Mentre i tre rispondono al duoco di soppresione cercando una copertura più o meno sicura, Huan cerca di trovare uan risposta al perché i suo occhi non avessero funzionato alcuni minuti fa; e quando ricarica l'arma gettando il caricatore ormai vuoto capisce "Quegli stronzi hanno manomesso l'id di quei droidi, e ci hanno preso di sorpresa" Spiega "Al momento non possiamo fare nulla, dobbiamo ucciderli" Risponde lei mentre ricarica; i bossoli dei proiettili appena esplosi, cadono a terra tentennando come delle piccole campane. Anche se sono stati presi di sorpresa, i tre se la cavarono comunque, malgrado le armi di Huan e di Rebeca con vadano bene per gli scontri a lunga distanza.
Ad un tratto dalla fila di aggressori appare un uomo alto e sproporzionato, dato che le sue braccia quasi toccano il duro asfalto del terreno; si fa spazio tra di loro facendo segno di smettere di sparare "Hey jefe!" Urla lui "Chi cazzo è quello?" Le domanda Miquel e Rebeca sporgendo di poco la testa fuori dalla copertura, che si era appena trovata, lo riconosce "È Dragov..." Risponde lei con tono scocciato "Non l'avevi ucciso?" Le fa Huan, e lei poi "A quanto pare no. Ok io adesso vado, lo faccio fuori e poi voi uccidete quelli dietro" Huan e Miquel annuiscono; detto questo Rebeca esce dalla copertura alzando le mani e lanciando via la propria arma; mentre si avvicina Dragov si toglie il montgomery di pelle nera, esibendo le recenti modifiche che il suo corpo aveva subito; anche la donna si leva il giubbotto, ma nulla di nuovo. "Ce la farà?" Domanda Miquel ma Huan non gli risponde. I due combattenti rimangono a fissarsi per alcuni minuti; finché Dragov, con le proprie braccia, cerca di schiacciare Rebeca; ma le braccia della ragazza sono senza dubbio più leggere e così riesce a schivare il colpo e nel mentre le placche dorate sulle nocche si aprono, esibendo lo scheletro che conduce elettricità ad alta tensione. El jefe colpisce il volto di Dragov lasciandogli una cicatrice dovuta all'elettricità, dopo di questo ne seguirono altri colpi che Rebeca schiva tutti, e più lei schiva più Dragov si scalda, ragionando sempre meno e lasciando alla ragazza moltissime possibilità di colpirlo; e una di queste possibilità segna l'ultimo respiro di Dragov. E, come Rebeca aveva immaginato, gli altri li dietro cercarono di spararle ma Huan e Miquel li liquidarono con un proiettile a testa. Subito dopo Rebeca si riprende l'arma e indossa il giubbotto. "Vediamo il carico" Afferma Huan, il container è privo di danni; sotto le potenti braccia della ragazza il container si apre, espinendo alla luce del sole un grosso quantitativo di chip contraffatti "Bene, chiamo il boss" Detto questo Rebeca chiama teamite cyberbrain, su una linea apposita, il boss che le dice poi di prendersi la giornata libera.
La donna sta tornando a casa quando incontra un uomo che visibilmente non è un cittadino di Los Angeles "Rebeca cruz?" Le fa, e lei " Chi lo vuole sapere?" L'uomo continua "Il mio boss cerca i dei killer per un lavoretto a New York, c'è un volo che ci tra 3 minuti. Ti verra spiegato tutto una volta arrivati alla meta"
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NOT A NORMAL MAFIA'S STORY
Science FictionNew York, IVmilennio d.C. Due bande mafiose si scontrano per dominare la città