2° Classificata

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Ubriaco di spirito natalizio di WyattChoiNan

Grammatica e punteggiatura: 3/5

Ci sono refusi diffusi che spaziano da accenti errati a parole scritte in modo scorretto, alla mancanza di punteggiatura in chiusura di discorso diretto, alle d eufoniche in posizione sbagliata. In generale, c'è necessità di revisione.

Originalità: 4/5

Per quanto il tema dato non fosse dei più originali, abbiamo apprezzato molto il tono cupo e introspettivo che si è voluto dare alla vicenda e il finale aperto e privo di speranze è quanto meno ci si aspetti in una storia natalizia. Quello che abbiamo trovato degno di nota è il modo utilizzato per sfruttare una figura un po' cliché come Babbo Natale per far passare un messaggio di frustrazione e solitudine. Questo Nicholas non è un ubriacone da disprezzare ma una persona da comprendere, qualcuno con cui empatizzare.

Stile: 3,5/5

Stile lineare, scorrevole, che alterna bene i momenti che si focalizzano sui pensieri del protagonista e quelli che seguono la progressione della vicenda, ma le sviste sulla punteggiatura hanno comunque rallentato la lettura. Consiglierei all'autore di rileggere più volte il racconto prima di pubblicarlo per evitare errori di distrazione o fretta. Peccato per l'impostazione scorretta dei dialoghi.

Trama: 4,5/5

Pochi personaggi, struttura buona degli stessi, niente intrecci arzigogolati per gonfiare un testo raffazzonato: la trama è il punto forte della vicenda. Ho percepito una forte empatia con il personaggi principale che nonostante continui a cadere nei suoi stessi errori e rappresentare un punto negativo, allo stesso tempo si mostra nella sua debole umanità: un insieme che porta il lettore a sentirsi vicino a lui e alle sue azioni, al di là della consapevolezza degli sbagli che l'anziano compie. La trama è coerente. Peccato per il finale che sembra grossolano e frettoloso.

Gradimento personale: 4/5

Giudice 1: Proprio in virtù dei temi trattati e dell'analisi sociale realizzata devo dire che la storia mi è piaciuta. La critica sociale rivolta alle condizioni lavorative precarie, ai genitori maleducati ecc è efficace ma non per questo pesante o moraleggiante.

Giudice 2: La storia non mi è dispiaciuta. Avrei preferito un minimo di cura dei dettagli in più (e non mi riferisco alla punteggiatura, ma proprio nelle reazioni dei personaggi e sulla stesura del finale), ma tutto sommato è un racconto piacevole da leggere.

Giudice 3: Questa è una storia che funziona, è compatta e chiude tutto ciò che apre. Inoltre, sono amante di angst, sofferenza e affini, quindi il mio gradimento è senza dubbio massimo.

Spirito natalizio: 4,5/5

Il Natale non è solo luci e pacchetti ma è anche ansia, un momento difficile per chi non ha la famiglia ideale o le condizioni giuste per festeggiarlo e spesso e volentieri è una clamorosa fonte di stress. In questa storia esce fuori il Natale nel suo aspetto meno gioioso ma non per questo meno vero.

Utilizzo del pacchetto: 3,5/6

Totale: 27/30

Premio vinto: commento alla storia partecipante + inserimento della storia nell'elenco di lettura de "Il Club dell'Inchiostro".

Dodici giorni di NataleWhere stories live. Discover now