Capitolo due:
Canzone per la lettura: I'm Gonna Be (500 Miles), The Poclaimes.
Il semplice fatto di poter andare in giro senza la giacca mi faceva sentire come se fossi in piena estate quando in realtà era solo aprile. Il caldo che si percepiva a Los Angeles toglieva il fiato e per me che abito in Svizzera, dove prima della mia partenza nevicava, questo era il paradiso.
"Sono felice che tu sia qui", dice Lyinn mentre continua a guardare confusa lo scaffale di superalcolici. Eravamo in un benzinaio nei paraggi ancora aperto, al fine di comprare un po' di alcool per la festa che si terrà al residence.
"Anch'io molto, e sono cosi felice per te che stai vivendo il tuo sogno", ed era la pura verità. La mia migliore amica sognava da anni questa esperienza e oltre a questo ambiva a qualcosa di molto più grande: voleva sbarcare nel mondo del cinema. Nel nostro paese le occasioni non erano cosi ampie e per questo voleva perfezionare il suo inglese per poi lanciarsi in qualcosa di ambizioso, e quale posto migliore se non Los Angeles?
Alla fine optiamo per due casse di birra: non ero una fan dei super alcolici.
22:07
Durante il tragitto verso casa qualcosa mi fa sentire nervosa: non so se era la sensazione di essere in una città enorme oppure se erano le mille storie che i media raccontano sui serial killer, pero qualcosa mi stava intimidendo.
A due passi dal Crane's Bar Downtwon mi sono resa coonto che due ragazzi, pressoché della nostra età, stavano avendo una discussione accesa con altri 3. C'era qualcosa di strano in loro ed era chiaro che non volevano assolutamente creare problemi.
"è meglio che aumentiamo il passo", dice Lynn con sguardo preoccupato. Era nervosa pure lei. Annuisco solamente poiché mancano pochi metri prima di raggiungerli.
"Non capisco come fa a non essere chiaro che non ci stavo provando con la tua ragazza", dice uno dei due ragazzi ormai costretto ad indietreggiare a causa di uno dei tre che si stava avvicinando minaccioso verso di lui.
E cosi, penso per via del fatto che odio le risse e le trovo insensate, faccio un'altra delle cose che sapevo fare meglio: improvvisare. Non volevo comportarmi da sprovveduta e mettere in pericolo la mia vita e quella della mia amica, ma sentivo che era giusto intervenire.
"ehi cosa ci fai qui?" urlo verso il ragazzo in difficoltà. Merda. Inutile descrivere la faccia della mia amica davanti alle mie parole in quanto sembrava chiaro che entrambe volevamo andare via da li il più velocemente possibile.
Tutti i ragazzi si voltano nella nostra direzione e uno di quelli che stava inzigando mi dice:
"e tu chi saresti?", mi osserva con molta arroganza e onestamente, malgrado il mio buon inglese, fu difficile capire cosa stesse dicendo in quando era palesemente ubriaco.
"lui è il mio fidanzato e per questo sono molto sicura che non ci stesse affatto provando con nessuna" dico fermamente, ero sconvolta anche io delle mie stesse parole. Poi guardai il ragazzo che precedentemente era in difficoltà e dico:
"Andiamo per favore?" per fortuna coglie il mio intento o saremmo stati tutti ufficialmente nella merda.
"Tesoro ti ringrazio delle dolci parole, lo sai che ho occhi solo per te" dice sorridendomi in modo malizioso e cosi, approfittando della confusione degli altri 3 ubriachi, inizia a incamminarsi velocemente verso me e Lynn insieme al suo amico. Onestamente rimango abbastanza scioccata sia dal fatto che il mio piano era funzionato che dal fatto che i due ragazzi erano identici. Erano sicuramente dei gemelli, molto molto carini.
"quanti soldi ti devo?" chiede uno dei due, che ormai non sapevo più se era la persona che avevo salvato o il fratello, malgrado indossassero dei vestiti completamente diversi.
"di cosa stai parlando esattamente?" chiedo inarcando un sopracciglio. Intanto Lynn stava chattando al telefono, probabilmente con Juliana per avvisarla che stavamo avendo problemi e che saremmo arrivate un attimo più tardi.
"penso tu ti sia comportata cosi per avere una qualche ricompensa" afferma il ragazzo. Intanto suo fratello lo spintona, come per confermare il mio pensiero: si stava comportando da stronzo.
"intendi salvarti il culo? Sono certa che le avresti prese" dico cercando di fare l'indifferente ma onestamente non capivo cosa non andava in lui. Lui rimane alquanto sorpreso, probabilmente nella sua mente malata tutto girava intorno ai soldi o qualcosa del genere. Non ricevo risposta, cosa che mi dà abbastanza fastidio.
L'imbarazzo era palpabile a questo punto, anche perché i due ragazzi stavano camminando con noi e nessuno stava più dicendo nulla. Solitamente sono io a dire qualcosa di imbarazzante per far zittire il silenzio ma ero abbastanza sopraffatta dalla situazione. Potevano essere anche loro dei potenziali serial killer.
"Comunque io ringrazio entrambe a nome mio e di mio fratello", dice il ragazzo con la maglietta rossa. Forse piano piano li stavo distinguendo. Io e Lynn sorridiamo alla sua affermazione. "e comunque sono Ethan" conclude.
Ci presentiamo anche noi e confermiamo una delle successive domande di Ethan, la quale riguardava le nostre origini.
"cosa ci fanno qui due ragazze Svizzere sul suolo americano?" chiede a questo punto il fratello stronzo, rimasto un attimo in disparte davanti al nostro chiacchierare.
"Io sono qui per gli studi, mentre la mia amica è qui per alcune settimane di ferie" risponde Lynn contenta.
Per il resto del tragitto continuiamo tutti a parlare normalmente e posso soltanto che confermare che entrambi erano molto simpatici, anche l'altro fratello che inizialmente mi sembrava molto scontroso con idee alquanto strane. Diciamo che una delle cose che mi ha colpito maggiormente è stata la loro risata, molto alta e divertente.
"Dato che la carta del denaro non possiamo giocarla" dice ridendo Ethan prendendo palesemente in giro suo fratello, "se vi va domani diamo una piccola festa a casa nostra, siete le benvenute" conclude attendendo una nostra risposta.
Io e Lynn ci guardiamo e sono sicura che ad entrambe risuona in testa la stessa frase: "why not".
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(29.01.21, 16:22).
Ciao a tutti, chiedo nuovamente perdono se trovate qualche errore!
Spero che la storia vi stia piacendo: ci sto mettendo tutta me stessa a convertire i miei pensieri su Word.
Vi chiedo come nell'altro capito di darmi qualche feedback, ben accetti anche quelli negativi.
Che dite dell'incontro tra la nostra protagonista e i fratelli Dolan? Nella mia mente ho pensato che fosse più facile scegliere i personaggi e per questo le persone che mi sono venute in mente per questa storia sono loro. Nella vostra mentre i personaggi esteticamente possono essere altri!
Grazie e al prossimo capitolo,
A.F.
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The Golden State||
RomanceEro stanca di vivere sempre le stesse cose, di provare sempre gli stessi gusti e di sentirmi sempre cosi in gabbia. Fu per questi motivi che decisi, nel bel mezzo del mio 4 semestre all'università di medicina, di partire per l'America per qualche se...