Capitolo 3. Porte sul retro e mazze da baseball.

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Dopo che Mickey Milkovich se ne fu andato, sfecciando con la sua Comet nera sull'asfalto fresco, sentii un senso di sollievo pervadermi da testa a piede.

Cosa diamine era successo? Ero ancora li in piedi a fissare la strada di fronte a me, quando dopo svariati minuti,  che a me sembravano anni, feci un passo, poi un altro,  fin quando non iniziai a correre.

Sentivo i piedi farmi male, per queste maledette scarpe oramai consumate dal tempo. Le ginocchie iniziarono a farmi male, cosi mi fermai e guardai l'orologio.Era l'una di notte. Stavo correndo da più di due ore. Mi fermai, presi un bel respiro e dopo essermi preso un attimo per pensare a ciò che sarebbe successo,  mi incamminai verso casa, ma poi deviai verso l'Alibi, il bar più famoso del South Side, il cui proprietario era Kevin, non che migliore amico di Fiona.

Quella sera c'era Harry al bancone, uno dei ragazzi più belli che avessi mai visto. Occhi verdi, capelli neri e ricci, fisico imponente, e delle fossette che avrebbero fatto invidia ad un modello di dolce e gabbana.

.-Un Jack Daniels con ghiaccio Hazz.- dissi mentre abbassai il capo sotto il suo sguardo accusatore.

Mentre versava il liquido giallastro nel mio bicchiere lo sentii parlare dopo almeno venti minuti che ero seduto li.

.-Sono l'una e mezza di notte e stai bevendo, cosa ti è successo gallagher?.-

.-Storia lunga Styles.- Presi la bottiglia di whiskey non appena Harry fu distratto, ed uscii dal locale.

Mi sedetti in un angolo li vicino e iniziai a bere. L'alcool bruciava la mia gola come non mai, non riuscivo a staccarmi da quella bottiglia che,  speravo aiutasse a farmi dimenticare.

E poi d'un tratto non vidii più niente,  tranne che l'oscurità.

Mi svegliai e degli occhi color ghiaccio bruciarono il mio sguardo.

Lip.

.-Sei per caso impazzito?  Volevi finire in coma etilico o cosa? Ringrazia che Fiona non fosse a casa quando Kevin ti ha riportato qui.- disse mio fratello maggiore con il suo solito sguardo incazzato, e una fronte rugata dal tempo,  nonostante i suoi diciotto anni.

.-Pensi di essere meglio di me? Eh Lip? Guarda le tue mani, non si possono neanche definire mani.- Fissai le sue nocche piene di sangue e lividi violacei, per mandare avanti la famiglia non bastavano più i due lavori di fiona, il mio al krash and Grab, e il dare ripetizioni di Lip. Philip Gallagher, considerato un genio da ogni professore che avesse mai avuto. La gente ostentava a crederci. Un Gallagher bravo a scuola..avrebbe addirittura potuto rovinare la nostra reputazione familiare. Per andare avanti con gli incassi Lip aveva iniziato a fare lotte clandestine, cosa che sia io che Fiona non apprezzavamo.

.-Cosa non si fa pur di mandare avanti la giostra, eh fratellino? Andiamo alzati, abbiamo scuola.-

Dopo scuola, il mio mal di testa non si era ancora attenuato.  Era come avere un coltello che si conficcava a poco a poco nel mio cranio. Entrai al Krash and Grab con i miei rayban neri, ovviamente non originali. Inizia a sistemare i vari barattoli sui vari scomparti,  quando una voce familiare mi giunse.

.-Ian Gallagheeer! Andiamo, non fare il timido!.- Mickey Milkovich era appena entrato con una mazza da baseball in mano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 01, 2015 ⏰

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