I SUOI OCCHI

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caddi nel sonno

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SOGNO

Ero in una spiaggia, la sabbiamo accarezzava i piedi e le mie narici furono inondate dall'odore del mare mentre il sole mi solleticava il viso.

Mi scrutai intorno e non vidi nessuno, guardai l'orizzonte e vidi il cielo pieno di colori come il rosso, giallo e arancione, sentii un'Arpa in lontananza, decisi di seguire il suono e vidi che conduceva a degli scogli e mentre mi avvicinavo sentivo una voce a me famigliare, la voce che definivo magnifica quella che mi aveva condotto ad Alisa. Dopo vari metri arrivai ai piedi di quei numerosi scogli, gli scogli formavano una specie di passerella che portava al mare dove i pescatori si metto per prendere qualche pesce.

Salii su di essi e piano piano percorsi la passerella, facevo fatica e avevo paura di cadere si vede che erano bagnati e con delle alghe, a qualche scoglio di distanza da me dove c'era la fine di quella passerella naturale, c'era una ragazza. La riconobbi subito, era Alisa, sempre quei capelli biondi-bianche e quella pelle bianca come la porcellana e soprattutto la sua voce melodiosa che sembrava il canto di una sirena, così ipnotizzante e a stenti pericolosa. Dopo svariati minuti fermò il canto e si voltò, mi sorrise e si alzò, guardai l'arpa ed era abbastanza particolare poiché essa era fatta dagli stessi scogli come se fosse nata così e le corde erano delle ragnatele. Alisa mi guardò sorridendo e io feci lo stesso a volta, lei mi prese le mani continuandomi a guardare

"finalmente Yaku è successo" dice

"si, finalmente" risposi con sempre il mio sorriso

"sono molto felice che te e Lev stiate insieme, sai pensavo che non mi avresti mai ascoltato" disse lui distogliendo lo sguardo per un secondo ma per poi riguardarmi subito dopo

"non avevo molta fiducia inizialmente ma mi sono fatto coraggio" feci una risatina ,calò il silenzio e nessuno dei due lo interruppe

"Yaku" fece una pausa "purtroppo penso che non ci vedremo più, diciamo che il mio compito l'ho fatto" finì

"quale era il tuo compito?" chiesi curioso

"era rendere felice Lev, mio fratello" pausa " lui è sempre triste perché pensa che per colpa sua io mi sia tolta la vita ma in verità lui non centra nulla" la guardai sbalordito

"e di chi?" chiesi sulle spine

"io soffrivo di depressione da molti anni ma non l'ho mai detto a nessuno perché non volevo fargli preoccupare con certe stupidaggini ma forse era meglio che ne parlavo. Quel giorno ero tornata da scuola ma mentre tornavo a casa mi arrivò un messaggio, una foto, di me mentre mi cambiavo e si aveva tutto" alzò lo sguardo verso il cielo" si vedeva il mio seno e le mie parti intime, non so chi l'abbia scatta ma io ero molto preoccupata, tornai a casa pensando che mi sarei tranquillizzata ma la situazione peggiorò. In poche ore la mia foto diventò virale e tutti iniziarono a chiamare con nomi che preferirei non pronunciare" non c'era più un sorriso sul suo viso, abbassò su di me lo sguardo "e presa dal panico decisi di commettere quello che tu sai" concluse mentre una lacrima rigava il suo viso angelico

"tranquilla, io lo renderò felice per te a tutti i costi" dissi sicuro di me

il corpo di Alisa iniziò ad volatilizzarsi in piccoli granelli di luce che mano mano scomparivano, io la guardai per un ultima volta nei suoi occhi color mare e i suo capelli colorati come la sabbia

"grazie" disse prima di scomparire del tutto

FINE SOGNO

mi svegliai.

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ANGOLO BAKA:
Spero vi sia piaciuto questo capitolo

e niente

Zaooooooooooo :))))))))))))))))))))))))))))

MI RENDI FELICE||YAKULEV|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora