Castle: Blue Glasses & Blood Bed

Blood Bed

Castle si svegliò con lo squillare del suo cellulare quella mattina, ma lui non sapeva ancora chi e cosa volesse.
Dopo vari minuti che il telefono squillava ininterrottamente, si decise a rispondere: "Qui è Castle, se volete disturbarmi pure di sabato mattina, mi dispiace ma non sono disponibile." Ma dall'altra parte udì una voce femminile che gli era familiare: " Castle, sono io, Becket... ma se non vuoi disturbi allora non ti interesserà che ho un nuovo caso per noi." Ma Castle ribatté: "nono, anzi mi interessa di più di dormire, dimmi solo dove devo venire e..." lui non fece nemmeno in tempo a finire la frase quando Becket gli rispose: "Boston Street 24. Piano 3. Ti aspetto"
Castle in fretta e furia arrivò all'hotel Bakery, proprio dove era stato commesso il nuovo omicidio.
Appena arrivato al 3º piano, gli sembrò uno scenario apocalittico: c'erano macchie di sangue ovunque e 3 cadaveri nel corridoio dell'hotel.
Rose in quel momento disse agli investigatori che i 3 ragazzi erano morti più o meno 4 ore prima e si chiamavano Jackson, Kobe e Willy Hallett
Becket fece alcune indagini, e scopri che i cadaveri erano fratelli e figli di un ricco proprietario, che era sul punto di morire, e l'eredità, che era immensa, sarebbe stata suddivisa in modo equo tra tutti i fratelli, che in realtà erano 4, infatti i ragazzi avevano una sorellastra, essa si chiamava Charity Hallett ed era sposata niente meno che con il proprietario del circo Barnum: Phineas Taylor Barnum; essi avevano 2 figlie: Carolyne ed Helen Barnum.
Becket, accompagnata da Esposito e Castle, va a parlare con Charity e Phineas, i quali sono scioccati dalla morte dei ragazzi, e consigliano ai detective di parlare con la madre dei fratelli: Margaret Harriston.
Loro accettano il consiglio e si recano a casa dei genitori, ma la madre non sembra per niente scossa dalla morte dei figli, anzi, dice ai detective che è un bene che i ragazzi siano morti, così tutta l'eredità sarebbe ricaduta solo su di lei e sulla figlia.
Ma Becket non si lascia intimorire e chiede ad un suo amico, Andrea Longhi, un ragazzo italiano che lavora come programmatore, di cercare nei registri del conto di Margaret, e vedono che molte migliaia di dollari sono stati spesi nel dark web, per assoldare un sicario di nome Bruce Willis e l'obbiettivo, anzi, gli obbiettivi erano proprio Jackson, Kobe e Willy.
Quindi Becket e Castle si recano di nuovo da Margaret e chiedono spiegazioni, ma lei dice loro di non sapere nemmeno cosa fosse il dark web, e di volere il suo avvocato.
Margaret viene rilasciata dopo poche ore, ed Esposito si offre d riportarla a casa, ma non si sarebbero mai aspettati di ritrovare il cadavere del marito della donna, in una pozza di sangue: era stato ucciso nel netto e Esposito trovò una lettera nel letto, un po' insanguinata, con scritto: "indossiamo il mantello rosso? Si o no?" E c'era scritto "Si", infatti all'uomo era stato inflitto un taglio al collo di circa 15 cm. La donna si gettò su Esposito e iniziò a piangere per la morte del marito. Charity venne chiamata immediatamente dalla madre per comunicarle la notizia, ma Esposito in sottofondo sente il marito che dice alla moglie di non disperarsi, perchè tutto il patrimonio spetterà a loro.
Esposito, affranto da molti dubbi, chiede a Becket cosa ne pensasse, la detective gli rispose di andare ad arrestare Charity e Barnum e di portarli in centrale.
Traendo in inganno Phineas, Castle riuscì a farsi dare il nominativo del sicario, era Jason Hoseman, un ex militare in congedo.
Hoseman confessò che aveva ucciso perchè a lui sarebbe spettato il 20% del patrimonio, quindi 9 milioni di € e che era stato contattato solo da Phineas, il quale venne arrestato poche ore dopo, insieme al sicario.
Quella sera Esposito tornò da sua figlia con un mazzo di orchidee, i suoi fiori preferiti, e le promise che non la avrebbe mai lasciata sola.
Un nuovo caso per i nostri detective era stato risolto, ma non ancora sanno, che il futuro, riserverà loro molte sorprese.