Capitolo 9

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POV'S LOUIS
Non so cos'era più bello, osservare questa città dai mille aspetti o osservare lui, che sorrideva al mondo con la sua innocenza, quell'innocenza che ti catturava. Eravamo seduti li, sotto una quercia all'Hyde Park, con il sole che illuminava i riflessi di quel viso perfetto. Vedere con quale forza mostrava il suo sorriso al mondo e affrontava il suo sogno, era da ammirare. Per la prima volta, Harry era felice.
«Ti piace davvero tanto Londra, eh?» chiesi io, mostrandogli uno dei miei sorrisi più sinceri.
«Londra è una città viva, trasmette armonia, felicità, spensieratezza e libertà. Londra è una sfida sai? Londra è magia, ti fa sentire vivo.» mi disse lui.
«Mi porti sulla London Eye? Ti prego Loou, ti prego» mi supplicava.
«Potrei mai dirti no? Su vieni, dobbiamo prendere la metro e camminare parecchio, ma sono sicuro che possiamo sacrificarci.» gli dissi io, porgendogli la mia mano per aiutarlo ad alzarsi.
Per raggiungere la London Eye attraversammo il Tamigi in barca e fu divertentissimo perchè ci mettemmo a prendere in giro le persone che vedevano passare sulla strada.
Dopo esser giunti alla London Eye e aver fatto circa due ore e trenta minuti di fila, riuscimmo ad entrare. Fortunatamente nella nostra cabina c'eravamo solo io e lui. Era abbastanza raro, dal momento in cui in ogni cabina ponevano circa trenta persone. La cabina cominciò a salire e vedevo pura gioia negli occhi verdi di Harry.
«Harry, sembri un bambino.» dissi scoppiando a ridere. Ma era la verità, era appoggiato al vetro della cabina, felicissimo di osservare la sua città.
«Tu sembri un gatto, ma non te lo vengo di certo a dire.» mi disse alzando un sopracciglio, scoppiando a ridere anche lui.
«Un gatto?» domandai.
«Si. I tuoi occhi ti fanno somigliare ad un gatto.»
«Ma gatto a chi, bambino?» mi alzai e incominciai a spingerlo, ovviamente scherzando.
«Proprio a te, gatto!» ricambiò la spinta.
Andammo avanti così per un bel po', fino a quando arrivati in cima, la ruota si fermò.
«Harry...»

POV'S HARRY
«Louis, perché si è fermata?» domandai spaventato.
«Non so, mi sa che si è bloccata per qualche problema. Tranquillo, forse fra poco riparte.» mi tranquillizzò «Ma rimani un bambino»
Okay, stava ricominciando. Voleva la guerra.
Lo spinsi di nuovo, e andammo avanti, di nuovo? per un bel po' con le spinte.
«Basta Louis, basta!» cominciai ridere. Mi stava facendo il solletico.
«Mai!» urlò ridendo, continuando a farmi il solletico.
«Dai ti prego!» mi agitavo dal ridere «Non sei un gatto, e io sono un bambino. Ma ti prego, smettila!»
Finalmente smise quella tortura, ma mi teneva ancora bloccato a terra, stando su di me.
«Lou, dai levati» feci una leggera risata.
Si levò, e si mise steso, di fianco a me.
«Harry...» mi girai verso di lui, incrociando i suoi occhi verdi.
«Ti voglio bene.» mi disse rialzando gli occhi alla soffitto della cabina.
«Anche io, Lou!» sorrisi.
Passò circa un'ora, e la ruota era ancora lì, ferma.
«Hai freddo?» mi disse il liscio, vedendomi tremare.
«Un po'» confessai.
«Tieni, Haz.» mi porse un plaid, cacciandolo dallo zaino che aveva portato con se.
Rimasi un po' sconvolto. Perché si era portato un plaid?
Feci una risata «Grazie Lou!» e stesi la coperta su di noi.


Raga scusate se non abbiamo aggiornato molto presto, ma abbiamo i nostri impegni a scuola! HAHAHAHAHAHHA
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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 06, 2015 ⏰

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