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P.O.V Mary



«Mary! Claci! Sbrigatevi, siamo già in ritardo!» Sehun iniziò a bussare incessantemente alla porta del piccolo bagno in cui ci eravamo rintanate io e la mia migliore amica per prepararci come si deve alla cena «Dai, quanto ci vuole a mettervi un vestito!» era visibilmente scocciato. Sopporta in silenzio.
Divenni viola per la rabbia e sbottai con voce tagliente «Per tua informazione noi non dobbiamo solo metterci un vestito.»
«Dobbiamo scegliere il trucco.» intervenne Claudia applicando sulle labbra un velo di rossetto color ghiaccio.
«Farci i capelli.»
«Decidere quali scarpe indossare.»
«Truccarci.»
«Ma lo sai quanto è difficile scegliere il vestito giusto?!»
«E' vero! E se poi non ti piace?!»
«D'accordo, abbiamo capito!» borbottò Baekhyun, comparso da chissaddove «Però state chiuse lì dentro da circa un'ora!»
«Sì, lo sappiamo!- replicai sbuffando, poi aggiunsi con un risolino divertito- questa sera saremo più DIVEH di te, Bacon.» Claci annuì in segno di approvazione e potei sentire la risata isterica di Chanyeol ad un chilometro di distanza.
«Aish, però sbrigatevi.»
Mi sistemai il vestito e lanciai un'occhiata curiosa allo specchio che proiettò la mia immagine: indossavo un vestito color rosa candito con il corpetto di pizzo che avvolgeva il mio busto rendendomi magra come una modella (YUPPIYEEE), delle parigine stile “romantico” che personalmente amo con tutto il cuore e degli stivaletti con un piccolo tacco ed un fiocco color rosa antico davvero carino. Faccio una giravolta ridendo come una matta e avvicino il volto alla lastra dello specchio per osservare bene il trucco, constatando che Claci era un vero genio: il colore dell'ombretto stava benissimo sulla mia pelle, l'eyeliner era bellissimo con sfumature solari che mi rendevano quasi allegra, il fard rosato dava un po' di vita alle mie guance pallide come quelle di un lenzuolo e il rossetto rosso donava alle mie labbra quella sensualità che esiste solo nei miei sogni. Insomma, quella sera mi ero impegnata ad essere perfetta. Mi pettinai i capelli lisci e lunghi fino alle spalle e sorrisi. Ero prontissima per andare a cena con i miei idoli. SGDYWEGF ANCORA NON CI CREDO, SANTA PUPA.
«Maaaaryy! Come sto?» trillò Claudia attirando la mia attenzione.
La guardai con occhio critico e le girai attorno feel like a indiano «Sei bellissima come al solito.» fu il mio verdetto finale, piazzandola davanti allo specchio accanto a me. Il vestito a pois che aveva scelto per la serata era davvero chic e le stava benissimo, i leggins neri in ecopelle le fasciavano le gambe magre e slanciate e gli stivali lunghi con le fibbie erano... Diciamo... Stupendi (quante volte le ho chiesto di prestarmeli senza esito positivo). Si era truccata in modo fantastico, con l'ombretto color pesca, l'eyeliner rosso andromeda che le incorniciava gli occhi grandi e scuri, il mascara violaceo e il fard tulipano le stavano d'incanto.
«Andiamo, così mi fai arrossire.»
«Io dico solo la verità.»
«Anche tu sei una favola.»
«Aww, tu di più.»
«Siete una favola tutte e due- tuonò Kris aprendo la porta del bagno con rudezza- ora andia-» si bloccò sulla soglia e ci guardò con la bocca spalancata per un minuto buono, avvampando subito dopo fino alla radice dei capelli.
«Che c'è?» chiesi sistemandomi i capelli nervosamente e presi la pochette marroncina che giaceva abbandonata sugli asciugamani accanto alla doccia.
«Chiudi quella bocca, Kris- ordinò Claci, indignata, incrociando le braccia al petto- Ci entreranno i moscerini.»
«Non solo i moscerini, eh. Chissà quanti insetti extralarge sono entrati lì.» dissi dando una gomitata alla ragazza, che iniziò a ridacchiare coprendosi la bocca con la mano perfettamente curata; la mia sembrava essere passata sotto le ruote di un camion.
«Ma che andate a pensare, sceme.» ci riprese il lidah alzando gli occhi al cielo «State benissimo... Ora ci vogliamo muovere?!»
Aish, un calmante no?
Lo superai lasciandomi dietro una scia di profumo alla vaniglia (il mio preferito) e corsi fuori cercando di camminare per bene sui tacchi a spillo. Per poco non caddi col sederindindin all'aria davanti agli undici ragazzi che ci aspettavano seduti comodamente sul divano.
Appena feci la mia tremolante entrata in salotto, Xiumin fischiò «Quel vestito è bellissimo!» disse con gli occhi che brillavano. Sehun non mi degnò nemmeno di un'occhiata, anzi, continuò a chattare con qualcuno al cellulare mordicchiandosi il labbro inferiore con fare teatrale.
Flippato.
Idiota.
Cretino.
Pedofilo.
Nudista.
Feci un sorriso sghembo e mormorai «Se vuoi te lo presto.» all'improvviso, l'immagine del piccolo baozi con addosso il mio abito mi attraversò la mente e scoppiai a ridere come una scema, tenendomi la pancia e piegandomi in avanti.
Il massimo della finezza.
«Hai pensato anche tu a Xiuminnie vestito da donna?» sghignazzò Jongin indicando con il pollice il suo hyung, che arrossì violentemente.
Annuii ridacchiando e poi sussurrai «Scusa, Minseok oppa~» tirai fuori il labbro inferiore e mi avvicinai per dargli un buffetto sullo zigomo, ma qualcuno mi fermò a metà strada: Sehun mi aveva presa per il polso, ma lo stesso non osava guardarmi negli occhi.
Eddai, abbiamo pure dormito insieme! Ti ho truccato con il mio  lucidalabbra, cavolo!
«Mollami, Sehunnah!» squittii divincolandomi e Yixing domandò con la sua aria unicornosa «Perché l'hai chiamato così?»
Sbuffai «Perché la prima notte di nozze l'ho truccato.» il maknae si irrigidì e mi strattonò, così caddi addosso a lui in modo non molto elegante. Restai immobile un po’ perché quel contatto non mi dispiaceva per niente (ehhehe pensieri pervy mode on) un po’ perché mi teneva bloccata sulle sue gambe… Non davanti a tutti, maknae! Ho una reputazione da salvare, io!
«Come?! L'hai truccato?! E ce l'hai una foto?» chiese Kyungsoo spalancando ancora di più gli occhi e guardandomi con interesse.
«No…» in quel momento mi maledissi in tutte le lingue del mondo; insomma un Sehun truccato non si vede tutti i giorni! Potevo scattargli una minuscola foto invece di crollare in un sonno profondo abitato da tanti Sehunni che urlavano YEHET in coro.
«Uff, volevo proprio vederlo.» ridacchiò Chanyeol strozzando quel povero alpaca. Che poi tanto povero non era, non so cosa darei per stare al posto di quel dannato peluche. HEHE.
«Tacete, tutti voi. E tu Mary preparati alla mia vendetta.» sibilò Sehunnah con uno sguardo assassino, ma ancora non voleva lasciarmi andare e iniziò a farmi il solletico. Che fosse quella la sua vendetta? Mi piaceva, e anche tanto. HEHEHEHE.
«Pervertito, vuoi mollarmi?!» urlai tra le lacrime causate dalle risate, ma nella mia testa ballavo la conga vestita da cammello con in mano le maracas e gridavo con quanto fiato avevo in gola “ABBRACCIAMI FINO ALLA FINE DEL MONDO, RRRRATTA! ARRIBAA!” Sì, insomma, cose molto normali.
«Sehun, smettila.- Kris fece la sua imponente entrata con accanto Claudia che scriveva qualcosa a qualcuno con il suo fidato cellulare- non è un comportamento maturo.»
Appena la mia amica mise piede nel salotto, tutti si girarono a fissarla, stregati. E ci credo, quella è la ragazza più gnocca che io abbia mai conosciuto.
«Disse quello che si dimenticò di essere il leader degli EXO M» sghignazzò Sehunnah con un sorrisetto beffardo, un attimo prima di sollevarmi di peso e farmi sedere sul divano accanto a Xiumin.
Ciao, baozi.
«Minseok oppa, te l’ha mai detto nessuno che hai delle guance stupende?» cinguettò Claci accomodandosi vicino a lui, dall’altro lato.
Il ragazzo sorrise e si sistemò la giacca con fare da figo «Me lo dicono in tante.» disse con uno sguardo sesky. Che non si addiceva al suo dolce visino, era come vedere una gazzella che mangiava un leone.
«Aww, ma sei adorabile.» squittii, malata cronica di Xiuminnomania, e iniziai a torturare quelle povere guance pucciose che si ritrovava.
Claudia mi imitò dicendo di tanto in tanto «Guarda che cariiiino.» invece Minseok sembrava gradire tutte quelle attenzioni e scoccava occhiate curiose agli altri.
Ho attaccato la mia Xiuminnomania anche a lei. E la attaccherò a tutto il mondo, MUHAHAH.
«Yah!- Luhan fece il broncio- anche io sono carino.»
«Pure io! Anche io sono carino!» Chen alzò la mano e sorrise posando la testa sulla spalla di Kyungsoo, che aveva ancora l’aria di essere capitato in un manicomio.
«Anche Sehun è carino.» disse Kai ridacchiando, coprendosi la bocca con la mano  «Tanto carino.» continuò.
Sehun scosse la testa e dopo sbraitò «IO NON SONO CARINO, CHIARO?! IO SONO FIGO, AVETE CAPITO?!»
Silenzio.
Di nuovo mi parve di vedere una palla da fieno con sopra una mucca che suonava il mandolino. OLLEELLE’. Oddio, la Xiuminnomania è ancora più grave di quanto pensassi. Mi urge un dottore…
Lasciai andare le guance di Xiumin con la bocca aperta per la sorpresa e Claudia mormorò con un fil di voce «L’importante è che ne è convinto.»
Dire che “il ragazzi figo” l’ha guardata male è dire poco.
«D’accordo. Andiamo?»
Suho! Sei un raggio di luce nella mia oscurità, grazie di esistere, caro LIDAH.
«Andiamo dove, hyung?- chiese Baekhyun alzando le spalle- la limousine non è ancora arrivata.»
«NO, WEIT!» strillai con gli occhi fuori dalle orbite e la consapevolezza che il mio inglese avrebbe fatto venire un infarto al principe William e a tutta l’Inghilterra «Noi andremo al ristorante in limousine?»
«YEHET!» rispose Jongin soffocando una risata, ricevendo uno scappellotto in testa da parte di Luhan.
Lulù. Mi odiava! Okay, niente panico, Wonder Mary avrebbe risolto la situazione.
«Quindi? Che facciamo ora?» domandò Claci guardandosi le unghie perfettamente smaltate e curate.
«Aspettiamo.»
Passò un minuto.
Due minuti.
Silenzio, interrotto solo dagli sbuffi seccati di Chanyeol e dalla musica proveniente dal suo Ipod.
«Mary-shi» mi chiamò Chen «Puoi truccare ancora Sehun?»
I miei occhi si illuminarono all’istante, mi misi subito a frugare nella mia borsa alla ricerca del lucidalabbra e del mascara, mentre il maknae scattò in piedi e ululò rosso in viso feel like a peperone «Ma anche no!»
Tolsi il tappo dal rossetto e sorrisi manco fossi una pazza evasa dal manicomio. Guardai prima lui, poi le sue labbra, poi i trucchi che avevo sparso sul divano e sussurrai con voce roca da esorcizzatrice di demoni «Ma anche sì.» In pochi attimi, si scatenò l’inferno.
Chen gli tenne ferme le mani ridendo come un pazzo, Lay bloccò i piedi, Tao la testa e io mi preparai a dare un po’ di colore al suo visuccio pallido pallido.
Un velo di lucido, qualche pennellata di mascara et voilà! Sehunnah era pronta per sfondare nel mondo dei ristoranti.
«Kyahhh! Fermo, devo farti una foto! YAH! Sehunnah!» Baekhyun si sbracciava nella sua direzione, mentre Sehun correva in bagno a lavarsi la faccia bestemmiando anche nella lingua dell’EXO planet.
«Noo! Sehun-aaaah!» il maknae gli sbattè la porta sul naso e il povero vocalist si tenne il viso urlando «IL MIO SETTO NASALE! IL MIO NASO PERFETTO! NO! ROVINATO! FINITO! AAAAH!» Siccome non vedeva nulla a causa delle sue mani, andò a finire addosso al muro e poi cadde a terra scalciando.
«BAEKHYUNNIE!» strillò Chanyeol, spaventato a morte.
Claudia si alzò in piedi con le mani sui fianchi e corse dal poveretto rischiando di inciampare nelle sue stesse scarpe; della serie “Io sono una fottuta dottoressa, levatevi dai piedi”.
«Bacon, smettila di gridare, non hai nulla.»
«Saaaangueee!» si lamentò quello sull’orlo delle lacrime.
«Non dire stupidaggini! Aish, siete un po’ troppo esagerati.»
«Ma io sanguuuinooo»
Non potei trattenermi dallo scoppiare a ridere, seguita a ruota dagli altri membri che si erano avvicinati ai due.
«Allora chiamiamo l’ospedale.» concluse Claudia roteando gli occhi, ma nello stesso istante Bacon scattò a sedere e scosse la testa stiracchiandosi, pallido come un cadavere «Sto alla grande! Oh, respiro perfettamente.» inspirò rumorosamente e sorrise a trentadue denti deliziandoci con la sua dentatura bianca e perfetta.
«Yah, è arrivata la macchina.» ci avvisò Kyungsoo indicando la finestra, da cui poteva vedere un’auto grande quanto tutta la mia casa.
Alla faccia.
 
 
Una volta al ristorante…
 
Era un bel locale, quello in cui dovevamo mangiare quella sera: all’esterno c’era una grossa fontana piena di pesci rossi e tartarughe giganti e, cosa più strana, il livello dell’acqua era molto elevato, quasi due metri. Attorno vi erano un paio di panchine di legno e tantissimi alberi in fiore.
Il nostro tavolo era vicino ad una grossa quercia secolare, isolato dagli altri ma non molto lontano da un gruppo di ragazzine che guardavano me e Claci con odio profondo. Una aveva una maglietta con su scritto “Sehun è mio”.
Rosica piccoletta, io dormirò con lui per un mese e tu no! Gne! Mi veniva da farle la linguaccia in barba alle buone maniere, ma mi trattenni.
Ci sedemmo chiacchierando come una grande famiglia felice, io accanto a Sehun e Claci, di fronte al tavolo delle ragazzine gelose. Lei era praticamente appiccicata a Tao, che sembrava gradire la compagnia della mia amica: non le staccava gli occhi da dosso!
«Ehi, panda- lo apostrofai- Claudia non è un cono gelato, tieni quei tuoi occhi a nord dell’Equatore.» Per l’Equatore intendevo il… Beh, avete capito.
«C-che? Oh, s-sì.» balbettò il piccoletto prendendo il menu e affondando il viso nelle pagine, rosso come un pomodoro.
«Vedo che ci siamo capiti…»
«Voi che prendete, ragazzi?» domandò Suho, curioso «Io il bulgogi¹»
«RAMEN!» strillai agitando le bacchette in aria e Claci mi imitò: andavamo pazze per il ramen, era in nostro piatto preferito (anche perché anche Yongguk dei BAP amava il ramen, quindi…).
«Sì, però calmatevi…» fece Kris scuotendo la testa, poi alzò un sopracciglio e disse «Credo che ordinerò un paio di  dakbal² con salsa piccante.» detto questo chiuse il menu e lo passò a Chanyeol, che era intento a conversare amabilmente con Chen.
«io prendo il kimichi³» mormorò Luhan accarezzandosi il mento.
«Salute.» disse Claudia porgendogli un fazzoletto, scatenando l’ilarità di Xiumin che scoppiò a ridere istericamente.
«Grazie…?» fece Lulù scuotendo la testa.
«KYAAAH! Qui fanno il Samgyeopsal» strillò Jongin sorridendo come un ebete e lanciò il menu in aria, troppo felice per preoccuparsi di colpire qualcuno... Il povero qualcuno in questione era un cameriere intento a portarci una brocca d’acqua.
«Lo scusi, è un idiota.» Sehun lo aiutò a mettersi in piedi e prese la brocca in cui c’era ancora un po’ di quel liquido preziosissimo.
«Kai-shi, se mangi roba piccante poi ti senti male.» lo avvisò Suho, preoccupato «Non ci tengo a tenerti la fronte quando vomiterai anche l’anima.»
«Sciocchezze.» disse Jongin gesticolando come per scacciare un moscerino.
Eravamo tutti felici e contenti, si preannunciava una bellissima serata.
Ma il mio orecchio captò qualcosa che mi fece drizzare i peli sulla nuca: un cameriere stava prendendo le ordinazioni delle ragazzine accanto a noi e una disse sfregandosi le mani tipo quello dei Simpson «Prendo gli spiedini di carne, mi raccomando li voglio bollenti.»
«Ne è sicura, signorina?»
«Sicurissima!»
Ditemi che non sta succedendo davvero, ditemi che quelle non sono sasaengs e ditemi che quella pazza non vuole lanciarci addosso gli spiedini! Perché era proprio quello che la pazza voleva fare. Me lo sentivo.
Quando ci portarono le ordinazioni, iniziammo a mangiare con gusto parlando del più e del meno; anche se io ero troppo concentrata sul cibo. Sono serissima quando si tratta di mangiare e in questo sono molto simile a nonno Yeollie (evvivaaa, ho qualcosa in comune con uno degli EXO!).
«Buone queste cose, vero Baekhyunnie?» chiese Chanyeol facendo assaggiare a Bacon un pezzo di carne speziato, imboccandolo teneramente. L’altro annuì masticando e mostrò il pollice al gigante. I miei poveri BaekYeol feels… Aigooo.
«Ma che schifo! È troppo cotto e troppo piccante.» si lamentò invece Kyungsoo assaggiando il piatto di Jongin con una smorfia «Bleah! Vado io in cucina e faccio vedere a quei cuochi come si cucina davvero il Samgyeopsal»
Al suo confronto Master Chef sembrava un angioletto che canta odi al Signore con una chitarra classica.
«Andiamo, non è poi così male…» intervenne Yixing, che aveva ordinato la stessa cosa.
Per curiosità, chiesi «Posso assaggiare, Kai oppa?»
Lui annuì e spostò il piatto nella mia direzione, presi un pezzo di carne e iniziai a masticarlo… Ma dopo un paio di secondi dovetti sputare tutto perché la mia lingua si stava liquefacendo: era piccantissimo! Una bomba atomica era appena esplosa nella mia bocca, avevo perso la capacità di mangiare.
«Jonfin, cofe fai a manfiare queffa cofa?» domandai con la lingua ormai morta e sepolta.
«Tranquilla che sta notte starà malissimo… Io te l’ho detto Jongin, non ti aiuterò come l’altra volta.» borbottò il lidah degli EXO K, continuando a  mangiare come se niente fosse.
«Tanto ho la dottoressa personale, vero Claci?»
Lei alzò il viso dal piatto e deglutì «Ovvio.»
Tao lo guardò malissimo, ma fortunatamente me ne accorsi solo io, che sorrisi sotto i baffi.
Nello stesso momento, due camerieri portarono a me e Claudia due tovaglioli di lino con sopra disegnato un cuore rosso, dovevo dire che erano parecchio belli «Grazie!» apprezzammo molto quel gesto.
Ma non sapevamo cosa sarebbe successo dopo. Povere stelle.
Una delle ragazze, che aveva ricevuto gli spiedini con tanto di fuoco sulla carne, prese la mira e lanciò uno di quei cosi contro di me, o meglio, contro il cuore sul fazzoletto che avevo messo attorno al collo. Grazie al cielo mi abbassai appena in tempo nascondendomi sotto al tavolo con un urlo isterico.
Sasaeng all’attacco! Prendete i fucili! BOM RATTATTATTAAA! La mia squallida imitazione delle 2ne1 in “I’m the best”.

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