I raggi del sole penetravano attraverso le tende di seta nera della mia camera, qui al Piton Manor regnava il silenzio, si sentiva soltanto il cinguettio degli uccellini dalla finestra che dava sull'enorme giardino.
erano più o meno le nove del mattino, mi metto a sedere sul letto mettendo i piedi sul soffice tappeto che avevo sul pavimento
oggi è un altro giorno in questa fottuta casa
stessa casa, stessa routine, stesse persone, la mia vita va avanti così da 16 anni, non sono mai uscita dal Manor
mio padre non me lo permette, lo odio, non mi ha mai permesso di fare nulla, è un uomo severo e violento
avevo solo 6 anni e stavo correndo in giro per casa per sbaglio inciampai e ruppi un vaso che era sul mobile del salone. si era incazzato come non mai , si alzò rudemente dal divano, venne verso di me e mi prese per il braccio, mi portò nel suo studio ed incominciò ad urlarmi contro "<è per caso questa l'educazione che ti ho insegnato eh??>" ed altri insulti simili, ero terrorizzata, ad un certo punto si girò verso di me e mi lanciò la maledizione cruciatos. ricordo come se fosse ieri il dolore che mi procurò, era come se mille coltelli mi tagliassero tutto il corpo, io piangevo ed urlavo pregandogli di smettere ma non mi ascoltò, poi tutto nero.
da li incominciò a punirmi per ogni cazzata che facevo, lo fa tutt'ora ed infatti cerco sempre di essere impeccabile ai suoi occhi.
facciamo parte delle 28 famiglie sacre, tutti purosangue da generazioni che odiano a morte i mezzo-sangue ed i nati babbani
cazzate su cazzate
mi dirigo in bagno per lavarmi, mi guardo allo specchio e noto delle occhiaie sotto gli occhi, stanotte ho dormito poco a causa degli incubi, in realtà penso che l'ultima volta che ho dormito realmente sarà stata 10 anni fa.
spazzolo i capelli ed esco dal bagno, vado verso l'armadio di legno massiccio e scuro della mia camera, prendo una maglietta larga nera e dei pantaloncini dello stesso colore.
prendo il libro che era sulla scrivania ed esco da camera, passo per il cupo corridoio pieno di quadri e statue inquietanti, da piccola ho sempre avuto paura, tanto che mi dovevo far accompagnare dalla governante.
scendo le scale in marmo, mi dirigo verso la porta sul retro, giro la maniglia e vado verso il gazebo del giardino, appena arrivata vedo che il tavolo era stato apparecchiato con frutta, brioche e bevande per la colazione, mi metto a sedere sulla panca in legno, prendo un po' di succo d'arancia e un po' di uva e mi metto a leggere il mio libro preferito
Di mio padre neanche l'ombra, meglio, non ho proprio voglia di vedere quella sua faccia da cazzo che si ritrova, non mi preoccupo nemmeno a cercarlo, sarà sicuramente nel suo ufficio come tutti i fottuti giorni e ora specialmente visto che sta per riniziare la scuola.
mio padre è l'insegante di pozioni della straordinaria scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Severus Piton.
io non ci sono mai andata, mio padre me lo impedì quando a 11 anni mi arrivò la lettera per Hogwarts, mi fece sempre studiare in casa con la governate, non capii mai il motivo.
sapevo che in quella scuola ci andavano Harry Potter, Ronald Weasley e Hermione Granger
li ho "conosciuti" alla coppa del mondo di quidditch quando i mangiamorte avevano attaccato l'accampamento, io avevo visto Harry svenuto per terra, cercai aiuto e vennero Ron e Hermione.
a disturbare la mia lettura fu Tina la mia elfa domestica
<signorina Irene, mi è stato riferito da suo padre che vuole vederla, è nel suo ufficio>
dove poteva essere se non lì...
<grazie molte Tina> lei sorrise e si smaterializzò, gli avrò detto almeno un milione di volte che poteva anche darmi del tu ma non mi ascoltò
chiudo il libro e lo lascio sul tavolo, mi alzo e rientro in casa dirigendomi nello studio di quel coglione di mio padre
busso e lui mi invita ad entrare
<volevate vedermi padre?>
<si Irene devo informarti che tu a settembre andrai ad Hogwarts> disse sempre con quel suo tono piatto e privo di sentimenti
<dice sul serio padre?>
non ci posso credere, ho sempre sognato di andarci
<si, e pretendo un comportamento rispettoso e se scopro che farai cazzate verrai punita e tu non vuoi questo giusto Irene>
che pezzo di merda
<no padre> lui annuisce e mi lascia uscire
vado in giardino, prendo il mio libro e torno in camera mia, mi stendo sul letto e incomincio a leggere da dove ero rimasta prima che Tina mi chiamasse.
qualcuno bussò alla porta di camera mia
<signorina Irene volevo informarla che la cena è pronta> disse Tina da fuori la porta
<puoi portarmela in camera??>
<certo>
ogni giorno mi viene a informare che la cena è pronta al piano di sotto, ma ormai è da più di 3 anni che continuo a farmi portare i pasti in camera
non ce la faccio a stare con mio padre più di 10 minuti
se ci fosse mia madre in questa casa sicuramente tutto questo non succederebbe ma, ahimè è morta quando avevo all'incirca tre anni, è stata uccisa da dei mangiamorte o almeno cosi disse mio padre.
Tina entrò in camera e mi mise il vassoio sul letto, la ringrazio, lei fa un'inchino e se ne rivà
incomincio a mangiare e poi poso il vassoio sulla scrivania dalla mia stanza.
vado verso l'armadio e prendo il mio pigiama rigorosamente nero e vado in bagno, mi spoglio ed entro in doccia
apro il getto della doccia e l'acqua calda incomincia a scendere su tutto il mio corpo
cazzo non posso ancora crederci che andrò ad hogwarts
prendo lo shampoo e incomincio a massaggiarmi la cute
vorrei tanto un migliore amico ma non riesco a fidarmi di nessuno per colpa di mio padre
sciacquo i capelli
c'è una sola cosa che mi preoccupa
metto il balsamo sulle punte
dovrò vedere mio padre tutti i giorni, prima lo vedevo solo l'estate quindi d'inverno ero più tranquilla
risciacquo le punte
e se non sarò serpeverde mi ammazzerà
mi passo il bagnoschiuma sul tutto il corpo
odio la mia vita
sciacquo anche il bagnoschiuma ed esco dalla doccia, mi asciugo i capelli con un incantesimo dalla mia bacchetta, asciugo il corpo con l'asciugamano e metto il pigiama
vado verso il letto, mi infilo nelle lenzuola verdi smerando di seta e chiudo gli occhi cercando di dormire.
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la figlia di Piton ||draco malfoy||
ЧиклитIrene grace piton, figlia del professore di pozioni della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, un giorno decide di fare una scommessa con la sua migliore amica. La scommessa consiste nel far innamorare un ragazzo di lei ma non un ragazzo qua...