Il cielo fu squarciato da una luce. Una stella cadente. Quelle stelle che ti permettono di esprimere desideri, emozioni, sogni. «Guarda Dyl, una stella cadente!» esclamai emozionata al mio compagno d'avventure, sdraiato nell'erba alta come me, dandogli una leggera gomitata nelle costole per farlo svegliare dal suo stato di trance. Lui, però, non sembrava emozionato. Emise un grugnito di disappunto e si sistemò meglio.
«Non ti vedo emozionato» bofonchiai.
«Non mi sono mai piaciute le stelle cadenti. Ti illudono che i tuoi sogni, quelli chiusi nel cassetto di cui la chiave è stata gettata, si possano avverare. Che si può essere tutto e fare tutto quello che si desidera. Ti convince solo di stronzate.» Restammo in silenzio ancora per un po' ma dopo decisi quali parole utilizzare. «La stella cadente ti ridà la speranza che si aveva perso. La stella è qualcosa, qualcuno, che ti incoraggia e crede in te quando nessuno, tu in primis, non lo facevi. La stella passa ed esprime un desiderio. Quella stella era libera per te.» Mi girai verso di lui. «Ma penso proprio che tu non l'abbia usata.» Dyl si girò a sua volta «E chi ti ha detto che non l'ho fatto.» Mi spuntò un sorriso spontaneo. L'aveva fatto. Mi rigirai a guardare nuovamente il cielo insieme a lui« Guarda quella, Sam.» dicendolo indicò una striscia bianca nel cielo «Punta verso ovest. Che stella inutile.» Lo corressi immediatamente «Ma non è una stella. Guardala, è una stria lasciata da un aereo.» e mi rigirai verso di lui«Sam la saputella. Saprò pure io il fatto mio, non credi?» disse con una leggera nota di scherno che si mescolava con il divertimento«Quella è una stella bella lontana. Pensa quanto è inutile indica verso l'ovest. Ma non importa. Ora chiudi gli occhi e esprimi un desiderio» lo disse annuendo e così convinto da sembrare un bambino. Provai a ribattere ma mi bloccò sul nascere incitandomi. Lo guardai attentamente. I capelli ricci e neri erano sparpagliati disordinatamente tra i fili d'erba, in mezzo ad alti steli e gambi, il naso era arricciato leggermente in una smorfia di divertimento insieme alle labbra carnose.notai una luce nei suoi occhi e solo allora mi convinsi. Chiusi gli occhi, espressi il desiderio.
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Quella stella che puntava verso ovest
Fantasía«Ma non è una stella. Guarda, è una stria lasciata da un areo.» e mi rigirai verso di lui«Sam la saputella. Saprò pure io il fatto mio, non credi?»