Il mostro.

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Avrei voluto

poterti mentire.

Avrei voluto

poterti dire:

"Ce la farai,

ma non dormire."

Avrei voluo

scherzare

e sentirti ridere

come solo tu sapevi fare.

Avrei voluto

sentirti gridare

e imprecare

che faceva male.

Avrei voluto

poterlo udire,

il tuo dolore.

Poterlo anche subire.

Avrei voluto io morire.

Ora vado a dormire.

Buonanotte mammina,

questa notte non mi svegliare.

Se rientri chiudi piano la porta

e fammi ancora sognare.

Che magari nei sogni

ci sei ancora tu.

Che quì non ci sei più.

Fammi sentire 

che ci sei almeno lì.

Che ci sarai

mentre io resto quì.

Mi domando

cosa hai provato,

quando questa vita hai lasciato.

Mi domando

se mi hai pensato.

Mi domando

se sarebbe potuto accadere

se ci fossi stata io,

lì con te a guidare.

Ora dormo davvero bambina.

Ti immagino ancora quì,

come quando eri piccina.

C' era un mostro sotto al letto,

e volevi la manina.

Ora il mostro

lo vedo anch'io mammina.

Che stupida sono stata

a non credere alla mia bambina.

Ora tocca a te

tenermi per mano.

Anche se

da troppo lontano.

Molti cieli più in là.

Parole della seraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora