ ➪︎ || jealousy pt.2

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Controparte del precedente capitolo: rappresentazione della gelosia di Annie.

Annie's pov

Una giornata come un'altra. Ricordo di aver passato la nottata precedente in bianco a causa del mio insaziabile compagno, Mikasa, pertanto ringraziai fosse un giorno di riposo e rimasi a letto sino al primo pomeriggio.

Il corvino d'altro canto si recò sul posto di lavoro alle prime luci dell'alba lasciandomi sola a ronfare. Mi destai dal mio sonno solo a causa di un rumore distinto in quel profonfo silenzio, poi delle voci; teoricamente il ragazzo non sarebbe dovuto essere a casa, dunque mi tirai a sedere piuttosto confusa mentre notai la sua figura farsi largo nella stanza.

Il suo torace scolpito ben in vista e una maglietta appena presa dall'armadio fra le mani, non credetti di star capendo la situazione.

- Ehi... buongiorno, che fai a casa ?-

Lui si voltò stupito con velocità, come se fino ad allora non avesse minimamente sospettato della mia presenza, al che inarcai un sopracciglio con fare divertito. Mi si avvccinò poggiandosi al letto per lasciarmi un semplice bacio, mi venne quasi voglia di trattenerlo.

- Giorno amore, sono tornato per prendere una cartella e mi sono bagnato la camicia -.

- Direi che non ne fai una giusta allora -

Dissi io ridacchiante, lo sguardo assonato e curioso, lo presi per la camicia appena indossata tirandolo alle mie labbra; un leggero mugolio impedì a Mikasa di abbandonarle e dunque spinsi il bacio allo step successivo.

- m-mh, Annie io devo andare, di là- Udii un rumore sordo e subito mi protesi a guardare oltre la porta, sfilandomi da sotto le coperte, sembrò come se qualcuno avesse sbattuto contro uno dei mobiletti in legno della cucina.

- C'è qualcuno di là ? -

Lui si guardò attorno come un bambino in presa al panico, poi annuì inducendomi ad attraversare il piccolo corridoio, fino alla cucina, ove mi pietrificai; percepii la collera corrodermi le budella, la vista di quella donna, che per quanto mi riguarda sarebbe potuta essere chiunque, mi diede il voltastomaco, dunque attesi che Mikasa raggiungesse la stanza, passando lo sguardo da me a lei, terminando con me, mi porse come un'occhiata di scuse prima di tentare di dar fiato alla bocca.
Sollevai istantaneamente la mano, palmo aperto e dita rigide verso l'alto per zittirlo in partenza.

- NON... Una parola— feci io inviperita, lo afferrai per quella cazzo di camicia che si era appena messo e che nonostante la belva presente in me in quel frangente, lo rese inesorabilmente bello, e lo baciai con la lingua costringendolo a stare chino sulle mie labbra dalla collottola, appunto, della camicia.
Quando mi staccai da lui, che risultò tremendamente imbarazzato e tuttavia totalmente eccitato, osservai la donna ancora ferma a guardare.

-Lui è mio stronza, chi sei  ? -

Mikasa tentò nuovamente una spiegazione ma gli rifilai una sberla dietro la testa, ammonendolo, così lasciai la parola alla vacca dinanzi a me, corrugai la fronte pensando a quante cazzo di volte fossero andati a letto, credetti che la mia storia con Mikasa, fosse finita con la rottura del mio cuore, con la lacerazione del nostro rapporto di fiducia.

- Scusami Annie, stai fraintendendo, non pensare male solo perché si stava cambiando, ti posso assicurare che siamo solo colleghi, nulla di più, lo sappiamo tutti in ufficio che ti ama troppo per tradirti, effettivamente è un tipo silenzioso ma ha sempre fiato se si stratta di te-

La rossa sorrise e mi misi a pensare, se fosse possibile che mi fossi sbagliata così tanto, e poi mi venne solo da contrarre la mascella, perché nonostante i dubbi la volontà di crederle e ammettere di aver esagerato fu decisamente più invitante che lasciare Mikasa, la persona che più amavo al mondo, per un ipotesi campata per aria.

- Mikasa... Dimmi la verità -

Lo guardai, seria e instabile, non mi avrebbe mentito, lui era fatto così. Attesi risposta allora.

- Stavo cercando di dirtelo amore, è qui solo perché era preoccupata, sono tornato a casa perché ho lasciato l'unica copia di un progetto importante -

Detto ciò chinò il capo, mi fece sentire così stupida e così crudele il fatto che si vergognasse di guardarmi nonostante la sua innocenza. Lo avvicinai passandogli le mani attorno al busto, sprofondando col volto nel suo petto.

- Ti prego, scusami Mikasa. Sono saltata subito alla conclusione peggiore, nonostante sappia che sei troppo scemo e innocente per nascondermi qualcosa -

Ridacchiò un poco in coro con me che non mi sarei più voluta staccare da lui, troppo dispiaciuta ma anche troppo comoda per lasciarlo andare.

- Ti amo, stupido -

Hello everybody

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Dunque spero vi piaccia come capitolo.

꧁BUONA LETTURA꧂

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 17, 2022 ⏰

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ᏢᎬᎡҒᎬᏟͲႮՏ ||【𝖬𝗂𝗄𝖺𝗇𝗇𝗂𝖾】𝐬𝐜𝐞𝐧𝐞 𝐬𝐮 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora