Capitolo 1

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Pov Nicole

"Daii ti prego fallo per me" disse Bella facendo il labbruccio mentre discutevamo in mensa
"Non lo so B non mi sembra una buona idea, sai cosa succede ogni anno" dissi a Bella che intanto stava roteando gli occhi.

Io e Bella eravamo migliori amiche dall'asilo, lei era il mio punto di riferimento, io le dicevo tutto e lei diceva tutto a me e ci bastava un solo sguardo per capirci; Insomma, eravamo la coppia perfetta di migliori amiche.

Mi stava chiedendo di andare alla solita festa di inizio anno che si faceva questo sabato sempre a casa di Riki, il ragazzo più popolare della scuola, e a parer mio, anche quel tipo di ragazzo da cui bisogni stargli alla larga; in giro si diceva che quest'estate spacciava roba ai ragazzini più piccoli. Non sapevo niente di lui, solamente che i suoi genitori erano separati e che lui viveva col padre che gli lasciava fare tutto quello che voleva.

"E va bene, ma sappi che se ti ubriachi non ti riporto a casa"
"Dici sempre così ogni anno, ma alla fine mi riporti lo stesso" disse Bella facendomi l'occhiolino. Odiavo ammetterlo ma era così.

Le ore passarono in fretta e a parte qualche noiosa spiegazione di matematica,non successe niente. Così Bella mi accompagnò a casa e appena tornai , crollai sul mio letto come una pera cotta.
A svegliarmi fu la voce di mia madre: "Tesoro sveglia dai"
"Che ore sono?" Dissi ancora con gli occhi chiusi,
"Sono le 18.15 è tardi", appena sentii quella affermazione spalancai gli occhi. Cazzo. Ero in ritardo per l'allenamento.
Beh sì, praticavo pallavolo da 3 anni ed ero anche abbastanza brava.
Così preparai velocemente il borsone e scesi di corsa per le scale.
Mi incamminai a passo svelto verso la palestra con lo sguardo basso pensando a tutti gli esercizi di punizione che mi avrebbe fatto fare il mio allenatore, quando mi scontrai con una persona anche bruscamente facendomi sobbalzare. "Oh scusami non volevo"
erano le uniche parole che mi uscirono.
quando alzai la testa , i miei occhi si incrociarono con i suoi occhi.
E che occhi.
Degli occhi color ghiaccio che quasi facevano paura, ma più li guardavo, più mi sentivo al sicuro. Quegli attimi che sono passati,  sembrano durati secoli. Così finalmente parlò : "la prossima volta tieni la testa alzata e guarda avanti principessa". A quel punto me ne andai.
Che stronza.
Dopotutto anche lei non mi ha visto quindi probabilmente anche lei non stava guardando la strada. Senza pensarci più, arrivai in palestra.

Ciao ragaaa ho iniziato a scrivere questa fan fiction sulla nostra dea scesa dall'Olimpo, spero vi piaccia e non dimenticate la stellina.

"WISH YOU WERE GAY"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora