Capitolo Uno. Im gay.

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Le 6.00 di mattina, le fottutissime 6.00.

Questa fottutissima sveglia continuava a suonare, la scaraventai a terra, e finalmente quel bip fastidioso cessò.Volevo solo continuare a dormire senza dover per forza piazzare una pallottola nel cranio di uomo, donna, animale, che mi avrebbe svegliato.

.-Mick svegliati. Andiamo,dobbiamo andare a scuola, altrimenti finirai in riformatorio. Ringrazia dio che quell'uomo non ti ha denunciato,  o avresti potuto dire addio una volta per tutte alla tua amata libertà che desideri tanto..-

Ok, ero fottutamente sveglio, e in più la mia amata, non che una gran rompipalle sorellina, continuava a blaterare. Se solo sapesse di come avevo picchiato a morte quell'uomo ieri sera, mi avrebbe fatto una predica che sarebbe durata una vita. Non che mi importasse, l'avrei mandata a fanculo come al solito.

.-Andiamo Mandy, non è stata colpa mia. Quel cazzone mi ha urtato e non mi ha chiesto neanche scusa.- dissi in mia difesa.

.- Non è un buon motivo per picchiare un uomo a morte mickey. Esiste una cosa chiamata dialogo, sai?.- la mia dolce, ingenua sorellina, credeva ancora che il mondo fosse tutto rose e fiori.

.- Man, sai che ti voglio bene, ma se non la smetti subito di parlare....-

.-Ok, alzati e andiamo a scuola. Ti ho portato le tue sigarette, cosi sarai meno acido stamattina.- disse prima di far concludere la mia frase.

.-Mandy...- dissi mentre mia sorella era quasi uscita dalla mia fottutissima stanza.

.-Si..?.- fece lei avvicinandosi al mio letto.

.- Dov'è papà?.-

.-È di nuovo ubriaco e dorme sul divano....- disse con uno sguardo addolorato mentre usciva definitivamente dalla mia stanza.
Fanculo pensai, e con la mia sigaretta appena accesa, saltai giù dal letto per andare a farmi una fottutissima doccia mattutina.
Ian 's Pov.
.-Ragazzi la colazione è pronta! .- urlò fiona, mia sorella più grande dal piano di sotto.

Mi alzai di scatto, era tutta la notte che non riuscivo a dormire.

.-Buongiorno, puoi fare più piano? Mi scoppia la testa.- le dissi dandole un bacio sulla guancia.

.-Cristo santo ian, puzzi di alcool e fumo, devi smetterla di distruggerti per una ragazza. Non ti vuole? Ok, non sa cosa si sta perdendo.  Non sa che ragazzo speciale, fantastico e bellissimo si sta perdendo. Probabilmente sarà una di quelle troiette con la puzza sotto il naso. Mi sbaglio?.- disse mettendo delle uova nei nostri piatti. Dormivano ancora tutti, io e mia sorella eravamo gli unici in cucina, cosi mi avvicinai a lei..

.-Fiona io...

io sono gay, e sono innamorato di un ragazzo che non sa nemmeno che io esista. Non esiste nessuna troietta con la puzza sotto al naso.- dissi tutto d'un fiato, mentre lei era rimasta con un piatto in mano e con lo sguardo perso nel vuoto. Dio se temevo la sua reazione. Lei non era sola mia sorella maggiore.  Era la ragazza che mi aveva fatto da madre, che aveva rinunciato ai suoi sogni per occuparsi di noi, era la mia migliore amica, era la mia famiglia.  E poi fece qualcosa che mai mi sarei aspettato. Poggiò il piatto sul lavello, mi guardo e sorrise. Sorrise e si catapultò nelle mie braccia. 

.-Avresti dovuto dirmelo idiota! Non avrei mai cercato di cambiarti, ti voglio bene così come sei, e poi, ragazzo, ragazza, non cambia nulla. L'idiota non sa cosa si perde, solo sta attento ok?.-

Annuii, presi la mia mela rossa e mi catapultai in quel carcere che tutti chiamavano scuola.

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