Il rumore della pioggia continuava ad eccheggiare nella stanza, mentre il fumo usciva persistente dalla sua bocca. Ian era sempre stato un ragazzo semplice. Capelli rossi, occhi marroni..e tanta voglia di vivere.
Un padre alcolizzato, una madre bipolare con tendenze suicide, che aveva abbondonato lui e i suoi fratelli anni fa..
I suoi fratelli. Tutto ciò che li rimaneva, non che non fossero abbastanza per lui. Anzi, erano tutto ciò di cui Ian avesse bisogno.
Una sorella ventunenne più grande, Fiona, era una ragazza anch'essa semplice, con tanto carattere e una voglia matta di diventare qualcuno, di andare oltre il suo appartenere a quel losco quartiere del south side, aveva voglia di volare. Aveva voglia di brillare. Aveva voglia di vivere. Solo che, quando provava a volare le sue ali si spezzavano, e quando voleva vivere, la realtà la riportava alla vita quotidiana. Il problema? Quattro fratelli da mantenere, un affitto da pagare, bollette da pagare, la società bastarda, e fare conti con la fottuta vita quotidiana che da sempre la portava col culo per terra.
Quando monica aveva abbandonato Ian e i suoi fratelli, Fiona si era rimboccata le maniche, e aveva fatto ciò che non tutte le madri sono capaci. Dare amore ai suoi fratelli. Era come una madre per loro.
Lip, detto Philip.
Lip era uno dei soliti ragazzi difficili. Il classico fumatore accanito, il classico genio a scuola, il classico ragazzo col cuore spezzato e l'anima in fiamme. Era uno di quelli pronti a dire "fanculo" al posto di "grazie". Cuore spezzato. Tema di molte celebri canzoni, di molti film o libri famosi, tutti sembravano riuscire ad andare avanti, tranne che Lip. E questo non faceva altro che mandarlo in bestia. Tutta colpa dei suoi fottutissimi genitori. Insomma, perché fare dei figli per poi lasciarli sul bordo di un marciapiede? Lip era dell'idea che un figlio dovesse essere trattato col massimo dell'amore e del rispetto, dovrebbe essere educato e coccolato. Non lasciato in un sedile di un auto, mentre i genitori pippavano polvere d'angelo. Monica e Frank, erano i suoi demoni più combattuti, ma avrebbe dovuto dire loro 'fanculo' loro, per averli insegnato una cosa.
Non aspettarsi mai niente da nessuno. Non avere illusioni farà meno male una volta che tutto il tuo mondo sarà disposto a caderti addosso e urlarti "fanculo! "
Quindi, grazie Frank, grazie Monica.
Fanculo!
Debbie, la classica ragazza con le lentiggine e tante aspetgative sul mondo, una sognatrice, era capace di vedere un fondo di speranza in ogni cosa. Come se il mondo fossd un vaso di Pandora, e l'ultima cosa al suo interno rimasta, fosse la speranza.
Un vaso di Pandora contente litigi, sparatorie, incomprensioni, cuori rotti, lacrime amare, e speranze, di una famiglia chiamata Gallagher.
Ad Ian era sempre piaciuto stare con i suoi fratelli, non sentiva la mancanza dei suoi genitori. Il suo segreto più grande? Essere gay.
Un altro suo segreto più grande? Essere innamorato di un ragazzo chiamato Mickey. Mickey Milkovich. Una cruda realtà che aveva paura di rivelare, per il duro cuore della realtà. Una società sbagliata incapace di capire il suo essere. Incape di comprendere il suo amore segreto, nelle crude vie del South Side.
Ian passò un dito sulle sue labbra, e lentamente sussurrò 'Mickey' mentre il fumo della milionesima sigaretta della giornata continuava a disperdersi nell'aria.
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Eternal Love.
FanfictionIan e Mickey. Due ragazzi completamente diversi. Ian, ragazzo dal cuore dolce, segretamente innamorato di Mickey, un bulletto senza cuore, abitante di fronte casa sua. Ian dolce, romantico, ambizioso. Mickey, crudele, spietato, col cuore spezzat...