A UN clic! DA TE ~ Seconda Parte

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-Silani! Sempre con questo cellulare!- si sentì dire da qualcuno, ma Fabrizio si limitò a rispondere con un "ehm, eh" senza neanche staccare gli occhi dallo schermo.

Da una settimana non faceva altro che digitare messaggini e neanche più all'interno dell'applicazione che aveva scaricato sette giorni prima. Tra tutte le donne che lo avevano contatto, in particolare, una sembrava avere calamitato su di sé tutto il suo interesse.

Il suo nickname era un insieme di numeri apparentemente senza senso e come foto profilo aveva impostato uno stetoscopio. Più degli inviti espliciti, delle foto provocanti che aveva ricevuto da altre utenti, quella immaginetta del tutto priva di personalità lo aveva incuriosito e portato a scoprire una persona strabiliante.

Elena – questo il suo nome – aveva un modo di approcciarsi incredibilmente empatico e, nel giro di poco tempo, Fabrizio aveva scoperto che gli era quasi coetanea, viveva a Roma e, come lui, lavorava nel settore ospedaliero. Tuttavia, Elena non era mai soddisfacente di dettagli, restava sempre schiva, fornendo di sé informazioni basilari.

Era piacevole messaggiare con lei. Le loro conversazioni toccavano sempre argomenti differenti, non erano mai noiose e aveva un modo particolare di prenderlo in giro, senza mai offenderlo, ma strappandogli sempre un sorriso.

Pareva conoscerlo da una vita e, soprattutto, riempiva i vuoti delle sue giornate con una facilità sorprendente.

Mi piacerebbe incontrarti, prima o poi.

Nel momento in cui Fabrizio si trovò a cliccare sul tasto d'invio, ebbe come la sensazione di avere appena commesso un errore madornale.

Tra lavoro, casa, famiglia, Alessio e Giulia che, alla fine, aveva trovato persino il coraggio di incontrare di nuovo – grazie alle esortazioni di Elena – erano trascorse altre tre settimane.

Ormai l'uomo si svegliava con il pensiero di Elena e si addormentava cercando di immaginarsela nella vita reale, di modo da poterla incontrare almeno nei propri sogni. Se la figurava non troppo alta, con lunghi capelli biondi e perché no? Magari anche due occhioni azzurri da perderci il fiato.

Mentre stava lì a fantasticare su di lei, stravaccato nel divano di casa, il cellulare vibrò e Fabrizio quasi se lo lasciò sfuggire di mano per lo spavento.

Perché no?

Lesse e il suo cuore parve compiere una piccola capriola.

Sicura? Fino a ieri sera, quando ne abbiamo parlato, non mi sei sembrata molto convinta...

No. Mi hai frainteso. Ti ho detto che sono impegnata, non che non voglio vederti. Io non sono come te, non mi piacciono le bugie...

Bugie? Neanch'io dico bugie

Vallo a dire agli amici tuoi che pensano ancora tu sia stato settimane impegnato in un convegno a Milano...

Ah! Colpo basso

Dritto ai gioielli di famiglia!

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