Chapter ThirtyThree - One soul.

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Il cuore di Jungkook batteva a causa della grande ansia che lo attanagliava.
Sedeva in classe e mancavano pochi minuti all'intervallo, il momento in cui avrebbe consegnato la chiavetta a Jimin.

Quando la campanella finalmente suonò rimase fermo per infiniti secondi al banco, con le gambe pesanti e una leggera sensazione di nausea alla gola.

Fece un respiro profondo e si diresse verso il suo armadietto. Posò i libri e l'astuccio, e poco dopo lo raggiunsero Yoongi e Hoseok.

I due gli fecero un sorriso incoraggiante, dandogli alcune pacche sulla spalla e accompagnandolo in giardino, dove si trovava di norma Jimin.

Stranamente però non trovo il biondo. Si avvicinò ai suoi amici Namjoon e Seokjin, che lo guardarono come se lo stessero aspettando, sorridendo dolcemente.

<<S-Scusate, potreste dirmi dove è Jimin?>>

Jin gli porse un fogliettino, ordinatamente piegato, per poi allontanarsi mano nella mano con il suo ragazzo.

<<Cosa dice?>>

Hoseok e Yoongi erano rimasti sempre dietro di lui, e quando udì la domanda, il minore aprì tremante il bigliettino e lesse il contenuto con voce traballante.

<<Ore 10:45, Aula di m-mucica N4>>

Attualmente erano le 10:40 e l'aula di musica citata era in disuso, abbandonata per la mancanza di studenti.

Jungkook era confuso, cosa significava tutto questo? Guardò i suoi due amici incerto ed essi gli fecero semplicemente un cenno con la testa.

Allora prese a correre, con il cuore che gli pompava nel petto ferocemente, verso l'aula. In una mano la chiavetta, nell'altra il fogliettino ormai accartocciato in uno stretto pugno.

Quando arrivò a destinazione tentennò davanti alla porta. Ma poi, dopo tanti respiri profondi, l'aprí, con le mani sudate.

La stanza era vuota ma contro il muto c'era proiettato un power point intitolato "50 ragioni per cui io e Jungkook dovremmo baciarci subito." La grafica era quella del suo power point e c'era pure una sua foto.

Al ragazzo prese un colpo quando qualcuno lo abbracciò da dietro, qualcuno che gli sorrise contro il collo. Ma quelle mani contro i suoi fianchi... quelle dannate manine...

Si girò in tutta fretta e arrossì quando i suoi occhi, oramai lucidi, incontrarono quelli dell'altro ragazzo.

<<Hai bisogno di leggere le cinquanta ragioni o possiamo subito continuare?>>

Jimin estrasse da una tasca una chiavetta e la donò a Jungkook, che a sua volte gli diede la sua.

Il moro sorrise. Perché c'era una sola persona che avrebbe potuto aver accesso al suo power point, e fare una presentazione così simile. C'era una sola persona, oltre a Yoongi e a Hoseok, con cui aveva parlato del suo piano. E per quanto gli paresse strano che Jimin controllasse un account del genere, decise di non pensarci troppo e, semplicemente, si fiondò sulle sue labbra.

Il bacio che si scambiarono fu molto più bello di quanto io possa far trapelare. Vi posso dire solo che fu il primo di una lunga serie, una serie che, ancora oggi, continua.

Perché si, mi piace pensare che, da qualche parte, magari in un mondo parallelo, oppure proprio sopra le nostre teste, i due siedano vicini. Così vicini, da poter diventare una cosa sola.

Una sola anima.

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-Joly

𝐎𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐮𝐥 | 𝐉𝐈𝐊𝐎𝐎𝐊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora