Dove Louis trova tutti i giorni battute stupide da rimorchio sul suo armadietto, firmate da certo "Sugar".
Va tutto bene, tranne per il fatto che non sa chi sia questo "Sugar" e comincia a piacergli un po' troppo.
La storia non è mia, tutti i dirit...
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"So che sei Sugar" disse Louis, in piedi nel corridoio vuoto, osservando il ragazzo più giovane ritrovare la sua compostezza.
"Perché mi stai evitando?"
"Io... io non lo sono".
Louis rimase sorpreso nel sentire la voce profonda provenire da qualcuno con un viso così carino come Harry Styles. Il suo respiro fu spazzato via per quanto possa sembrare drammatico quando Harry alzò la testa e chiuse gli occhi con lui prima di indietreggiare e guardare di nuovo i suoi piedi.
"Perché? Abbiamo già confessato entrambi, perché ti stai nascondendo ora?"
"È- sono- è imbarazzante", Louis ancora non riusciva a comprendere il bellissimo ragazzo che stava di fronte a lui. Capelli ricci castano scuro che gli arrivavano alla nuca, bellissimi occhi verdi che non volevano guardare i suoi blu. Quando lo aveva visto per la prima volta, era rimasto stupito.
Era sorpreso che Harry non fosse sicuro del proprio aspetto; se ne stava sempre per conto suo, al punto da diventare praticamente invisibile a chi lo circondava.
"Non eri destinato a scoprirlo", Harry riuscì a dire quando gli occhi di Louis si posarono sulle sue labbra. Prendendo fiato, fece la domanda che camminava nella sua mente già da un po'.
"Me l'avresti mai detto? Da solo?"
Silenzio. Non ottenne nulla in cambio. Annuendo tristemente con la testa, con gli occhi pieni di tristezza, sospirò prima di girarsi e andarsene. Lasciando Harry Styles in piedi dietro di lui, da solo.
