Prologo

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Due giovani innamorati per un crudele scherzo del destino sono nati e cresciuti con la stessa anima.
Allontanati dalle loro rispettive famiglie perché era già noto allora che questi casi rari se non condividono lo stesso sangue non posso avere un rapporto amoroso perché le loro anime tenderanno a consumarsi a vicenda, rubando l’energia vitale l’una all’altra prosciugando la vita delle persone stesse.
Ma i due amanti provavano una tale passione l’uno per l’altra, che il solo pensiero di non poter condividere ogni singolo momento li porto a trovare un'unica soluzione.
Perciò un giorno prima che le due lune si allineassero con il lago e il fascio di luce rosata ricoprì il suolo di tutto il mondo.
Loro scapparono attraversando i cancelli che dividono tutt'ora la vita civile da quella selvaggia della foresta. Appena fuori dalle mura, i due si diressero verso le lande desolate, dove vivono creature che l’uomo si rifiuta di integrare nella propria società.
I due decisero di nascondersi all’interno di un albero cavo, dove finalmente insieme decisero di lasciarsi consumare dalla passione che avvolgeva i loro cuori. Nonostante l’adrenalina del momento la luce rosata li raggiunse avvolgendo nelle loro menti il ricordo di quella sera.
Non si seppe più niente dei due innamorati, nemmeno i loro nomi sono stati tramandati, ma solo una cosa è certa, il loro amore così travolgente ha portato alla luce la nascita di due figli, portando la morte prematura dei due genitori.
Quando ci si riferisce a questa leggenda nel mondo di Aiónios, essa viene nominata con il nome di “La leggenda di Eros”.

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